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Fabio Della Pergola

Fabio Della Pergola

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Ultimi commenti

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.152) 15 giugno 2014 18:09
    Fabio Della Pergola

    Se deve andare a fare cose di sinistra, vada pure Gottardo. Con la mia benedizione!

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.152) 15 giugno 2014 17:55
    Fabio Della Pergola

    Caro Gottardo,

    possiamo continuare con questa polemica per i prossimi vent’anni, non ho problemi. Se questi punti sono stati presentati dal M5S non ho alcun dubbio che sono portatori di valori di sinistra. Come non ho alcun dubbio che l’UKIP porta valori opposti a questi dal momento che non solo vuole contrastare l’immigrazione di extracomunitari, ma anche di comunitari. Quindi il problema non è mio quando dico che esiste un cuore rosso nel M5S (che mi interessa) e un cuore nero (Grillo che cosa voleva che fosse approvato a proposito di diritti degli immigrati se lo ricorda ?) dei dirigenti. Non mi pare che sia un’acrobazia verbale. Mi pare banalmente che siano dati di fatto.

    In ogni caso si legga l’articolo di Aldo Giannulli (che ha dichiarato pubblicamente di votare per il M5S) qui http://www.agoravox.it/Elezioni-eur...
     Poi, se vuole, si legga anche questo mio commento al suo articolo:

    «Riassumo:

    1 - In primo luogo l’atteggiamento verso l’Euro: il M5s non ha una posizione definita oscillando fra una posizione più radicale e favorevole ad una uscita immediata (Grillo) ed una più orientata alla trattativa ed alla mediazione (Casaleggio).

    2 – Va detto che non tutti i partiti ostili all’Euro propongono anche l’uscita dalla Ue: il M5s non ha chiarito la sua posizione in merito.

    3 - Un secondo asse è quello riguardante la questione dell’immigrazione che distingue gruppi schiettamente xenofobi e, più o meno sfumatamente, razzisti: il M5s ha registrato, in passato, posizioni di Grillo ostili alla concessione di diritti agli immigrati, ma il movimento in quanto tale, quando è stato interpellato in un referendum on line, si è schierato su posizioni opposte.

    4 - Altra questione è quella del rapporto con l’ordine liberista: il M5s rappresenta un caso a sé stante; possiamo parlare di una caratterizzazione prevalentemente antiliberista, ma con diverse contraddizioni.

    5 - Anche la caratterizzazione di questi movimenti, come “populisti” o “di protesta, non persuade in tutti i casi. Il M5s ha rivendicato apertamente una sua caratterizzazione populista, ma è probabile che in questo ci sia una notevole carica di ritorsione polemica più che una definitiva caratterizzazione di cultura politica.

    Quindi chi vota M5S che cosa vota ?»

    La domanda finale è mia,

    Saluti

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.152) 15 giugno 2014 17:19
    Fabio Della Pergola

    La riforma del Senato non è cosa di poco conto, Paolo. E mi pare che una discussione ben più ampia e meditata di quella in corso da un paio di mesi sia opportuna, valutando appieno anche le obiezioni delle minoranze. Tantopiù quando alcuni insigni costituzionalisti hanno avanzato molti dubbi sul progetto presentato. La logica del così o pomì su temi di questa portata mi sembra alla lunga ben più deleteria di qualche discussione extra. Oltretutto la Costituzione è chiara sul punto che nessun parlamentare è soggetto al vincolo di mandato e se non ce l’ha in aula perché mai dovrebbe averlo in commissione ? Critico il M5S su questo, lo stesso vale anche per il PD.

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.152) 15 giugno 2014 10:43
    Fabio Della Pergola

    Riassumo:

    1 - In primo luogo l’atteggiamento verso l’Euro: il M5s non ha una posizione definita oscillando fra una posizione più radicale e favorevole ad una uscita immediata (Grillo) ed una più orientata alla trattativa ed alla mediazione (Casaleggio).

    2 – Va detto che non tutti i partiti ostili all’Euro propongono anche l’uscita dalla Ue: il M5s non ha chiarito la sua posizione in merito.

