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GeriSteve

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Depistaggio politico

Depistaggio politico

16 Giu. 2016 | GeriSteve  




Ultimi commenti

  • Di GeriSteve (---.---.---.71) 3 settembre 2013 22:38

    Precedentamente non avevo effettuato il log-in.

    Ne ho approffittato adesso per rileggere e rifinire meglio.

    Ringrazio Aldo Funicelli per questa interessante recensione di un libro che non sono arrivato a leggere.
    Devo dire che il "magistrato Imposimato" non mi è sembrato affatto un bravo indagatore; soprattutto sul caso Moro, in cui alcuni aspetti importanti sono stati incredibilmente trascurati, ad esempio che il caposcorta Leonardi -
    secondo la moglie preoccupatissimo in quei gg - doveva certamente aver obbedito ad ordini superiori ordinando a sua volta alla scorta di riporre le armi nel portabagagli; queste "disattenzioni" del "magistrato" mi provocano qualche serio dubbio sulla validità dello "storico Imposimato".

    Colgo l’occasione di questo commento per segnalare altri tre libri, importanti per capire il senso storico di questi fatti.

    IL RITORNO DEL PRINCIPE , grandioso e fondamentale libro di Lodato-Scarpinato, in cui si chiarisce bene come fin dall’ottocento si sapeva che la mafia era molto ben collegata con i "colletti bianchi" e con il potere statale, e che l’Italia non sarebbe affatto l’unico caso (si cita l’esempio del Texas) in cui autentici, acclarati, delinquenti vengono poi "integrati" in alte cariche istituzionali e imprenditoriali o finanziarie.

    IO SO di Ingroia, in cui lui riutilizza l’affermazione di Pasolini e la riversa su una grande indagine (SISTEMI CRIMINALI), in cui la sua procura ha scoperto molti crimini ad alto livello, ma non è mai riuscita a raccogliere prove sufficienti per istruire il processo.

    LA LUNGA TRATTTIVA di Fasanella, i
    n cui si ripercorre la lunga, lunghissima trattiva mafia-stato, già dall’unità d’Italia (l’epopea dei mille, i governi Crispi e Rudinì: due siculi-mafiosi uno di sin e l’altro di dx) fino all’intervento dell’ambasciatore USA Bartolomew, alla creazione di Forza Italia e all’insediamento al governo di Berlusconi.
    Nell’ambito di morti misteriose (Ilaria Alpi, Natale De Grazia) collegate a traffici di rifiuti tossici, ho recentemente scritto questo commento, in cui io sospetto che parlare di stragi o di trattativa SOLTANTO a partire dal secondo dopoguerra con Portella della Ginestra (come sembrerebbe che faccia Imposimato) sia decisamente fuorviante:
    http://www.agoravox.it/Le-centrali-...
    "Ringrazio Emiliano Di Marco ...
    Mi sono letto tutta la relazione di Alessandro Bratti, membro della commissione parlamentare di inchiesta:
    http://www.comitatodegrazia.org/Blo...
    e devo dire che c’è veramente da rabbrividire.
    La relazione si conclude con queste parole:
    " la morte del capitano De Grazia si inscrive tra i misteri irrisolti del nostro Paese."
    Aggiungerei che anche se i misteri resteranno irrisolti il quadro generale è piuttosto chiaro: in Italia ci sono poteri fortissimi ed oscuri che puntualmente e brutalmente impediscono che noi si sappia che cosa davvero succede.

    Dal libro di Fasanella "La lunga trattativa" ho recentemente imparato che forse il primo "mistero italiano" è coetaneo dello stato italiano: Ippolito Nievo  aveva entusiasticamente aderito all’impresa garibaldina dei mille e gli era stata affidata la contabilità dell’impresa stessa.

    Era rimasto scandalizzato da quanto aveva visto ed aveva annunciato che avrebbe portato ai magistrati piemontesi casse di documenti su quanto era successo : cointeressenze di mafia e camorra.
    Il piroscafo Ercole su cui erano imbarcati lui, i documenti, e una ottantina di persone, è scomparso in mare nel marzo 1861. Non un naufrago o un cadavere o un relitto.
    Sono soltanto misteriose storie simili o è un’unica storia che dura da 152 anni ?"

