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paolo

L'età avanza e perciò la lascio perdere ,coniugato con figlio ,milite assolto ,laurea in fisica + corsi post ,vita lavorativa intensa e a tipologia variabile dall'insegnante(breve) all'autonomo con passaggi in mutinazionali .
Interessi personali in elettronica ed informatica .

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  • Primo articolo martedì 08 Agosto 2010
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Ultimi commenti

  • Di paolo (---.---.---.49) 7 ottobre 2013 13:55

    Guarda caro amico napoletano che come si strutturi o si organizzi una forza politica è un problema per tutti e che deve interessare tutti ,anche chi non la vota .
    Si chiama controllo democratico.

  • Di paolo (---.---.---.49) 7 ottobre 2013 10:49

    E’ esattamente quello che dicevo ,le responsabilità primarie sono certamente di una classe dirigente di sinistra che non ha assolto alla sua funzione .Ma l’elettorato non va sempre assolto perché sono gli elettori che determinano , con il loro voto , la qualità di una classe dirigente . La dimostrazione l’hai avuta con la progressiva perdita di consensi della sinistra che oggi ha raggiunto i minimi storici .In altre parole gli elettori hanno punito proprio tutte le manchevolezze che tu hai elencato e se oggi sta emergendo una nuova generazione di politici di pseudo "sinistra " (ormai l’epoca dei massimalismi ideologici è finita) è proprio perché ciò è avvenuto , altrimenti eravamo ancora con Veltroni ,Fassino ,Finocchiaro e compagnia bella, per non andare al Turigliatto di turno .

    Insomma io non sono totalmente d’accordo con Giuseppe Dama che coglie certamente un aspetto vero , ma non è tutta la verità ;è una verità del 1971 ,quando l’elettore era al traino culturale della classe dirigente e non aveva gli strumenti informativi sufficienti , ma da allora il mondo è cambiato radicalmente . Oggi è la qualità degli elettori che determina principalmente la qualità di una classe dirigente , senza ovviamente escludere anche il viceversa in forma sinergica .

    Quello che sta avvenendo nella "destra " è la dimostrazione plastica di quello che dico . Un pessimo elettorato ha prodotto una pessima classe dirigente che ha sua volta ha pessimamente educato i propri elettori ,in una sorta di loop perversa che forse in questi giorni sta trovando una via d’uscita ,anche se è ancora presto per dirlo .

    Se in Germania ci si dimette per aver copiato una tesi di laurea o per avere avuto pagata una cena da 700 euro , mentre in Italia non basta una condanna penale definitiva a 4 anni ma bisogna fare una legge ad hoc ,che poi deve passare al vaglio di una Giunta ,che poi deve passare al vaglio dell’Aula , non credi che in tutto questo c’entri la qualità complessiva del cittadino elettore ?
    ciao

  • Di paolo (---.---.---.49) 7 ottobre 2013 08:36

    L’articolo offre lo spaccato di una realtà che era percepibile anche senza sondaggi . Che gli elettori di Silvio fossero i meno acculturati e ottusamente "anticomunisti " si è capito da un pezzo .D’altra parte ,caro Daniel , in un paese che non ha fatto una vera resa dei conti post fascista la cosa è scontata . Quei milioni di fascisti nostalgici e compromessi hanno trovato il loro punto di riferimento in S.B. che ha tratti molto simili a B.M. , anche nella statura fisica .Lo salutano al grido "duce ,duce ! " .

    Parlare di "anticomunismo militante " in un’epoca in cui il comunismo sta sparendo anche in Cina ,Russia e Cuba , dove stanno facendo marchette al capitalismo , è puro delirio . La verità è che dietro questa patina ideologica ,si nascondono istinti molto più prosaici ,di basso profilo etico e morale . Berlusconi è votato da costoro non perché lo ritengono innocente ma proprio perché sono convinti che è colpevole . Per questi soggetti , il termine "ignoranti " è generico e riduttivo , Silvio rappresenta una garanzia.
    ciao

  • Di paolo (---.---.---.49) 7 ottobre 2013 00:09

    " Personalmente sono assai lontana dai berluscones ma ad oggi temo molto di più chi gli si é contrapposto con ignavia assoluta tenendo in ostaggio ogni pulsione di cambiamento sana." .
    Boh! lei sta affermando il nulla . Chi sarebbe , chi si è opposto con ignavia assoluta ...ecc. , ha un nome ? è un soggetto definito ?una categoria sociale ? un partito ? ce lo dica altrimenti il suo è qualunquismo puro .

