• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

Fabio Della Pergola

Fabio Della Pergola

L'autore non ha inserito, ancora, una sua descrizione.

Statistiche

  • Primo articolo sabato 09 Settembre 2011
  • Moderatore da giovedì 09 Settembre 2011
Articoli Da Articoli pubblicati Commenti pubblicati Commenti ricevuti
La registrazione 603 1093 3401
1 mese 2 0 0
5 giorni 1 0 0
Moderazione Da Articoli moderati Positivamente Negativamente
La registrazione 94 42 52
1 mese 1 0 1
5 giorni 0 0 0












Ultimi commenti

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.27) 26 settembre 2013 17:37
    Fabio Della Pergola

    chissà lei cosa avrebbe detto a Copernico o a Galileo, qualche annetto fa.

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.27) 26 settembre 2013 17:36
    Fabio Della Pergola

    E’ esattamente la differenza tra chi si chiede dei fenomeni della natura e li indaga e chi immediatamente pensa ad un trascendente.

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.27) 26 settembre 2013 15:53
    Fabio Della Pergola

    Caro Giulio,

    evidentemente "stamo" messi male se non si è ancora capito che tutto il quid della discussione - che ho cercato di riassumere nei miei articoli - gira intorno alla caratteristica specifica che fa l’essere umano. E’ "l’emergenza antropologica" su cui scivola tutta l’intellighenzia di sinistra che finisce con l’accettare l’idea religiosa che l’uomo si distingue dall’animale per l’immagine divina che ha in sé "dal momento del concepimento".

    Evidentemente c’è invece un salto trasformativo al momento della nascita e la teoria di Fagioli spiega come questa trasformazione, che permette la formazione della psiche dalla materia biologica, avviene. Ponendosi nei fatti come unica alternativa all’imago dei.

    Il feto deve essere protetto naturalmente (se la madre lo vuole ovviamente) come processo che potenzialmente può portare a una vita. Ma pensare che sia già essere umano deriva, appunto, dall’aver fatto propria l’ideologia religiosa. Evidentemente lei non fa differenza tra vita potenziale e vita effettiva, ma è un problema suo, non mio e nemmeno del codice.
    I 90 giorni oltre i quali l’aborto non è permesso derivano probabilmente dall’idea che attorno alla 24^ settimana il feto acquisisce una possibilità di vita (fuori dall’utero) che prima non esiste nemmeno in via potenziale. Sembra essere nient’altro che un compromesso; è ovvio che anche dopo i primi tre mesi il feto non è altro che materia biologica in via di sviluppo, ma probabilmente il legislatore ha saputo distinguere solo tra materiale biologico a cui è impossibile la vita extrauterina dal materiale biologico capace di vivere, venendo alla luce, fuori dall’utero. Ma l’inizio della vita avviene comunque al momento della nascita (cosa che avevano capito addirittura ai tempi della Bibbia che punisce con la morte l’uccisione di un vivo e con un indennizzo, al marito naturalmente, il procurato aborto, senza stare a sottilizzare sui 90 o 100 giorni).

    Lei dice "Quindi il feto può pure rimanere massa biologica inerme fino al momento della nascita ma pure dopo, fino alla morte". Ma questa frase mi risulta incomprensibile. Dopo la nascita non esiste "massa biologica inerme": si chiama bambino e non è inerme per niente (a meno che non sia lobotomizzato).

    La ricerca sul "perché" di fenomeni fisici o è ricerca scientifica finalizzata a comprenderli e spiegarli (e qui le cose da capire sono ancora tantissime) o è dubbio metafisico privo di senso in quanto inserisce antropomorfismi là dove non c’è alcun motivo che ci siano, se non per un apriori religioso.

    Se io affermo che esiste nell’universo un’energia eterna ed infinita dico cosa più o meno ipotizzabile scientificamente, ma senza attribuire all’energia alcun attributo umano; se lei la chiama Dio e gli attribuisce volontà, creatività e intelligenza eccetera, attribuisce alla ’cosa’ chiamata dio un’antopomorfismo, cioè "uno specchio delle sue idee", tanto per citare Schweitzer.

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.27) 26 settembre 2013 08:59
    Fabio Della Pergola

    Come avrà visto non è una mia affermazione, ma il link rimanda al manuale on line di storia della filosofia dell’Università di Siena.
    Affermazioni simili si trovano comunque anche in Vannini. Lo svuotamento dell’anima è inteso come il totale "distacco" da tutto ciò che è egoico, che appartiene all’ego, corporeo o psichico; quindi solo nella "morte dell’anima" si può trovare il puro spirito. Dire che questa è la "genuina essenza del proprio io" e che sia diventare come bambini presuppone che "anima" corrisponda alla "mente riflessiva", ma così non è.

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.93) 21 settembre 2013 18:56
    Fabio Della Pergola

    Credo - è quello che sto cercando - che oggi si vada oltre " l’impalcato di idiozie". in ogni caso io resto convinto che sia impossibile trovare punti di contatto fra chi postula Dio e chi mantiene un punto di vista ateo. Ma sembra che proprio questo sia il confine che si vuole abbattere.

TEMATICHE DELL'AUTORE

Tribuna Libera Attualità Mondo Recensioni

Pubblicità



Pubblicità



Palmares

Pubblicità