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Rocco Pellegrini

Rocco Pellegrini

Lavoro come sistemista in progetti sulla comunicazione; programmo in python, ruby ed amo i linguaggi dinamici; studio la rete e l'evoluzione del sistema dei media.

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  • Primo articolo martedì 09 Settembre 2008
  • Moderatore da mercoledì 09 Settembre 2008
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Ultimi commenti

  • Di Rocco Pellegrini (---.---.---.2) 22 gennaio 2009 15:54
    Rocco Pellegrini

     arbitri onesti?
    Ma davvero dici?
    Hai visto la partita?
    Un plotone d’esecuzione. Una cosa vergognosa.
    Un rigore negato immediatamente. Un goal in fuorigioco col guardialinea perfettamente allineato.
    Roba dell’altro mondo. Ormai le partite in Italia sono soap opere. Sono veramente intristito per quello che si è visto ierisera. Altro che moggiopoli: questa gente che gestisce il calcio italiano è peggiore di Totò Riina. 

  • Di Rocco Pellegrini (---.---.---.2) 21 gennaio 2009 00:48
    Rocco Pellegrini

    secondo me il loro è un riflesso condizionato.
    Jay Rosen, un professore americano che studia specificamente la relazione tra rete e stampa, intesa come sistema dei media, ha scritto un articolo molto significativo, a mio avviso, il cui titolo è perchè Internet indebolisce l’autorità della stampa .
    L’argomento ha una sua complessità ma sinteticamente il punto essenziale è: "Nell’età dei mass media la stampa era in grado di definire la sfera del legittimo dibatto con relativa facilità, perchè le persone che ricevevano il messaggio era atomizzate, connesse ai grandi media ma non interconnesse tra di loro. Ed ora la loro autorità si sta erodendo."
    Questo è il punto di non ritorno che la rete ha fatto scattare.
    Questi vecchi professionisti si rendono conto che il loro controllo è in discussione perchè chiunque abbia una qualche idea o ragionamento che sia utile all’intelligenza collettiva di rete, cioè che interessi nel processo di formazione delle idee riesce ad influenzare la pubblica opinione, come l’articolo di Mezza chiarisce bene.
    Qui ad Agoravox ogni tanto sulla base di un post la discussione sfiamma. E’ come se le idee diverse lottassero tra di loro per aiutare tutti a capire meglio.
    Sono esperienze nuove ma radicalmente trasformative nel meglio.
    Non c’è un mediatore che convince come è stato per i grandi giornalisti del passato ma un’opportunità per ragionare che conduce ad idee più meditate e condivise.
    Ecco perchè danno da matti ed invece di mettersi umilmente a studiare cosa succede nella storia della specie demonizzano il presente ed il futuro e dicono delle sciocchezze.
    Ma non preoccupiamoci, sono degli untorelli che prendono un sacco di soldi approfittando della storia pregressa ma che contano e conteranno sempre meno.

  • Di Rocco Pellegrini (---.---.---.2) 20 gennaio 2009 23:22
    Rocco Pellegrini

    Paolo, conosco questa storia delle petroliere però i contratti si realizzano ogni giorno e chi può lo compra il petrolio. Diverso è per chi lo vende che gioca con la logistica. Secondo me siamo di fronte ad una pesantissima manovra oligopolistica a danno del cittadino consumatore. Sono convinto che una raccolta di firme sarebbe un successo vero, una smart mob sicura.
    Il prezzo non salirà nell’immediato perchè non c’è domanda da parte dell’impresa ed anche il traffico delle merci tende ad abbassarsi in questo pesantissimo clima rrecessivo.
    Tra l’altro il green plane di Obama che è stato ripetuto diverse volte va verso una drastica riduzione del potere d’impatto del petrolio, dunque non credo che le cose siano destinate a cambiare se non in una fluttuazione marginale.
    Resta il problema del disavanso e bisogna spingere perchè il prelievo sulla comunità sia ridotto.

  • Di Rocco Pellegrini (---.---.---.2) 20 gennaio 2009 21:42
    Rocco Pellegrini

    Condivido l’idea di premere risolutamente su una diminuzione del prezzo dei carburanti.
    Agoravox potrebbe raccogliere le firme e sarebbe un grosso successo, non ne ho dubbio.
    E’ veramente scandaloso quel che sta avvenendo nel solito conflitto d’interessi tra consumatori da un lato e petrolieri e governo dall’altro.
    Anche tenendo conto delle accise il prezzo potrebbe scendere, restando in linea col valore dei prezzi massimi di qualche mese fa, almeno di 15-20 centesimi e questa sarebbe una bella opportunità per un costo veramente allucinante. Col petrolio sotto i 40 $ un litro costa ancora più di un euro e mediamente un euro e 10.
    Ma stiamo scherzando?
    Troviamo un modo per premere, per mettere questa cosa davanti a tutto perchè è una vergogna che deve finire dal momento che arrcchisce poca gente, le compagnie petrolifere, a danno dei tanti.
    C’è poco da discutere e le cose che dice la società che rappresenta i petrolieri sono un insulto alla ragione.

  • Di Rocco Pellegrini (---.---.---.2) 20 gennaio 2009 17:10
    Rocco Pellegrini

    W la rete checchè ne dicano i bonzi, di regime o culturali che essi siano.
    Questo è l’infausto articolo della nostra grande mente.
    Così che anche chi non ha conservato il cimelio possa leggere lo sproposito e riflettere su un’antica frase: "dietro il volto pensoso c’è il vuoto".
    Fateci caso chi sta per dire delle assurdità, come faceva Fazio il vecchio governatore della banca d’Italia tra un amico del quartierino ed un altro, usa le scritture.
    Si sa che la propria tesi è debole ed un pò pelosa ed allora si cerca di refernziarla al massimo.
    E’ un uso spregiudicato e cinico di discorsi sapienziali nati con fini ben diversi.
    Peccato!


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