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Fabio Della Pergola

Fabio Della Pergola

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Ultimi commenti

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.160) 24 maggio 2014 10:17
    Fabio Della Pergola

    Caro Gottardo, il sindaco di Pomezia ha sbagliato in maniera plateale, ma ancora oggi si difende via web imbastendo uno sconclusionato discorso per autoassolversi. Ergo, non solo ha sbagliato, ma insiste nel pensare di essersi comportato bene. Ahinoi e ahivoi.


    La sua stizzita risposta all’invito di Enzo però va discussa. Io lo farò per quanto mi compete; Enzo lo farà, se vorrà, per conto suo.

     

    E la mia risposta è semplice: sono anni che Grillo (fino a definire stupidi o coglioni gli elettori del PD ), Casaleggio (di comporto) ed ogni singolo grillino a partire dai parlamentari (“siete gnente”) fino a quelli che ho potuto conoscere nei commenti ai miei articoli (quasi sempre astiosissimi) e a quelli che ho conosciuto personalmente... sono anni, dicevo, che urlate contro tutto e tutti. Sono anni che offendete chiunque si permetta di criticare. Sono anni che il Vaffa è onnicomprensivo (non solo rivolto a chi ha effettivamente rubato, truffato, fatto giochi sporchi, inciuci, manovrine eccetera che io critico da ben prima di voi tutti) ma a tutta la classe politica indistintamente. Sono anni che qualsiasi attivista di sinistra (della destra non mi importa) impegnato politicamente è accomunato al “regime” da abbattere, nonostante – e questo lei lo sa benissimo – ci siano migliaia di persone che operano nei Comuni, nelle Province, nelle Regioni ed anche, ohibò, nel Parlamento e in Europa con dedizione, onestà e impegno.

     

    Personalmente conosco Ilaria Bonaccorsi, PD di area Civati, che si è candidata alle europee nella circoscrizione centro; e so benissimo che è una persona attiva, intelligente, colta, sensibile, appassionata e così onesta e trasparente che sono pronto a mettere non una, ma entrambe le mani sul fuoco. E ho deciso che voterò per lei, non per il PD di Renzi, ma per il PD di Ilaria Bonaccorsi.

     

    Ebbene voi, di questo enorme patrimonio, fate un unico fascio da bruciare. Senza dilettica, senza confronto, senza apertura mentale.

     

    Il VaffaDay è venuto ben prima, adesso vengono le risposte.

     

    Adesso, caro Gottardo, vi beccherete, giorno per giorno, ora per ora, lo stesso trattamento per ogni singola cazzata, grande o piccola che i vostri eletti di qualsiasi livello, faranno, diranno e, se mi riesce, perfino penseranno. A partire dall’impresentabile Lombardi, alla "poetessa" Taverna e così via.


    Perché non ci si può presentare urlando come i salvatori della patria, minacciando sfracelli  e poi dire “ebbè lui ha sbagliato, mai noi siamo bravi; non siamo alieni, siamo gente che può sbagliare, ma siamo onesti, intelligenti, eccetera”. Troppo facile: se questo vale per voi, allora vale per tutti.


    Non ci si può presentare urlando che siete i portatori della "democrazia dal basso" dove "uno vale uno" e poi si scopre che il meet up di Palermo vota contro l’espulsione di un parlamentare, ma che l’espulsione poi avviene lo stesso in violazione delle stesse regole del movimento.

    E se poi uno (io) ne fa un resoconto ovviamente critico, ma sostanzialmente corretto, viene pubblicamente minacciato di denuncia da un idiota a cinque stelle.


    Avete aperto un gioco al massacro, non ve ne siete accorti ? E allora, adesso si gioca. E non si venga a lagnare.

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.160) 20 aprile 2014 20:07
    Fabio Della Pergola

    "Se questo Beppe Grillo e’ un uomo, che vada a chinarsi di fronte al cancello d’ingresso del campo di sterminio di Auschwitz per scusarsi con milioni di esseri umani, fra di loro anche parte della mia famiglia che e’ stata sterminata in questo campo ed e’ partita verso l’al di la’ come fumo grigio sparso nel cielo della Polonia", Zeev Matar, lettera a Beppe Severgnini, Corriere della Sera, http://italians.corriere.it/2014/04...

