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GeriSteve

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Depistaggio politico

Depistaggio politico

16 Giu. 2016 | GeriSteve  




Ultimi commenti

  • Di Geri Steve (---.---.---.74) 15 marzo 2012 11:41

    Secondo me il problema è male impostato.

    Qui su agoravox io ho dichiarato più volte di essere in generale PRO TAV.

    Dopo aver letto un po’ del libro di Ivan Cicconi IL LIBRO NERO DELL’ALTA VELOCITA’ mi sono convinto di come in Italia il TAV sia diventato la strada maestra per rubare soldi pubblici sottraendoli al controllo della corte dei conti e spartirseli fra partiti, faccendieri e mafie.

    Non si tratta di supposizioni dovute al fatto che in Italia ogni centimetro di TAV (come ogni cm di autostrada) costa spaventosamente più che all’estero: si tratta di fatti già accertati.

    All’inizio degli anni ’90 era stato annunciato che il TAV sarebbe stato costruito con il "project financing"; dietro questa formula misteriosa ci stava l’affermazione che il TAV non sarebbe costato al contribuente, perche’ sarebbe stato costruito da imprese private con maggioranza di capitale privato. E’ in questo modo che la Infrastrutture SpA ha speso per quindici anni soldi pubblici e soldi prestati dalle banche (proprio quelle banche italiane normalmente così restie a prestare senza garanzie) e neanche un euro dei promessi finanziamenti privati.

    E’ in questo modo che la Infrastrutture SpA ha accumulato un debito di quasi TREDICI MILIARDI DI EURO (12 950 000 000) che nel 2006 (finanziaria 2007) lo stato italiano si è generosamente accollato lui, senza alcun dibattito parlamentare ma con un ferreo accordo bi-partisan. Solo la Corte dei conti ha tardivamente protestato.

    A questo punto, pur restando io un PRO TAV, mi sorgono fortissimi dubbi sul TAV TO- Lione e i miei dubbi sono avvalorati dal fatto che, da parte dei sostenitori, si dicono molte BUGIE e questo fatto mi puzza moltissimo.

    La prima, enorme, bugia è che i francesi stiano già costruendo, che l’UE ci abbia assegnato dei fondi e che noi non rispetteremmo impegni già presi: l’ UE non ha deliberato ancora niente, i francesi non stanno affatto costruendo e l’accordo italo-francese prevede che si faccia il TAV quando sarà saturo il collegamento merci via Frejus, che però attualmente e’ fortemente sottoutilizzato.
    In parole povere, costruendo adesso noi rischieremmo che l’UE non ci assegni un centesimo e che i francesi non costruiscano l’altro tratto. E allora, perchè tanta fretta e tante bugie?

    Tanti altri, troppi, sono i punti oscuri: ad esempio il Frejus è stato allargato per permettere il trasposto dei container, ma manca l’autorizzazione: perchè?

    Su IL FATTO QUOTIDIANO di oggi, Luca Mercalli analizza i 14 punti PRO TAV di Monti e alcuni di essi risultano clamorasamente falsi, come l’affermazione che la costruzione del tunnel accorcerebbe di 79 minuti il percorso Torino Chambery.

    Da profano dell’argomento poi io aggiungerei altri dubbi di fondo: ma perchè si vuole costruire TAV merci prima di TAV passeggeri? Perchè sarebbe urgente proprio il corridoio 5 e non i molto più importanti corridoi 1 e 24 ? E in termini di merci: perchè da decenni il porto di Genova è penalizzato dalla mancanza di un buon collegamento con Milano ? Non è quella una vera urgenza?

    Proprio qui, su Agoravox, ho scritto che io respingo l’equazione generica TAV = MAFIA, ma ho il forte sospetto che quell’equazione sia vera nel caso TO-Lione, includendo anche i nostri partiti nelle mafie.

    Se questo fosse vero non se ne deve concludere che non si deve più realizzare alcun ammodernamento delle nostre infrastrutture: se ne deve concludere però che è proprio il caso di fermarsi, ragionare, controllare, bonificare e realizzare le opere ai giusti costi: quella è l’unica garanzia per non creare megaprofitti per la nostra corruzione.

  • Di Geri Steve (---.---.---.37) 13 marzo 2012 03:25

    Mi sembra che l’articolo vada nella stessa direzione di forza nuova: porta tutta l’attenzione su chi è a favore/contro invece che sul perchè si è a favore/contro.

  • Di Geri Steve (---.---.---.37) 13 marzo 2012 02:55

    Non ho guardato il video e non so quasi niente dell’Uganda.

    Approvo in pieno la critica ad una informazione che vada soltanto al cuore e non anche al cervello.

    A causa del mio cervello però, non posso sentire affermazioni, logicamente condivisibili, ma che suggeriscono inaccettabili inazioni, del tipo "Koni è un sintomo" oppure "dificile catturarlo senza colpire i suoi bambini soldato".

    Per la teoria del sintomo, richiamo il primo commento, per l’altra teoria richiamo la frittata e le uova.

    C’è poi la "teoria del contesto", storicamente utilizzata per insabbiare tutto:
    - i mafiosi non sarebbero colpevoli della mafia, è il contesto che fa la mafia...
    - i corrotti e i corruttori non sarebbero colpevoli, è il contesto che è basato sulla corruzione...
    - i soldati che commettono atrocità non sarebbero colpevoli, è il contesto che è atroce...

    Sia ben chiaro: il contesto, gli antecedenti, sono importanti per capire.
    Non mi piace però che vengano utilizzati per cambiare discorso e non proporre assolutamente niente per risolvere il problema di atrocità in corso: mi si ribellano cervello e cuore in perfetta sintonia.

    Geri Steve

  • Di Geri Steve (---.---.---.37) 13 marzo 2012 02:20

    La "notizia" non è affatto sostenuta da el Arabiya: questa riporta soltanto che a Il Cairo imprecisati attivisti sosterrebbero che... si tratterebbe di 90-100 persone uccise con blocchi di cemento da parte di una sconosciuta "polizia morale" alle dipendenze del ministero dell’educazione!

    pittosto che di conferma dalle autorità, direi che siamo in attesa di denunce attendibili e meglio documentate.

  • Di Geri Steve (---.---.---.37) 13 marzo 2012 02:02

    Io non so se in Afganistan sia stato un soldato impazzito o più di uno, se ubriachi o drogati, ma ritengo che l’equiparazione con My Lai sia gravemente sbagliata.

    In Vietnam l’esercito USA praticava il terrorismo e lo stragismo contro la popolazione vietnamita e sotto il controllo dei comandi militari. My Lai fu un episodio divenuto famoso perchè denunciato e documentato, ma fu solo un esempio di quella strategia terrorista, voluta e approvata ad alto livello.

    Qualunque cosa sia accaduta in Afganistan è chiaro che va contro gli interessi USA e del suo esercito, ed è del tutto ingiustificato ipotizzare che sia stata pianificata a livello di comando. Per quel che se ne sa, è stata una azione di sadico terrorismo uscita del tutto fuori controllo.

    Sembrerebbe che si sia conclusa con l’autoconsegna e la confessione dell’ "unico" responsabile, che in tal modo avrebbe "dichiarato" la sua disobbedienza. E’ ipotizzabile che il o i responsabili sarebbero ben contenti di essere autorizzati a compiere di queste rappresaglie, come accadeva in Vietnam o in Italia con i nazisti, ma questo non risulta che accada: l’autore stesso scrive di "scontri paralleli da quelli ordinati dagli stessi comandi", quindi esclude che siano autorizzati, e la differenza non è da poco.

    Geri Steve

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