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Fabio Della Pergola

Fabio Della Pergola

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  • Primo articolo sabato 09 Settembre 2011
  • Moderatore da giovedì 09 Settembre 2011
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Ultimi commenti

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.12) 11 marzo 2014 22:37
    Fabio Della Pergola

    Mi pare che lei abbia tagliato la seconda parte di quello che ho scritto. La legge prevede che i non obiettori siano sempre presenti per garantire l’interruzione di gravidanza sempre e ovunque. Ma secondo i dati questo non è rispettato perché il numero degli obiettori è in crescita esponenziale.

    Oggi ci sono regioni dove l’obiezione si aggira attorno all’80% (http://www.agoravox.it/Quale-trend-...) rendendo impraticabile la legittima opzione abortiva ed estremamente difficile e umiliante la vita delle donne che vogliono ricorrere all’aborto. Solo per motivi ideologici o etici ? O c’è qualche losco interesse economico che agisce sotto sotto ?

    Comunque sia si pone il problema dell’obiezione (che non si sarebbe posta se la legge fosse stata rispettata in ogni sua parte).

    E il problema si risolve - a mio modestissimo suggerimento - integrando la legge e imponendo agli obiettori di optare per altra specializzazione. Prima di fare danni irreparabili.

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.12) 11 marzo 2014 21:59
    Fabio Della Pergola

    A me risulta che ci sia una certa differenza fra la Repubblica italiana e il Regime fascista. A lei no?

    La legge 194 è stata votata dalla maggioranza parlamentare, democraticamente eletta da tutti i cittadini con diritto di voto (comprese le donne, pensi un po’!) e confermata con referendum popolare da una maggioranza di votanti (tutti cittadini con diritto di voto, comprese le donne, pensi un po’!). Non mi risulta che le leggi razziali abbiano percorso questo iter.

    Ed è stata proprio quella maggioranza parlamentare e popolare ad aver deciso la legittimità delle pratiche abortive, non avendo ravvisato in tutta evidenza che un feto sia equiparabile ad un bambino, cioè quello che lei si ostina a sostenere.

    Mi rendo conto che la cosa la disturba, ma la realtà è questa. Sia chiaro che io non ho alcun interesse a convincerla; creda pure quello che vuole, così come gli obiettori credano pure in quello che vogliono. Ma non nelle corsie degli ospedali pubblici. Sono legittimati a farlo dalla legge stessa, anche questo deve essere chiaro, ma la legge prevede anche che medici non obiettori siano sempre disponibili, ovunque e in qualsiasi turno. Questo non succede e si configura come una prassi politica di impedimento fattivo della libertà di ricorrere all’aborto. Cosa che anche la Commissione Europea ci ha rimproverato.

    Da qui il mio articolo. E ribadisco il concetto: se uno ha problemi personali a procurare aborti o anche solo ad assistere una donna che ha abortito (ma può una pura e semplice assistenza medica essere soggetta ad obiezione di coscienza?) cambi specializzazione, cambi lavoro, cambi paese, oppure cambi testa. Ma se ne stia alla larga dalle donne ospedalizzate, perché con questo atteggiamento prima o poi ne ammazza qualcuna.

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.12) 11 marzo 2014 20:50
    Fabio Della Pergola

    intendo il commentatore 82 ovviamente

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.12) 11 marzo 2014 20:49
    Fabio Della Pergola

    Ovviamente un feto non è un bambino perché così stabilisce la legge (e anche buona parte del mondo scientifico, sia detto per inciso).

    Il commentatore continua a dire il contrario ma è evidente che non basta cambiare la terminologia per cambiare la realtà delle cose; qui si vuole continuare ad affermare, surretiziamente, che l’aborto è equiparabile a un omicidio. La questione NON sta in questi termini e riproporla continuamente in questi termini è semplicemente assurdo. Esiste una legge dello Stato che dice il contrario, punto e fine della discussione. Le opinioni personali sono una cosa e la giurisdizione in vigore un’altra.

    Nessuno nega agli obiettori il diritto di essere personalmente contro l’aborto, ma la questione dell’obiezione di coscienza all’interno della sanità pubblica si risolve in un solo modo: gli obiettori vadano a fare altro.

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.12) 11 marzo 2014 18:55
    Fabio Della Pergola

    Non capisco bene questa precisazione. Certo uno zigote non è una morula, una morula non è un embrione e un embrione non è un feto. Ma quello che interessa, mi pare, è che nessuna fase di sviluppo prenatale costituisce un "bambino", cioè essere umano vivo. Ragion per cui l’aborto è lecito ed è altra cosa, giuridicamente, dall’infanticidio.

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