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paolo

L'età avanza e perciò la lascio perdere ,coniugato con figlio ,milite assolto ,laurea in fisica + corsi post ,vita lavorativa intensa e a tipologia variabile dall'insegnante(breve) all'autonomo con passaggi in mutinazionali .
Interessi personali in elettronica ed informatica .

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  • Primo articolo martedì 08 Agosto 2010
  • Moderatore da martedì 11 Novembre 2010
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Ultimi commenti

  • Di paolo (---.---.---.73) 28 febbraio 2012 08:22

    E bravo Gazzola incitiamo pure .Se l’esempio di italiano medio è quello che ci ha fornito Luca Abba’ non c’è neppure bisogno di oliare le coscienze con la propaganda.Anche un bambino sa che se sali su un traliccio dell’alta tensione hai ottime probabilità di rimanerci secco . Ed era una giornata serena perchè se fosse stata umida non sarebbe neanche arrivato a toccare gli isolatori cappa e perno della linea elettrica.Inoltre non ha toccato la linea elettrica perché altrimenti sarebbe stato risucchiato in una frazione di secondo e il suo corpo si sarebbe trasformato in un gomitolo gocciolante .

    Non entro nel merito della giustezza o meno dell’opera TAV ,ho cercato di farmi una opinione ma , dico la verità , non ci sono riuscito .Troppi pareri discordanti anche tra coloro che dovrebbero averne contezza tecnico -economica . A lume di naso il sospetto che si sprechi una montagna di soldi in un’opera farraginosa c’e l’ho ,credo che in Italia ci siano altre priorità.Ma qui ci sono in ballo accordi internazionali e se in Francia la stanno facendo non vedo per quale motivo da noi è un tabù.

    Tuttavia voglio affermare un principio . Se l’opera è di pubblica utilità ,e se fossimo un paese normale dovrebbe deciderlo un comitato tecnico politico serio e trasparente (una parola!!),una comunità locale non deve opporsi nel nome di una riserva localistica .
    Altrimenti sarebbe giusto che intanto tagliassero l’energia elettrica a tutta la valle ,dal momento che ci sono comunità che hanno accettato l’incombenza di avere una centrale elettrica (con quello che consegue ) sul loro territorio .
    Non vorrei che ci fosse un po’ la sindrome di Nimby ,tutto bene ma purché non a casa mia.

  • Di paolo (---.---.---.73) 27 febbraio 2012 22:34

    Caro Geri non c’è niente di peggio che commentare un articolo surreale .
    Tuttavia non credo che l’autore persegua uno scopo preciso di seminare confusione o depistaggio , semplicemente nella vicenda , mi spiace dirlo ,Monarca non ci ha capito un tubo e confonde causa con effetto .Può succedere anche ai migliori.

    Parla di sputtanamento di Schettino ma non ha colto il fatto che Schettino si è sputtanato da solo e nel modo peggiore possibile .

    Esprime un concetto di responsabilità dai contorni fumosi , molto italiano , per cui la colpa è di tutti e quindi di nessuno .Classico escamotage all’italiana per farla franca .

     Ipotizza malfunzionamenti di cui nessuno ,compreso Schettino, ha mai parlato .Ammette ,bontà sua , che si in fondo una qualche responsabilità Schettino ce l’ha per i morti  "accertati ", e per quelli ancora non "accertati" chi è il responsabile ? .

    Descrive la figura del comandante di una grande nave come la Concordia come se fosse quella di un " maitre" di un Hotel .

    Insomma mi sembra tutto un volo pindarico in cui si confondono i ruoli ,le cause e gli effetti .
    Ma non credo ci sia malafede o una volontà eterodiretta. La spiegazione più probabile è che l’Italia è piena di cittadini che si approcciano come Paolo Monarca quando il tema è quello della "responsabilità " . Molto probabilmente si tratta di un misto di buonismo e garantismo spinti agli eccessi che sono tra i mali che affliggono la nostra società e che ci hanno messo nei guai.
     

  • Di paolo (---.---.---.10) 25 febbraio 2012 07:31

    xxx.23 è il classico commentatore che entra con lo "stile" consueto dei moderati nella discussione . In due righe è mezzo è riuscito ad offendere l’articolista ,con il quale si può essere in disaccordo magari argomentando e il blog che ospita l’articolo che sta a Libero come il cervello di Einstein a quello di questo anonimo commentatore .

  • Di paolo (---.---.---.10) 24 febbraio 2012 19:27

    La questione non è conoscere la storia degli Stati Uniti e della loro Costituzione , ma tenere rigorosamente fuori dalla politica la religione quando invece di essere un fatto strettamente privato diventa connotato di distinzione o peggio ancora categoria discriminante .
    Come dire che semmai la discriminazione è alla rovescia.La storia , per Dio (tanto per rimanere nel tema),qualcosa dovrebbe pure insegnare .O no ?.

  • Di paolo (---.---.---.10) 24 febbraio 2012 19:20

    Ma guardate che la stessa cosa è capitata in occasione della morte di Cabibbo nel 2010 , fisico delle particelle che ha aperto la strada a diversi premi Nobel . La sua scomparsa avvenne in contemporanea con quella di Francesco Cossiga ,democristiano di lungo corso poi divenuto Presidente della repubblica . Su Cabibbo forse un trafiletto in ventesima pagina e ovviamente quasi nulla sui media televisivi , su Cossiga intere sagre televisive e giornali a piena pagina.

    Il primo lavorava in silenzio e i suoi studi sono stati preziosi per l’intera umanità , l’altro è stato al centro dell’attenzione pubblica per decenni e non solo non ha fatto del bene per l’umanità ma tanto meno per il suo paese .

    Nel paese alla rovescia non deve stupire ,la cultura dominante è l’apparire e non l’essere . Quindi se schiatta un premio Nobel per la medicina chi se ne frega , se muore un politico di grido inizia il panegirico a tutto volume.
    Gli italiani sono cosi’ e i "giornalisti " nostrani non sfuggono alla regola .

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