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GeriSteve

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Depistaggio politico

Depistaggio politico

16 Giu. 2016 | GeriSteve  




Ultimi commenti

  • Di GeriSteve (---.---.---.234) 20 agosto 2013 00:30

    Leggo. "guerra civile o repressione?" e -francamente- non capisco.
    Gli interrogativi veri sono tanti, ma questo del titolo è proprio fasullo.

    La repressione, e la sua brutalità, non è in discussione, è un fatto difficilmente incontrovertibile.

    Gli interrogativi veri sono tanti e diversi.
    Tanto per cominciare:
    - c’è una resistenza civile nonviolenta o c’è una guerra civile bene armata?
    - c ’è una democazia colpita da un golpe o c’è un dittatore che, dopo eletto, straccia la democrazia?
    - c’è o non c’è un preciso progetto di costruzione di uno stato teocratico?
    - c’è o non c’è una insanabile contraddizione fra islamismo, diritti civili, pluralità e democrazia?

    Purtroppo, questi ed altri fondamentali interrogativi io non li ritrovo nell’articolo che - mi sembra- segue il noto copione mistificatorio secondo cui "se uno è cattivo l’avversario sarebbe buono".
    C’è sempre qualche scemo che ci casca, anche se la storia e i fatti ci insegnano che l’altro -e non raramente- potrebbe essere peggio.
    GeriSteve

  • Di GeriSteve (---.---.---.234) 20 agosto 2013 00:06

    quando io leggo o sento che Morsi sarebbe stato democaticamente eletto e QUINDI ci sarebbe un golpe contro di lui e contro i fm io, al di là del mio totale dissenso, SENTO PAURA.
    Paura perchè se c’è gente che chiama democrazia il governo di un dittatore che straccia la costituzione, spregia i diritti civili, spregia le donne, se ne frega della esplicita revoca ricevuta, io ritengo che ci sia da aver paura. Paura per la democrazia, per i cittadini, per i loro diritti.
    L’articolo, giustamente, contrappone la teocrazia di Morsi alla laicità, ma io ci vedo tantissime altre contrapposizioni valide per combatterlo ed averne paura.
    Sappiamo tutti che in italia c’è un delinquente che teorizza che, siccome lui avrebbe avuto tanti voti, lui avrebbe anche diritto di delinquere; sarà pure una vergogna ed una colpa che io mi porto appresso in quanto italiano, ma sentirmi riproporre a livello internazionale la scemenza per cui se uno ha avuto tanti voti avrebbe sempre ragione, indipendentemente da cosa fa, è cosa raccappricciante e spaventosa, un vero disprezzo per l’intelligenza e i valori fondamentali della democrazia.
    GeriSteve

  • Di GeriSteve (---.---.---.234) 18 agosto 2013 00:06

    Il fatto è importante, l’articolo è interessante, ma non c’è molto da commentare.
    Una grande azienda, che si chiama FIAT, in Italia ha goduto di importanti sovvenzioni pubbliche, giustificate come "incentivo per l’occupazione" o come "cassa integrazione guadagni" oppure come "aiuti allo sviluppo industriale", poi ha trasferito i suoi capitali su ruberie del tipo TAV, su speculazioni finanziarie, e poi li ha inguattati all’estero.
    Al confronto, quelli della FIREM sono quasi dei gentiluomini, e comunque hanno seguito "autorevoli esempi". Criticare loro, nel paese di Agnelli, Cuccia e Berlusconi sarebbe come dire "cornuto" all’asino.
    GeriSteve

  • Di GeriSteve (---.---.---.234) 17 agosto 2013 22:44

    Ho cliccato "articolo interessante", ma qui devo aggiungere "analisi insufficiente e inaffidabile".
    Non è una colpa dell’autore, ma dei vari enti che non analizzano bene i dati e che non gestiscono affatto i controlli.
    Io ho conosciuto coltivatori più o meno diretti che, essendosi infortunati in moto o a cavallo hanno denunciato il trattore, del tutto innocente; in altri casi il trattore era colpevole ma il lavoratore irregolare, per cui credo che sia usato il silenzio o data la colpa ad un inesistente pirata della strada.
    Che alcuni incidenti stradali possano essere collegati a stress di lavoro non c’è dubbio, ma molti altri vengono provocati da guidatori ubriachi, drogati, prepotenti e arroganti. Dividere gli uni dagli altri (e punirli) lo dovrebbero fare polizia e altri che invece non lo fanno, perchè sanno bene che così facendo "disturberebbero" e si renderebbero la vita -soprattutto- professionale insopportabile.
    Se in Italia ci sono tanti più incidenti che in altri paesi, io credo che si possa affermare che ciò dipenda dal fatto che in Italia ci sono le leggi ma clamorosamente mancano i controlli e le sanzioni sono ancor più clamorosamente insufficienti.
    Ricordo un ispettore del lavoro che intimidiva padroni e direttori con leggi antiinfortunistiche ma che segretamente mi confidava: "se quelli sapessero quanto poco rischiano a trasgredire (pochi soldi, niente carcere), non mi ascolterebbero".
    Io sono italiano e guido da oltre cinquant’anni: in Italia non ho mai subito un alcool test; un mio coetaneo (di età e di guida) scandinavo ne avrà subito almeno un migliaio. Secondo me , la differenza sta lì.
    GeriSteve

  • Di GeriSteve (---.---.---.234) 17 agosto 2013 17:59

    il fatto e l’articolo sono divertenti: ringrazio l’autore.

    ma che "l’esempio non resti isolato" è soltanto ua bella speranza: le banche staranno più attente, non sottoscriveranno altro che i "loro" contratti, e la cosa finirà lì.

    GeriSteve

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