    3 - Un secondo asse è quello riguardante la questione dell’immigrazione che distingue gruppi schiettamente xenofobi e, più o meno sfumatamente, razzisti: il M5s ha registrato, in passato, posizioni di Grillo ostili alla concessione di diritti agli immigrati, ma il movimento in quanto tale, quando è stato interpellato in un referendum on line, si è schierato su posizioni opposte.

    4 - Altra questione è quella del rapporto con l’ordine liberista: il M5s rappresenta un caso a sé stante; possiamo parlare di una caratterizzazione prevalentemente antiliberista, ma con diverse contraddizioni.

    5 - Anche la caratterizzazione di questi movimenti, come “populisti” o “di protesta, non persuade in tutti i casi. Il M5s ha rivendicato apertamente una sua caratterizzazione populista, ma è probabile che in questo ci sia una notevole carica di ritorsione polemica più che una definitiva caratterizzazione di cultura politica.

    Quindi chi vota M5S che cosa vota ?

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.152) 15 giugno 2014 10:18
    Fabio Della Pergola

    La ringrazio per la accondiscendente pazienza con cui, pervicacemente, tenta di dimostrarmi:

    a)  che io ho torto e

    b)  che lei ha ragione e, con lei, Grillo e il M5S


    Ricapitolando lei dice:

     1 - Se i concetti di destra e sinistra hanno ancora un senso (lo sostenne alcuni anni fa Norberto Bobbio e più recentemente Elisabetta Amalfitanto che riparte da Bobbio in un suo libretto – Le gambe della sinistra – che le consiglio vivamente di leggere) se, dicevo, destra e sinistra sono termini che hanno ancora un senso lei semplicemente mi chiede “e perché mai il M5S dovrebbe stare a sinistra” dal momento che è estraneo a questa catalogazione ?

    E siccome in Europa non si parla di “tasse, pensioni, sindacati, immigrazione o argomenti simili” (cosa per certi versi palesemente falsa e per altri solo parzialmente vera: a Bruxelles si decide anche il diametro dei cetrioli) bensì di “democrazia e libertà dei popoli” allora il M5S fa bene ad aggregarsi nell’EFD con l’UKIP cioè con un partito xenofobo che fino a ieri era apparentato con la Lega di Bossi, Maroni, Salvini & Co. cioè con un partito noto per la sua battaglia (e che battaglia !) per la libertà dei popoli (ad esempio la libertà di avere un ministro di colore senza che qualche idiota cominci a lanciare insulti razzisti)

     

    2 - Se invece i concetti di destra e sinistra non hanno più senso, cosa in cui lei crede, allora non ha alcuna importanza se l’UKIP è di destra o percepito come tale.

     

    Sintetizzo il suo pensiero (con la mia consueta brutalità):

     1 – Non sta scritto da nessuna parte che il M5S sia di sinistra o di destra, dal momento che questa catalogazione gli è estranea, per cui va con chi gli è prossimo, cioè con la destra.

    2 – Non sta scritto da nessuna parte che il M5S sia di sinistra o di destra, dal momento che questi termini sono desueti, per cui va con chi gli è prossimo, cioè un partito xenofobo.


    Tutto questo, forse lei non se n’è accorto, è esattamente quello che vado dicendo da anni: il M5S è un movimento sostanzialmente di destra, guidato da una coppia di paranoidi con chiare venature del futurismo dei primi anni del Novecento. Cioè fascistoidi. Non capisco quindi perché si scalda tanto: siamo del tutto d’accordo. L’unica differenza è che lei mi chiede di approvare (o non criticare) un movimento di destra che va a destra, mentre io ambirei a conservare questa mia libertà di critica, se non le dispiace.


    Che naturalmente non è fine a se stessa, ma significativamente indirizzata a quel tot di persone di sinistra (nella mente e nel cuore) che credono alle parole d’ordine di sinistra, perciò condivisibili, lanciate dal M5S e non a quelle di destra (come il voto sull’immigrazione ha dimostrato) volute dai due capi.

    Questo bacino elettorale – che ritengo di sinistra – sarebbe utilissimo, forse indispensabile, per fondare una sinistra con una sinistra (non partitica) per certi versi delusa, asfittica e introversa. Motivo per cui insisterei nel cercare di separare il cuore rosso di tanta gente dal cuore nero degli attuali megafoni.


    Sull’addendum sorvolo. Mi sembra di aver già detto tutto quello che serve per capirsi.

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