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Marina Serafini

Dottore in filosofia e dottore in scienze della formazione, ho conseguito diversi master e corsi di specializzazione in comunicazione, formazione, selezione del personale e project management. Affascinata dal mondo del web marketing e dello storytelling management. Da anni impegnata nella gestione di Risorse Umane, in area didattica e nel problem solving aziendale. Mi piace dire qualcosa parlando di altro, mi piace parlare dell'uomo...
 

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  • Primo articolo venerdì 08 Agosto 2016
  • Moderatore da domenica 09 Settembre 2016
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Ultimi commenti

  • Di Marina Serafini (---.---.---.52) 26 febbraio 2017 16:20
    Marina Serafini

    La storia si srotola sulla lavagna della nostra memoria e ci riflette per come siamo: umani e limitati. Intelligenti e ottusi. Pietosi e crudeli. Nel tempo abbiamo fatto progressi e tante repressioni: siamo onde che battono in direzioni diverse al contempo in quest’oceano di vita. Una persona mi ha corretta stizzita, quando ho detto che il periodo nazista é stata una follia, una parentesi assurda. Aveva ragione: il nazismo appartiene alla storia, e ció che é accaduto in quel tempo appartiene a noi tutti. É ancora qui, tra noi, in noi. Il nazismo tedesco non é poi l’unica espressione di quegli aspetti brutali e incomprensibili di cui tanto parliamo: ce n’è stato nei Balcani, in medio oriente, in Africa... Genocidi e stermini dei quali spesso nemmeno si parla. Trovare una soluzione? Una svolta? Per dirla con kant: bisognerebbe che l’uomo uscisse dalla condizione di minoritá...

  • Di Marina Serafini (---.---.---.52) 18 febbraio 2017 00:37
    Marina Serafini

    Il circolo vizioso richiede un pó di virtú... Quale filtro consente di verificare l’esattezza del filtro? Alcuni fanno ricorso alla macchina della verità meccanica, altri a quella onirica: saper leggere il messaggio delle immagini é di grande aiuto , in via preventiva come anche orientativa... Il simpatico articolo espone una serissima questione, ed io, seriamente, suggerisco altrettante serissime letture:

    http://tezcatlipoca-bandw.blogspot....

    http://dream-news24.blogspot.it/201...

    smiley

  • Di Marina Serafini (---.---.---.235) 2 febbraio 2017 22:03
    Marina Serafini

    Ora, vero che il concetto filosofico originario del comunismo è un pò tosto e poco attuabile - tanto che lo stesso Marx, introducendo Il Capitale, parlò di una idea cui tendere, ma che difficilmente sarebbe potuta divenire accadimento- ma questi ragazzi sanno di cosa parlano quando si definiscono comunisti? Mi sembra di essere tornata ai tempi dell’università, quando vedevo girare in facoltà ragazzi esaltati, che esponevano il simbolo di falce e martello ripetendo slogan consumati… andiamo a sentire cosa ne pensa chi il comunismo lo ha davvero vissuto…

  • Di Marina Serafini (---.---.---.228) 30 gennaio 2017 10:55
    Marina Serafini

    Ok, è solo che facevo il confronto con altri paesi che si sono accaniti contro i perseguitati in modo incomprensibile, esibendo una ferinità che ha stupito gli stessi tedeschi... Sembra che Hitler si sia addirittura preoccupato di far contenere gli interventi dei popoli slavi contro gli ebrei per paura di "sfigurare" al confronto...


    Quello che mi preoccupa un pò, è la modalità con la quale - tra l’altro - i nazisti incrementarono la cultura razzista verso le popolazioni esuli, rese appositamente apolidi, spogliate di tutto e buttate fuori dallo stato di provenienza... Ci volle poco perchè molti stati, sentendosi invasi da situazioni non troppo gestibili e da "problemi ingombranti" convenissero, alla fine, nella dichiarata necessità di una "eliminazione" del problema...
    Con le dovute differenze, oggi sta accadendo qualcosa che un pò rievoca quell’atmosfera inquietante...

  • Di Marina Serafini (---.---.---.234) 29 gennaio 2017 15:01
    Marina Serafini

    Sul fatto che l’Italia si fosse messa da sola in quella orribile posizione non ci sono assolutamente dubbi, e gia’ questo, da se’, e’ meritevole di condanne infinite. Credo comunque che "il giochetto" fosse sfuggito di mano molto presto e l’Italia non si trovava tanto nella posizione di paese alleato, quanto in quella di succube del reich... Intendo questo con la frase che contesti. Relativamente e pericolosamente alleati con un rullo compressore che minacciava la tragedia ovunque non la stesse gia’ mettendo in atto, quella stessa tragedia gia’ attuata altrove...Figurarsi cosa era nell’aria per chi si trovava ufficialmente - per propria vergognosissima scelta - sulle stesse linee... A far patti con il diavolo ci si trova in posizioni davvero insostenibili..

    Con questo non sto certo giustificando l’ingiustificabile, ma credo che la prospettiva vada ampliata al fenomeno complesso che si era venuto a creare. Ossia: il topo ha giocato al fianco del gatto finche’ non si e’ reso conto di essere topo a sua volta...

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