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.160) 19 aprile 2014 20:03
    Fabio Della Pergola

    "Poi ho gradualmente maturato un’altra ipotesi, che isola come principio attivo fondamentale il nazionalismo e attribuisce agli altri il compito secondario di plasmarne la forma e di amplificarne l’effetto sulle masse".... capisco e apprezzo la sua ricerca, ma se quello che riporto è l’esito finale direi che siamo sui minimali. Se i nazionalismi hanno dato vita agli orrori più eclatanti, non è che le forme istituzionali sovranazionali (che fossero imperi o teocrazie) abbiano dato risultati molto diversi.

    "l’attribuzione di responsabilità collettive ad intere categorie di persone". Quindi se dico che i bianchi hanno schiavizzato e massacrato i neri o gli indigeni ovunque nel mondo faccio un discorso....nazista? Cerchiamo di capirci. Una cosa è fare delle generalizzazioni che rimandano ad un intero tessuto sociale altra cosa e fare "categorie".
    I polacchi erano un popolo e una nazione che aveva una sua tradizione culturale dove l’antisemitismo allignava da secoli. Non saranno stati tutti assassini né tutti complici di assassini, ma se dico "i polacchi sono stati antisemiti" anche un bambino delle elementari capisce quello che dico. Se dico i bianchi hanno praticato l’apartheid in Sudafrica, chiunque sa che non intendo una generica ’categoria’ umana, né tutti i bianchi individualmente intesi. Lei no. Vede a dove porta la schematizzazione astratta ?

    Che la shoah sia stata un vulnus per l’intera umanità è fuori di dubbio, ma - insisto - in quei forni ci finì chi era ebreo, non chi era un generico essere umano. Capisco che lei ha da perseguire i suoi fini ultimi per avversare tutto ciò che anche lontanamente sappia di sionismo, ma si rende conto che con il discorso che fa - condivisibile in un ALTRO contesto di ricerca storica - qui arriva a negare l’indiscutibile ebraicità delle vittime ? Gli ebrei erano soppressi in quanto ebrei. Possiamo girarci intorno per mille anni ma questo era ed è il fatto. E quel simbolo bistrattato sta lì a significare il progetto di sterminio di quelle persone che entrarono lì perché ebree (senza negare nulla alle altre categorie di vittime).

    Se fosse vero che quel simbolo, che è paragonabile ad un sacrario, è di tutti perché non si è ribellato a Grillo, come ho fatto io, in quanto essere umano offeso per l’appropriazione indebita - a titolo di tornaconto elettorale - che ne ha fatto ?

    La comunità internazionale si è mossa alla fine - un po’ tardi naturalmente - e buon pro gli faccia. Senza scordare che il Ruanda è lì a dimostrare che cosa sia, davvero, la comunità internazionale.

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.160) 18 aprile 2014 17:41
    Fabio Della Pergola

    Lei si preoccupa molto della china che avrei preso. Pressoché ogni volta che scrive qualcosa di commento ai miei articoli. Non si dia tanta pena. Smetta pure di leggermi oppure pensi piuttosto alla totale astrazione di quello che scrive. Il suo universalismo porta a non distinguere più le vittime dai carnefici. L’umanità è stata la vittima, quindi tutti siamo le vittime e perciò tutti possiamo appropriarci dei simboli dello sterminio, facendone l’uso che più ci aggrada. Magari per ricordare le vittime tedesche dei russi e dei bombardamenti americani rovesciando la storia, perché no ?

    O per raccattare il voto di qualche frustrato di provincia come fa quel saltimbanco da strapazzo che lei implicitamente difende; o ancora per dare lezioni di etica a quegli stessi ebrei che a stento sono sopravvissuti allo sterminio (quello vero, non quello metaforico) da cui lei trae tanti saccenti insegnamenti. In stile Gunther Grass, ex volontario delle SS poi riciclatosi in vesti “umanitarie” (ma solo e unicamente per dare lezioni morali a quello stato ebraico che lui stesso contribuì, direttamente o indirettamente, con tanta buona volontà a riempire di orfani e vedove). Così, tanto per intendersi.


