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Fabio Della Pergola

Fabio Della Pergola

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  • Primo articolo sabato 09 Settembre 2011
  • Moderatore da giovedì 09 Settembre 2011
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Ultimi commenti

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.160) 3 giugno 2014 10:39
    Fabio Della Pergola

    Volentieri. Uno che gira con una (finta) corona di spine in testa si merita questo e altro.

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.160) 3 giugno 2014 10:33
    Fabio Della Pergola

    Facile rivendicare a Grillo quello che per decenni è stato detto dai Radicali.

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.160) 2 giugno 2014 23:24
    Fabio Della Pergola

    Capisco che Renzi possa inquietare e che qulcuno lo veda come un Principe, ma è e resta il leader di recente incoronazione di un partito che i suoi leader li ha triturati tutti, uno dopo l’altro, con la velocità del fulmine e senza rispetto alcuno nemmeno per i "grandi vecchi". Non vedo di cosa preoccuparsi. Ben altro centralismo a-democratico è quello instaurato dal duo Grillo-Casaleggio sulle orme del leaderismo monarchico alla Berlusconi.

    Fascista non è né violare le regole (che a volte non è da fascisti violare) né farle rispettare a tutti i costi (che a volte non è da fascisti essere rigorosi). Fascista è la mentalità di chi si propone di distruggere l’esistente anziché trasformarlo. Perché nella distruzione pianifica la morte dei più deboli, ingenui, fragili. In nome di un progetto che, per quanto meravigliosamente utopistico sia, non può pretendere in dote la morte di nessuno.

    Sulla TAV è tutto da dimostrare che sia utile; ma anche che l’opposizione locale sia il progresso contro la conservazione di chi la vuole. Il conservatorismo passa per tante vie.

    Su Grillo sono d’accordo: "inizio della fine" è, come ho scritto, un modo di dire, non la realtà attuale.

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.160) 2 giugno 2014 12:48
    Fabio Della Pergola

    No, evidentemente, il modo di Grillo e accoliti di analizzare la sconfitta elettorale non mi sembra né realistico né portatore di nuove possibilità "a sinistra". Al contrario mi sembra che l’insistenza per una convergenza con l’UKIP di Farage sposti il M5S a destra (forse per cannibalizzare i voti dei berlusconiani alla frutta). Quindi nessuna chance.
    Ma questo non toglie che l’elettorato sia altra cosa dal "partito" e che non tutti gli esponenti M5S concordino con Grillo e Casaleggio (vedi gli espulsi e un tot di dissidenti). La mia attenzione è concentrata su di loro, non sui talebani con i quali non andrei nemmeno a cena.

    Del futuro possiamo ipotizzare quello che dice lei, ma anche che la destra si ricmpatti e tolga spazio al centro al PD e il PD si sposterà più a sinistra. A quel punto il M5S avrà meno praterie in cui muoversi; senza però farsi illusioni che tutto si sgonfi come con l’Uomo Qualunque. Quello non aveva alle spalle 70 anni di partiti deludenti, ma "solo" il sogno infranto di un regime sconfitto.

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.160) 2 giugno 2014 11:10
    Fabio Della Pergola

    Non so quale sia il commento che avrei travisato, comunque sono relativamente d’accordo sul fatto che il fattore pungolo può essere smorzato da un’attività fattiva del PD. Ho i miei dubbi che l’attività fattiva del PD si attui nel senso sperato.

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