    GeriSteve

  • Di GeriSteve (---.---.---.71) 2 settembre 2013 17:30

    A suo tempo ho apprezzato molto le analisi acute e le precise ricostruzioni di Casarrubea in "Storia segreta della Sicilia" e "Tango connection".
    Mi dispiace rilevare che oggi lo stesso Casarrubea solleva importanti intrrogativi ma utilizza categorie estremamente rozze, inadeguate a qualsiasi risposta, categorie come "USA, Francia e Gran Bretagna".
    Esempio banalissimo:
    "la Gran Bretagna ha fatto passi avanti sulla strada di una minore dipendenza dagli Usa"
    Piuttosto che una questione di dipendenza fra due nazioni, non sarà invece che Blair era un laburista e che le sinistre sono molto più brave a far digerire ai cittadini le politiche di destra?
    Esempio meno banale: verissimo che in certe regioni del mondo manca il retroterra culturale esteso necessario a praticare qualche forma di democrazia, ma di fronte al fatto che finalmente in quelle regioni ci sono persone che si organizzano per reclamare diritti civili e democratici, non è razzismo affermare che in quelle regioni le democrazie non hanno nè testa nè coda? Per quel che capisco, Casarrubea afferma che in quelle regioni mai e poi mai si potrà avere la "cosiddetta democrazia". Non sarebbe il caso invece di distinguere diversi strati sociali entro quelle "regioni" e riconoscere che qualcuno è già ben maturo per la "cosiddetta democrazia" e che altri -forse molti- stanno maturando?
    GeriSteve

  • Di GeriSteve (---.---.---.71) 2 settembre 2013 14:22

    Grazie, è un articolo che fa riflettere:
    settant’anni dopo siamo di fronte a dilemmi simili, con persone che stravolgono qualunque iniziativa militare contro un pericoloso dittatore chiamandole "guerra alla nazione", che questa sia Libia, Egitto, Siria... e che sostengono che invece si dovrebbe "trattare" con i vari Gheddafi, Morsi, Assad...
    Vale la pena ricordarsi che il pacifista Gandhi sospese la sua guerra non violenta contro il colonialismo inglese perchè era in corso la -fondamentale- guerra con Hitler.
    Nei tempi recenti abbiamo avuto una guerra per il controllo del traffico di droghe e armi nei balcani spacciata per intervento umanitario, una guerra per il controllo dell’oppio in Afganistan spacciata per lotta al terrorismo, una per il controllo del petrolio irakeno spacciata come guerra preventiva contro le armi di distruzione di massa...
    La "soluzione giusta" per evitare i conflitti avrebbe dovuto essere l’ONU, ma è ormai ridotta ad un organismo inefficace e forse del tutto inutile.

    Le lezioni della storia sono importanti:
    è chiaro che sia stato un errore trattare con Hitler invece di fermarlo prima , ma non è altrettanto chiaro chi siano oggi i vari Hitler e chi li debba fermare.

    GeriSteve

  • Di GeriSteve (---.---.---.71) 1 settembre 2013 21:34

    Ringrazio Emiliano Di Marco per questi due interessantissimi articoli.
    Mi sono letto tutta la relazione di Alessandro Bratti, membro della commissione parlamentare di inchiesta:
    http://www.comitatodegrazia.org/Blo...
    e devo dire che c’è veramente da rabbrividire.
    Si conclude con queste parole:
    " la morte del capitano De Grazia si inscrive tra i misteri irrisolti del nostro Paese."
    Aggiungerei che anche se i misteri resteranno irrisolti il quadro generale è piuttosto chiaro: in Italia ci sono poteri fortissimi ed oscuri che puntualmente e brutalmente impediscono che noi si sappia che cosa davvero succede.

    Dal libro di Fasanella "La lunga trattativa" ho recentemente imparato che forse il primo "mistero italiano" è coetaneo dello stato italiano: Ippolito Nievo  aveva entusiasticamente aderito all’impresa garibaldina dei mille e gli era stata affidata la contabilità dell’impresa stessa. Era rimasto scandalizzato da quanto aveva visto ed aveva annunciato che avrebbe portato ai magistrati piemontesi casse di documenti su quanto era successo (cointeressenze di mafia e camorra).
    Il piroscafo Ercole su cui erano imbarcati lui, i documenti, e una ottantina di persone, è scomparso in mare il 4 marzo 1861.
    Sono soltanto misteriose storie simili o è un’unica storia che dura da 152 anni ?

  • Di GeriSteve (---.---.---.234) 26 agosto 2013 23:00

    e quali mai sarebbero le bugie e le falsità?

    personalmente, io ho dei dubbi, ma questo commento non me ne chiarisce proprio nessuno, anzi: i morti sarebbero finti? se non li avesse lanciati l’esercito di Assad, chi invece li avrebbe lanciati i gas? se non li avesse lanciati Assad, perchè non ha permesso agli ispettori ONU di visitare subito i luoghi e i morti?

    GeriSteve

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