Perché in Val di Susa la stampa è così pericolosa?

par Paolo Gazzola
venerdì 2 marzo 2012

La polizia carica un treno di manifestanti inermi e massacra un pendolare. Sfascia la vetrata di un bar. Ma in tv si parla solo del carabiniere a cui danno del "pecorella".

In questi giorni in Val di Susa possiamo assistere, per l'ennesima volta, a quella che altre persone, per ben altri motivi, avrebbero definito "macchina del fango". I media si scatenano e, tanto per cambiare, la verità se ne va un po' per la sua strada.

Ecco che la realtà viene, quindi, manomessa e manipolata continuamente, sottaciuta o accennata, quanto basta per dipingerla con un certo colore particolare. Facendo l'interesse di qualcuno; e quel qualcuno non siamo sicuramente noi.

Sabato 25 febbraio in Val di Susa c'è stata una bellissima manifestazione contro la TAV: decine di migliaia di persone a dire di no a un progetto per loro assurdo, insensato, pericoloso. Sabato sera, alla stazione di Porta Nuova, è andata in scena una guerriglia unilaterale. Gente che voleva salire sul treno è stata coperta di manganellate e inondata di lacrimogeni.
Sempre quella sera un pendolare, uno di quei tanti lavoratori che fanno su e giù da lavoro in littorina, nei comodissimi regionali che abbiamo in Italia, è stato pestato dalla Polizia. Pestato è il termine adatto, perché più che a un'azione "dissuasoria" assomiglia più ad un attacco da parte di una banda di teppisti adolescenti.

La cosa bella è che il citizen journalism ci permette di avere tutti i video che vogliamo. Il passeggero pestato:

Gli scontri a Porta Nuova (guardate bene chi parte sempre all'attacco):

Di video sulla manifestazione di sabato se ne trovano migliaia, ma nessuno ne parla. Un trafiletto, 10 secondi in tv, poi basta. Per "fortuna" che poi Luca Abbà è rimasto folgorato. Ovviamente sul perché fosse su un traliccio, sul perché mancassero nel filmato della Polizia di Stato proprio quei 5 secondi in cui è rimasto folgorato ed è caduto (come quelli che filmano l'alieno ma il video è 40x40px tutto sfocato in negativo), non ne ha parlato nessuno. Poi sono iniziati i blocchi alle autostrade e gli sgomberi. E quindi gli scontri. E per fortuna che è venuta in soccorso Costa Crociere con la sua nave in fiamme, sennò non sapevano più di cosa parlare. Ecco che si può smettere di parlare di Luca Abbà e focalizzarsi sui soliti No Tav (due anni fa avrebbero ancora detto noglobal) violenti. Anzi, No Tav violenti e pure scortesi! Ecco quindi, un No Tav che insulta un carabiniere dandogli del... pecorella: "Ehi pecorella, vuoi sparare?" 



Ragazzi, non so in che razza di circolo parrochiale da Ned Flanders sia cresciuta questa nazione, ma se pecorella è un insulto... Stracquadanio che dà dello sfigato a chi prende 500 euro al mese, invece, cosa sarebbe? Berlusconi e Bossi hanno passato anni al governo a tirare insulti a destra e a manca (citerei un "coglioni", "vaffanculo", "porci", "mi pulisco il c...", e non continuo) e ci indignamo per un "pecorella"?). Saremo mica diventati un Paese di educande? Ovviamente Marco Bruno, agricoltore 28enne con due figlie è un animale. Perché? Perché ha insultato un carabiniere chiamandolo "pecorella"; mentre quel carabiniere è un eroe perché non gli ha sfasciato il muso a manganellate.

Nel frattempo i giornalisti del Fatto Quotidiano e di altre testate e portali "scomodi" venivano magicamente allontanati. Quelli del Corriere no, tranquilli.

Ieri per fortuna sono morti Germano Mosconi e Lucio Dalla, così si può evitare di parlare della polizia che entra in un bar sfasciando le vetrate. Fortunatamente il citizen journalism è attivo comunque, i video girano lo stesso, e se non li tieni sotto controllo magari viene a galla la verità!

Quindi, qual è il modo migliorare per girare la frittata? Raccontare la storia tagliando un paio di particolari, come fa CorriereTv sulla sua pagina facebook?


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