    Vuole che citi polacchi, ucraini, bielorussi, estoni, svizzeri, arabi, inglesi eccetera eccetera eccetera per il fondamentale “aiuto” che hanno dato alla popolazione ebraica perseguitata e massacrata da pochi nazisti brutti e cattivi ? Per l’ampia prova di solidarietà umana di cui, a rischio della propria vita, hanno dato prova per salvare gli ebrei dalla distruzione ? Viene fatto: quei pochi - perché sono pochi - sono definiti “giusti fra le nazioni” e sono il primo a riconoscere loro il massimo rispetto.


    Non le basta ? Vuole un più universale riconoscimento verso quelle "categorie" umane ? Va bene, lo farò per farla contento: i polacchi (termine intercambiabile con altri a scelta) hanno salvato milioni di ebrei dallo sterminio. Ecco fatto. 


    Ma adesso non mi venga a criticare per la demenziale astoricità di quello che ha appena letto.

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.160) 17 aprile 2014 23:24
    Fabio Della Pergola

    Forse dovrebbe prendere in considerazione l’idea che schematizzare troppo non è salutare se nello schemino ci si infilano delle madornali sciocchezze.

    Lo sterminio nazista è un crimine in cui una parte (ebrei ed altri) era la vittima e un’ampia parte dell’umanità era l’assassino.
    Troppo comodo limitare la questione ai soli nazisti; con loro c’erano gli alleati (italiani brava gente compresi), i cittadini qualunque (polacchi, ucraini, lituani, estoni, bielorussi eccetera) che collaboravano nella ricerca degli ebrei fuggitivi, i bravi cittadini di tutta Europa che vendevano gli ebrei nascosti per denaro o che si rifiutavano di aiutarli e nasconderli, il Papa che non ha detto mezza parola contro il nazismo, i sovietici che si sono alleati con la Germania per spartirsi la Polonia (ben sapendo della politica razziale tedesca) e i partiti comunisti che con l’URSS erano pappa e ciccia, la Svizzera che ha chiuso le sue frontiere, buona parte dei paesi arabi (per via dell’ostilità contro ebrei e inglesi), i polacchi (che in un pogrom massacrarono degli ebrei sopravvissuti alla shoah anche dopo la guerra), gli alleati che non si occuparono di bombardare le linee ferroviarie verso i campi pur sapendo che cosa succedeva, gli inglesi che ostacolavano la fuga verso la Palestina, e, per finire un panorama che è comunque parziale, l’insieme dei paesi che nella conferenza di Evian del 1938 rifiutarono di aprire le loro frontiere agli ebrei in fuga dalla Germania (e a quell’epoca la Germania si sarebbe volentieri liberata dei suoi ebrei). Può bastare ?

    Allora, prima di appropriarsi della Shoah e dei suoi simboli chiariamo questa cosa: della Shoah possono parlare gli ebrei, dello sterminio nazista possono parlare i rom, i testimoni di Geova e le altre categorie di vittime che sono finite materialmente nelle camere a gas. Il crimine contro l’umanità - che indubbiamente c’è stato perché i “valori umani” (non i valori “ebraici”) sono stati stracciati - vale, per tutti gli altri, come memento e monito di quello che la loro “civiltà”, la loro “cultura”, la loro “tradizione” hanno fatto. Non per quello che hanno subìto.

    Quindi andiamoci piano con l’universalismo, tanto più quando è un universalismo d’accatto, roba da quattro soldi (tirare fuori la P2, capirai che universalismo raffinato!) che qui funziona in un modo che suona parecchio stonato: tutti possono dire quello che vogliono sulla Shoah e fare quello che vogliono dei suoi simboli, tranne le vittime! Mi sta prendendo per i fondelli ?

    Il cancello di Auschwitz è un simbolo che non significa la violenza del capitalismo contro i precari e i disoccupati o di Equitalia verso gli imprenditori in difficoltà o gli intrallazzi di certa finanza trafficona.
    Se per lei significa questo sinceramente non me ne importa niente. Significa altro ed è un altro ben preciso; che gli ebrei conoscono bene. Se lo vada a studiare perché ancora non l’ha capito.

    E Grillo - che poi si permette di offendere chiunque non sia d’accordo con quello che fa - si faccia venire qualche altra idea per colpire allo stomaco l’attenzione della gente e raccattare qualche voto con questi mezzucci da fetente della politica.

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