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Fabio Della Pergola

Fabio Della Pergola

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  • Primo articolo sabato 09 Settembre 2011
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Ultimi commenti

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.161) 18 dicembre 2013 12:44
    Fabio Della Pergola

    Nonostante l’uso di una terminologia "psicanalitica", non mi pare che il commentatore abbia capito molto dell’articolo.

    Che una donna si sposi e si sottometta a chi le pare sono fatti privati di cui è opportuno disinteressarsi: sono "fatti suoi". Né c’è il minimo accenno ad una critica al matrimonio in sé (anche se sarebbe legittimo farne) casomai c’è l’invito ad allargare i diritti civili anche a chi non se li vede riconosciuti.

    Quando si scrive un libro e si avanzano tesi così controverse, richiamandosi al dettato del primo cristianesimo paolino e a una concezione ecclesiastica relativa all’inizio della vita invece si "fa cultura". Ed è legittimo e opportuno cercare di capire, interpretare ed eventualmente contrastare quella cultura che viene proposta.

    Non vale l’idea, che sottilmente viene proposta nel commento, di farsi gli affari propri lasciando agli altri la libertà farsi i loro. Questo vale nella vita privata. Nella vita pubblica (e pubblicare un libro e farsi intervistare è vita pubblica) questo non vale.

    Quello che ho fatto è evidenziare che la proposta di Miriano - interpretare il rapporto fra uomo e donna come "naturale" solo se finalizzato alla procreazione - è una logica che riduce l’essere umano ad animale ed è logica già fatta propria dal nazismo.

    Sollevo quindi una critica culturale e politica alla proposta del suo libro. Rivendico questo diritto e sono pronto a rifarlo, anche se incomprensibilmente viene definito "turpiloquio paranoide che non porta a nessuna parte".

    Non è turpiloquio, non è paranoide e non porta da nessuna parte solo se non si riesce a capirlo.

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.161) 17 dicembre 2013 17:19
    Fabio Della Pergola

    E’ un buon suggerimento, provvederò...

    Battute a parte resta un bel mistero come certi ambienti ritengano di avere una conoscenza ’superiore’ della vita e dei valori che loro stessi definiscono ’veri’. Da cui consegue che tutti gli altri, a prescindere da qualsiasi confronto dialettico, sono automaticamente falsi.
    Poi però pretendono ’aperture’ mentali negli altri.

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.161) 17 dicembre 2013 14:17
    Fabio Della Pergola

    La signora si chiama Miriano e io Della Pergola. Lei invece non si sa.

    Ma mi dà dell’ottuso e pretende una "apertura", curiosamente, verso chi vuole impedire agli altri di fare quello che vogliono del loro corpo.

    Nessuno obbliga un antiabortista ad abortire. Perché un antiabortista vuole invece imporre il suo punto di vista - che è un’ideologia a sfondo religioso - a chi la pensa diversamente ?

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.161) 16 dicembre 2013 21:42
    Fabio Della Pergola

    Impari lei a non sputare sentenze, caro 168 o crede che un cognome ebraico sia matematicamente indice di un ebreo ? per lei evidentemente sì dal momento che i razzisti tuttora ritengono che l’appartenenza culturale stia nel sangue...

    e impari a non sputare sentenze anche perché che il signor Zunino abbia smentito di aver detto quelle cose l’ho scritto io nell’articolo (o non sa leggere?) ma poi ho aggiunto anche che la giornalista di Repubblica ha confermato parola per parola la dichiarazione, come riportano anche altri quotidiani.

    Dal momento che Repubblica non mi pare abbia molti interessi a inventarsi che uno sconosciuto Zunino sia antisemita, mentre che il sig. Zunino abbia interesse a rimangiarsi quello che ha detto dopo essersi accorto della figuraccia, sono propenso a credere più alla versione di Repubblica che a quella di Zunino. Il quale, fra l’altro, si è ben guardato dal denunciare per diffamazione il quotidiano. Le dice niente ?

    Sul primo commento aggiungo solo che il raffinato ragionamento sulla presenza percentuale ebraica nel mondo finanziario in rapporto al livello demografico della popolazione ebraica mi pare un tantino troppo complicato per le belle teste dei razzisti di ogni tempo. Che non arrivano certo a infamare gli ebrei in seguito a un ragionamento.

    Sul resto sorvolo. Alle idiozie degli antisemiti ho già risposto in questo e in altri articoli.

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.161) 16 dicembre 2013 19:41
    Fabio Della Pergola

    Sono davvero contrito per aver inserito così tanta ironia nel mio articolo, caro commentatore anonimo; sinceramente ero combattuto tra l’ironia e l’argomentazione seria, articolata, storicizzata.

    Ma ho preferito l’ironia, benché sferzante, perché ho pensato a chi avevo davanti; di chi mi stavo occupando.

    Un profondo meditatore che dà di sé una così articolata e profonda immagine spiritualizzata e non grettamente positivista... ma che poi se ne esce con la più stupida, trita, logora, violenta, ottusa, aberrante manifestazione di antisemitismo d’antàn, dando prova di non arrivare nemmeno a capire quanto l’istigazione all’odio verso i "banchieri ebrei" abbia significato in termini di dolore, disperazione e sangue per centinaia di migliaia di persone innocenti, per non dire milioni, nel corso del secolo scorso; gente che nulla aveva a che vedere con la finanza mondiale, ebraica o non ebraica che fosse.

    Se è questo il livello che si raggiunge con il ’respiro consapevole’ o la ’guarigione tramite presenza’... sono lieto di non essermene mai occupato minimamente. Si vada a studiare un po’ di storia piuttosto, prima di pensare di poter "curare" qualcuno.

    Ebbene di questo signore avrei potuto dire e avrei dovuto esprimermi con tutta la violenza verbale che meritava. Perché chi si esprime così non può essere altro che un mentecatto oppure un violento in malafede. Alla faccia della sua spiritualità esibita.

    Quindi sono contrito per aver inserito "solo" dei commenti ironici e sferzanti, avrei dovuto scrivere quello che era il mio vero sentire, avrei dovuto trasmettere attraverso le parole quello che davvero urla dentro di me verso la lurida gentaglia che si esprime in quei termini.

    E allora sì che avrebbe avuto ragione di lamentarsi, perché mi sarei abbassato al livello dell’istigatore di odio di cui parliamo.

    Sempre, nei momenti di crisi sociale ed economica, salgono sul podio dell’esibizionismo luridi individui che additano alla rabbia comprensibile della gente quelli che secondo loro sono i veri colpevoli. Storicamente la ’vera colpa’ è degli ebrei. Spesso degli zingari o più recentemente degli immigrati.

    Anche in questo caso si è arrivati alla stessa conclusione, grazie a discorsi demenziali come quelli fatti dal nostro esternatore del Respiro (ma non del Pensiero) Consapevole.

    Di tutto il resto, quello su cui ho ironizzato, per favore mi risparmi la sua lezioncina etica da periferia. Sufismo a parte, di questa paccottiglia più o meno new age ne ho vista fin sopra i capelli. Ci vada lei a imparare a camminare sul fuoco e poi ci racconti quale sublime conquista spirituale è per l’umanità.

    Ma del mio futuro non si preoccupi; ho la mia età e ho imparato ad arrangiarmi, tenendomi sempre a distanza da D’Alema e Berlusconi. E adesso anche da Grillo. Nel frattempo l’invito a "non disprezzare" lo rivolga al signore di cui parlo nell’articolo, se lo merita ben più di me.

    Saluti.

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