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alessandro tantussi

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uno qualunque, ma non un qualunquista

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  • Primo articolo giovedì 09 Settembre 2010
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Ultimi commenti

  • Di alessandro tantussi (---.---.---.165) 10 novembre 2010 16:05
    alessandro tantussi

    Nel 1600/1700 il cioccolato era raccolto da schiavi e riservato solo ai Re. 
    Cent’anni fa il caviale era un cibo da re.
    Oggi il cioccolato, ma anche il caviale, sono alimenti di consumo abbastanza comune.
    Probabilmente oggi chi raccoglie il cioccolato è vittima di sfruttamento.
    Se il cioccolato coninuerà ad essere un alimento richiesto credo che la soluzione sarà un’altra, infatti se è possibile che quelli dell’industria del cioccolato sino degli sfuttatori, ho qualche dubbio sul fatto che possano essere cretini.
    Se dovessero decidere di non raccogliere il cioccolato significherebbe semplicemente che non gli conviene e che dovrebbero rinunciare ai "lauti guadagni". 
    Quelli dell’industria del cioccolato, se non sono mascochisti e se vorranno continuare a guadagnare (magari un po’ di meno), si risolveranno a pagare di più chi lo raccoglie. 
    E magari i consumatori di cioccolato dovranno accettare un aumento di prezzo, tale da remunerare in maniera dignitosa chi lo raccoglie. 

  • Di alessandro tantussi (---.---.---.130) 10 novembre 2010 14:05
    alessandro tantussi

    Ebbene? Non fu contestata quando legittimò la nascita del governo Prodi, né è stata contestata la legge elettorale della Toscana che sostanzialmente è paragonabile al "porcellum". Comunque sia la strada maestra è rinnovare il voto, anche con questa legge elettorale vincerà la coalizione di centrosinistra, se prenderà più voti. Se con il voto la coalizione di centrosinistra otterrà la maggioranza in parlamento potrà modificare la legge. Comunque sia anche oggi il parlamento può modificarla, se si accordano tutti i partiti che sostengono che la legge deve essere cambiata cioè Pd, UDC, FLI e gli altri partiti che non si riconoscono nel governo. 

  • Di alessandro tantussi (---.---.---.244) 10 novembre 2010 08:11
    alessandro tantussi

    La teoria del moltiplicatore della spesa pubblica (Keines) si è dimostrata fallace in determinate situazioni ed efficace in altre. Gli studiosi dibattono ancora sul NEW DEAL e se abbia avuto nella ripresa economica dopo la "grande depressione" dl ’29. I governanti degli gli stati soialisti si illusero di metter tutto a posto pianificando l’economia per filo e per segno con interventi centrali e pianificazioni decennali, fecero più danni della grandine. Non sappiamo se le politiche più rigorose (monetaristi e Milton) siano più efficaci, tengono in linea i bilanci ma forse non stimolano lo sviluppo. Sembra comunque accertato che una eccessiva tassazione deprime l’economia perché trasferisce risorse da un settore potenzialmente produttivo (mercato) ad un settore potenzialmente inefficinte (stato). Continuo ad essere del parere che pensare di "controllare" il ciclo con la politica economico-finanziara sia un errore. La politica deve limitare più possibile gli intervnti distorsivi. Ovviamente lo stato deve avere come scopo la rimozione dei vincoli che impediscono l’uguaglianza tra i cittadini e favoriscono un miglioramento della qualità della vita di tutti, in particolare, ovviamente, di quelli più bisognosi senza per altro cadere nell’assistenzialismo e favorendo il merito, in modo da ridurre le differenze sociali. Per il resto credo che meno lo stato interviene e meno danni produce. Non solo:sono convinto che quando produce danni questi vengono sopportati proprio dalle classi più deboli, anche quando le politiche messe in atto parevano essere finalizzate alla difesa dei più deboli. 
    SICURAMENTE SBAGLIERò MA A SCANSO EQUIVOCI RIPETO E SOTTOLINEO CHE PENSO DI DIRLO NELL’INTERESSE DI CHI NE HA PIù BISOGNO. 

  • Di alessandro tantussi (---.---.---.121) 10 novembre 2010 04:16
    alessandro tantussi

    Appunto! Ciò significherebbe semplicemente che il parlamento non riesce ad esprimere una maggioranza diversa dall’indirizzo di governo ed un numero di voti sufficiente ad approvare una nuova legge elettorale. 
    Il che, tra le altre cose non è neppure scontato visti i passaggi di schieramento che stanno avvenendo.
    Tieni conto anche che per gli eletti non esiste vincolo di mandato.
    Piaccia o meno queste sono le regole democratiche, sempre che si riconosca che il parlamento sia espressione della volontà popolare.

    Quando si voterà di nuovo, anticipatamente o a seguito di scadenza naturale della legislatura, sarà sufficiente che il popolo esprima una maggiranza di voti diversa e quindi una diversa composizione del parlamento, cosa che può avvenire anche con questa legge elettorale, eseattamente come avvenne con il parlamento precedente eletto con le stesse regole (parlamento che poteva modificare la legge elettorale qualora avesse ritenuto di doverlo fare).

    Per quanto definita "porcata" la legge elettorale, che anch’io ritengo dovrebbe essere modificata in alcune parti, è stata approvata da un parlamento, confermata da quello successivo ed ha passato il vaglio dei controlli di costituzionalità previsti dalla nostra carta.

    Il fatto è che l’effetto "porcata" della legge che consente la "nomina" degli eletti fu condivisa dai maggiori partiti, di destra e di sinistra. E forse continua ad essere condiviso, salvo ripensamenti dovuti esclusivamente alla tattica politica. 

  • Di alessandro tantussi (---.---.---.182) 8 novembre 2010 12:51
    alessandro tantussi

    Se possibile ti chiederei di spiegarti meglio perché io non ho capito quale sia la tua tesi o proposta. 

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