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paolo

L'età avanza e perciò la lascio perdere ,coniugato con figlio ,milite assolto ,laurea in fisica + corsi post ,vita lavorativa intensa e a tipologia variabile dall'insegnante(breve) all'autonomo con passaggi in mutinazionali .
Interessi personali in elettronica ed informatica .

Statistiche

  • Primo articolo martedì 08 Agosto 2010
  • Moderatore da martedì 11 Novembre 2010
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Ultimi commenti

  • Di paolo (---.---.---.222) 16 ottobre 2013 20:50

    Caro dtr ,non è che Renzi comincia a piacermi (non scordarti che sono toscano e ho amici fiorentini) , è che mi fanno sempre più schifo gli altri e Matteo più che di luce propria brilla di luce riflessa.
    Intanto sono in attesa di capire che pesce è questo Cuperlo ,sembra una persona a modo , da lun’impressione di razionalità , ma se la scuola è quella che temo c’è poco da illudersi .
    Comunque grazie per la precisazione della frase in dialetto napoletano .
     ciao

  • Di paolo (---.---.---.222) 16 ottobre 2013 14:16

    Invece io suggerisco di buttare il cadavere in una discarica assieme all’immondizia .

  • Di paolo (---.---.---.222) 13 ottobre 2013 21:08

    " Francamente a me queste statistiche sembrano una stronzata." 
    Giudizio sintetico che denota la tua notevole capacità di approfondire e argomentare .

    "inoltre la statistica é fatta sugli adulti, non sugli studenti, quindi su chi ha frequentato la scuola di ieri, non quella di oggi "
    L’indagine Isfol si estende in un range (= intervallo o campo ) di età tra i 16 ed i 65 anni .Definizione di adulto : è colui che ha raggiunto il completo sviluppo fisico e psichico .
    Definizione di studente : è colui che è iscritto in modo regolare ad una scuola od una università ecc... "
    Ergo esistono adulti - studenti o studenti-adulti che , soprattutto in ambito universitario , sono una moltitudine . Comunque chiederemo a Daniel di estendere l’indagine anche alla scuola dell’infanzia e a quella elementare ,cosi’ avremo dati anche sulla scuola di "oggi " .(?! )
    ciao

  • Di paolo (---.---.---.222) 12 ottobre 2013 09:36

    Sulla derubricazione di determinati reati più di matrice " culturale - politica " che di reale pericolosità sociale io sarei totalmente d’accordo .Il carcere dovrebbe essere una misura restrittiva soltanto per i "delinquenti veri ".

    Purtroppo caro FDP ,ed è un dato reale incontrovertibile ,questo paese affetto da perbenismo peloso sapientemente eterodiretto ,da questo orecchio non ci sente e pertanto quando si parla di indulto o amnistia non si pone un discrimine tra ciò che è reato vero e ciò che non lo è , anche solo in termini di buon senso . Quando si applica uno strumento di questo genere diventa un "liberi tutti "( a parte determinati reati gravissimi ) che questo paese non può assolutamente permettersi .

    Sono fermamente convinto che la popolazione carceraria italiana ,che è in linea con quella di altri paesi equivalenti , è assolutamente insufficiente rispetto al livello di delinquenzialità diffusa su tutto il territorio . Siamo gli unici che vantano quattro o cinque mafie e una classe politica malavitosa come in nessuna altra parte del mondo.Spiegami poi perché il problema non si pone in Francia ,in Germania ecc.. . . , ma esplode puntualmente ogni tot d’anni soltanto da noi . Cos’è che non funziona ? Cosa ci manca ?

    Se una emergenza c’è è quella di mettere in galera più gente e di fargli scontare interamente le condanne , senza scappatoie di sorta . Sarebbe un messaggio culturale che in questo paese , moralmente destrutturato dalla "indulgenza " di matrice cattolica , servirebbe come il pane . Insomma , allo stato dell’arte , bisognerebbe fare un carcere per città .Ovviamente è una battuta provocatoria ma tu devi capire che nella situazione in cui ci troviamo ,sentire parlare di aprire le porte delle carceri fa venire i brividi lungo la schiena . 

    ciao

  • Di paolo (---.---.---.222) 11 ottobre 2013 17:02

    Caro FDP

    Se si affronta un problema di questo genere in condizioni "emergenziali" è un conto , se la situazione emergenziale diventa invece patologica ,ovvero rappresenta il quadro della "normalità carceraria italiana "nel corso di decenni , allora il discorso cambia . E cambia quindi anche il senso del ricorrere ad istituti come " indulto ed amnistia " . Tralascio quello della derubricazione dei reati minori che ha una sua ragion d’essere e tu ne citi alcuni aspetti . Infine , "più carceri " attiene ad una esigenza organizzativa di uno stato che pianifica le proprie strutture e che nulla ha a che fare con l’essere "duri e puri " , come tu dici probabilmente attribuendone un significato ideologico o politico, ma con l’esigenza di dare una sistemazione civile alla popolazione carceraria .E’ lo stesso problema dell’aver ospedali sovraffollati ed inefficienti , e difatti la tendenza è quella di spedire gli ammalati a casa come sacchi postali prima ancora di averli guariti .

    Qui il sospetto è che si tenda a non risolvere il problema proprio per mantenere quella criticità che poi giustifica il ricorso a soluzioni di " pseudo emergenza " , delle quali ,guarda la combinazione ,poi beneficiano tutti i farbutti che sappiamo e che magari in carcere non ci sono ancora andati , ammesso e non concesso che un giorno ci finiscano . Uno su tutti , ovviamente .

    Stendo un velo pietoso su Giorgio Napolitano , la cui storia politica mi è ben nota e che pertanto non riesce a sorprendermi più di tanto . Sui "grillini ", che hanno un margine di autonomia di pensiero asintoticamente tendente a zero, ovvero sono dei poveri robottini indottrinati e teleguidati , non vale più la pena di spendere neanche una parola . Peccato poteva essere la svolta politica per questo paese ,occasione mancata e forse irripetibile .
    ciao

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