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Fabio Della Pergola

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Ultimi commenti

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.93) 12 settembre 2013 19:57
    Fabio Della Pergola

    Hai molte ragioni indubbiamente, ma mentre loro tiravano la carretta, pascolavano pecore e dromedari, commerciavano datteri e poco più, noi riuscivamo a scatenare due guerre mondiali una dopo l’altra, con milioni di morti, decine di milioni di famiglie distrutte o in lutto e altrettanti feriti, un popolo semisterminato e per finire un bel paio di bombe atomiche sganciate su città piene di gente.

    Forse era meglio se anche noi non avessimo fatto nulla per tirarci "fuori dal medioevo”.

    Ma tant’è: noi abbiamo la nostra storia e loro hanno la loro storia e con i nostri rispettivi passati dobbiamo fare i conti.

    Ho scritto l’articolo perché il pacifismo esibito così come si è manifestato in questi giorni mi è sembrato repellente e ipocrita al massimo grado. E poi per cercare di capire qualcosa in questa storia.

    Forse, non siamo ad un passo da un’altra guerra devastante e dalle conseguenze imprevedibili. Forse. E quindi va tutto bene. Ma continua a non andare bene per la gente siriana. Magari ricordiamoci che non sono delinquenti da rinchiudere quando arriverà un barcone pieno di profughi.


    Avevo già scritto questa risposta, ma ho avuto problemi di connessione. Se arriva doppia, amen.

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.93) 12 settembre 2013 02:29
    Fabio Della Pergola

    Ammetterà che gli europei non hanno esattamente la coscienza pulita né con gli ebrei né con gli arabi. La questione israelo-palestinese è in larghissima misura lo scotto da pagare per le politiche europee precedenti, sia per l’epoca colonialista sia per il periodo dei totalitarismi. Non è colpa sua né mia, ma questa è la storia.

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.93) 12 settembre 2013 02:21
    Fabio Della Pergola

    Grazie. Ma ripeto: a me non risulta che Israele abbia interesse ad agire contro la Siria; né contro Assad né contro i ribelli. Altrimenti le sue dichiarazioni ufficiali in appoggio all’intervento militare sarebbero state aperte e pubbliche, non affidate a una lobby (o almeno non solo). Concorderà che ad oggi ha tenuto invece un profilo molto basso.

    Indubbiamente Haaretz ritiene che l’AIPAC farà pressioni per un intervento. Ma cosa farà l’AIPAC lo vedremo quando l’AIPAC avrà fatto qualcosa, non leggendo quello che un giornale ritiene che succederà. Per ora abbiamo solo delle interpretazioni. Saluti.

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.93) 11 settembre 2013 13:24
    Fabio Della Pergola

    "Ha ragione, avrei dovuto astenermi dal commentare il suo articolo", ma è più forte di lei, le scappa proprio la necessità di disputare. Cominci allora firmandosi con nome e cognome. Non vorrei scoprire che sto litigando con il mio vicino di casa...

    Stato "ebraico" ha il senso di quello che io dico e che lei fa finta di non vedere. Non è uno stato dei suoi cittadini, di qualsiasi etnia, religione, cultura, lingua essi siano, ma uno stato-nazione. Il sionismo - che è stato il movimento risorgimentale ebraico - ha oggi la funzione di difendere l’ebraicità dello Stato, nato come stato degli ebrei.

    Questo non lo fa lo "Stato" in senso lato, che difende i suoi confini e le sue istituzioni a prescindere dalla composizione etnica della popolazione. Lo fa il movimento ideologico che difende la caratterizzazione etnica dello stato. Sarebbe quella che lei definisce sprezzantemente "visione politica ideologica dei vertici di una lobby". E con questo rispondo anche alla sua ultima affermazione.

    Ciò non vuol dire che questo concetto sostenga la colonizzazione della WB, al contrario. Un sionista vede come fumo negli occhi la possibilità che Israele annetta la Cisgiordania perché diventerebbe uno stato bi-nazionale molto più di quanto non sia già. Quindi un sionista, al contrario di quello che dice lei è sostanzialmente a favore della nascita di uno stato palestinese (anche se una minoranza di estremisti di ultradestra vorrebbe occupare tutto il territorio fino al Giordano espellendo i palestinesi, ma è chiaramente un delirio) a fianco di quello ebraico.

    Per questo motivo Abraham Yehoshua scrisse molto chiaramente - da sionista di sinistra - la sua contrarietà alla occupazione della WB. Qui http://archiviostorico.corriere.it/... ma anche qui http://www.lastampa.it/2012/01/08/c...

    Altre questioni che si pone sono incomprensibili: "la lobby sionista porta vantaggio a Israele, dunque è ok" - affermazione insensata. "Diciamo che quella domanda deriva dal una sorta di istinto di autoconservazione" - bontà sua.
    "Questo giova ad Israele?" diventa la più schietta espressione di una mentalità ultranazionalista" - affermazione ridicola. Chiunque si occupi di politica estera si chiede che se una cosa giova o no al suo paese o a quello cui è legato per motivi culturali, ideologici, storici, religiosi o perché gli piace una donna di quel paese. Insomma, di che cosa sta parlando ?

    AIPAC: citi le fonti. A me non risulta che Israele abbia né l’interesse né la voglia di infilarsi in un conflitto da cui non sa come ne uscirà.

    "Sono ideologicamente avversario dei nazionalismi: li ritengo la materia con la quale sono stati costruiti i totalitarismi nazifascisti" - buon pro le faccia. Suppongo quindi che sia anche contrario al nazionalismo palestinese e quindi alla nascita di uno stato palestinese.

    Ultima cosa: non posso dedicarle gratuitamente tutto questo tempo. Mi scusi. Come le ho già chiesto altrove o mi manda un bonifico anticipatorio oppure i suoi commenti devono limitarsi alle poche righe di un vero commento. Non me ne voglia. Saluti.

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.93) 9 settembre 2013 16:11
    Fabio Della Pergola

    Essendo Persio Flacco un noto poeta satirico, si suppone che questa affermazione sia originata dalla vena satirica; non si spiegherebbe altrimenti.

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