    Il problema cara signora è che nessuno si è contrapposto seriamente a S.B. ,questo è stato il vero guaio di questo paese .L’unica contrapposizione è stata è quella tra questo signore (con la sua corte dei miracoli ) e le più elementari norme di convivenza civile . S.B. non è " uno ",come dice lei , ma è una concezione ,un modello di società che prescinde dal rispetto di quella "giustizia " che lei vorrebbe riformare .
    Lei attribuisce a questo ipotetico ’" antiberlusconismo " , quindi una sorta di personalizzazione ,quello che in realtà ha fatto proprio il berlusconismo , cadendo nella trappola stereotipata di una propaganda costruita ad arte . Le sue " sane pulsioni di cambiamento " lei avrebbe dovute impegnarle prima di tutto nella direzione di una riconquista della "normalità" etica e morale di questo paese, magari diventando "antiberlusconiana " lei stessa se questo significa difendere i principi fondanti di una sana democrazia.
    Quando poi si è raggiunto questo scopo si può dare corso alle riforme che indubbiamente servono , quella della giustizia in primis ,altrimenti il rischio è che anche le buone intenzioni finiscano drogate nel calderone di chi ha interessi che contrastano con la democrazia .
    La saluto , è stato un vero piacere conversare con lei .

  • Di paolo (---.---.---.49) 6 ottobre 2013 17:14

    Caro dtr , io ho sempre creduto che questo paese sia sempre stato sostanzialmente di "destra" nella pancia e di sinistra nella testa , nel senso che esiste una spiccata tendenza al conservatorismo , al mantenimento dei privilegi ,delle rendite ecc...a prescindere dagli impulsi culturali di partenza .

    Silvio Berlusconi ha rappresentato la patologia ,la degenerazione della "destra " , portandola sul piano inclinato della deriva istituzionale . L’errore della sinistra è stato quello di non capire subito con chi avevano a che fare , di averlo prima sottovalutato (il dalemismo ) e poi quello di illudersi che ci si poteva dialogare ,ovvero confrontarsi democraticamente .E’ risultato fatale.

    Certo quale destra e quale sinistra ? Una destra depurata dal berlusconismo potrebbe senz’altro promuovere una sinistra più consapevole dei propri valori e delle proprie specificità , ma non puoi pensare ad una sinistra che rinunci alla sua funzione fondata sullo Stato sociale ,che consideri la ripartizione più equa del reddito come valore fondante e dove lo Stato svolga una funzione regolatrice , non sarebbe più sinistra , sarebbe un’altra forza politica che guarda al mercato in un’ottica soltanto capitalistica .

    Poi lo "statalismo " è un concetto abbastanza fumoso . Berlusconi è uomo di destra , direi anche estrema destra per certe posizioni su temi come la democrazia e la legalità , ma non ha rinunciato per nulla ad una forma estesa di " statalismo " , insomma le famose "liberalizzazioni " tu le hai viste ? .

    L’analisi che ci proponi punto per punto è pienamente sottoscrivibile . Tuttavia l’errore di Monti non è stato quello di cercare di formare un polo aggregante di destra moderata ,in questo tentativo si erano già spesi Casini ,Fini ecc.. , ma è stato quello di impostare tutto sul rigorismo dei conti pubblici senza intaccare le posizioni privileggiate di quel 10% della popolazione che detiene il 50% della ricchezza . Insomma l’unica differenza percepita è stata quella della sua presentabilità internazionale ,dopo decenni di tragica comicità surreale . Avrebbe dovuto osare di più ,o prendere o lasciare ,l’occasione c’era .Ha sbagliato e ha pagato elettoralmente.
    Ti ringrazio -ciao

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