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paolo

L'età avanza e perciò la lascio perdere ,coniugato con figlio ,milite assolto ,laurea in fisica + corsi post ,vita lavorativa intensa e a tipologia variabile dall'insegnante(breve) all'autonomo con passaggi in mutinazionali .
Interessi personali in elettronica ed informatica .

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  • Primo articolo martedì 08 Agosto 2010
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Ultimi commenti

  • Di paolo (---.---.---.252) 6 marzo 2012 18:22

    Caro Gazzola stai facendo un minestrone niente male . Lascia perdere il contesto generale ,stringi sul fatto in se , sei un giornalista e allora fotografa il quadro . Un poliziotto che mantiene la calma(suo dovere ) davanti ad una testa di c....o che cerca di provocarlo pesantemente(altro che pecorella ,vattelo a risentire) ,ha ricevuto un encomio . E allora? Qualcuno c’è rimasto male ? ma chi se ne frega ,peggio per lui ,evidentemente ci contava.Dov’è il pericolo per la democrazia ?Che c’entra il controllo democratico della stampa ?La stampa è democratica soltanto se riporta i pestaggi della polizia e diventa "asservita" se cita un encomio per un comportamento che dovrebbe essere d’esempio per tutti i poliziotti?

    Il contesto ti sembra paragonabile al " non spaccare il muso perché non mi tieni aperta la porta del condominio " ? Stai scherzando .Un povero cristo ...... ma per favore ! .
    ciao

  • Di paolo (---.---.---.33) 6 marzo 2012 13:47

    caro xxx.193 , Il problema è proprio tutto li’ ,ovverossia che non esistono "modi imparziali con documenti scentifici "  che comprovano le tesi TAV . Le tesi TAV sono parziali esattamente come quelle sostenute dal governo o da chi vuole la TAV ,tanto è vero che ai 300 " tecnici" che si oppongono al progetto ,ce ne sono almeno altrettanti che ne sostengono l’opportunità con documenti scientifici opposti.

    Purtroppo ,come dicevo nel commento precedente, il giudizio si potrà dare soltanto "dopo " che l’opera sarà terminata e se ne vedranno le conseguenze .
    Capisco che può non piacere e che il rischio di buttare soldi e fare danni (forse anche irreparabili) esiste come in qualsiasi opera dell’uomo che incide sul territorio , ma altre strade non ci sono .
    Piuttosto attivatevi proprio per monitorare la regolarità degli appalti ,le infiltrazioni mafiose ecc.. ed eventualmente subito rivolgersi al magistrato con esposti (circostanziati) .Questo è il controllo democratico che deve essere fatto ,non dire le mie ragioni sono quelle vere e chi non la pensa come me è un beota o in malafede .Esiste un relativismo di giudizio fino a prova contraria.

  • Di paolo (---.---.---.33) 6 marzo 2012 10:57

    Il non volere l’opera pubblica in generale è una scusa per non volerla sul proprio territorio ,altrimenti non è possibile , a termine di legge , opporsi agli espropri per pubblica utilità .

    L’ufficio dell’esproprio per pubblica utilità non ammette ricorsi se non di fronte a motivate e convalidate ragioni di salute o sicurezza per i cittadini . E questo spiega anche il perché i NOTAV insistono sull’amianto e l’uranio nella montagna da forare .
    Poi c’è anche come motivazione una ragione di costi in rapporto all’utilità dell’opera , ma entrambi non possonono essere decisi dalle comunità locali , ma devono essere definite dalle Istituzioni competenti(piaccia o non piaccia) . Altrimenti ,come già avviene, l’Italia sarà tutto un fiorire di movimenti NO-X che si oppongono a qualsiasi cosa .
    Dopo di che i cittadini della Val di Susa avranno l’opportunità in sede di elezioni ,locali e generali ,di punire quelli che ritengono siano responsabili di atti sbagliati ,malvessazioni,spreco di danaro pubblico danni ambientali e via dicendo . Ma deve essere un atto post e non pre , perché non sussiste la certezza (o la buona probabilità) che ciò che affermano i NOTAV sia effettivamente vero.

    Quindi , a mio avviso , si può propriamente parlare di sindrome di Nimby anche se ci si oppone in generale all’opera . In sostanza , come argomentato sopra ,è un escamotage (intelligente) per aggirare l’obiezione di Geri .

  • Di paolo (---.---.---.249) 4 marzo 2012 23:36

    Ma io in linea di principio non sono in disaccordo Geri , l’identificazione dovrebbe essere d’obbligo ,semplicemente credo che quando si ha ha che fare con reparti operativi anti sommossa ,soprattutto di contrasto a manifestazioni fortemente ideologizzate ,esporre la propria identità può rappresentare un rischio fortissimo di ritorsioni .

     Però da li’ a dire che possono fare quello che vogliono e rimanere impuniti è un altro paio di maniche ,considerando che comunque ci sono i responsabili dei reparti che hanno nome e cognome e che eventualmente sono i primi a dovere rendere conto .
    Pensa per es. a coloro che devono operare nel contrasto alla mafia ,ti immagini se invece del mascheramento avessero il cartellino di riconoscimento ! .Insomma ho qualche dubbio.
    ciao

  • Di paolo (---.---.---.73) 4 marzo 2012 18:38

    Concordo con Nihil ,è giusto che chi ci crede santifichi chi gli pare ,lo scandalo semmai è che oltre alla santificazione si pretenda anche di amministrare la cosa pubblica ,mi sembra che l’articolo si richiamasse a questo .

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