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Marina Serafini

Dottore in filosofia e dottore in scienze della formazione, ho conseguito diversi master e corsi di specializzazione in comunicazione, formazione, selezione del personale e project management. Affascinata dal mondo del web marketing e dello storytelling management. Da anni impegnata nella gestione di Risorse Umane, in area didattica e nel problem solving aziendale. Mi piace dire qualcosa parlando di altro, mi piace parlare dell'uomo...
 

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  • Primo articolo venerdì 08 Agosto 2016
  • Moderatore da domenica 09 Settembre 2016
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Ultimi commenti

  • Di Marina Serafini (---.---.---.177) 7 ottobre 2016 23:25
    Marina Serafini

    Qualche tempo fa, sul sito della OMS fu pubblicato un articolo che presentava la documentazione relativa ai fatti qui citati, ma addirittura ad un fenomeno ancora più drammatico: veniva riferito di come Hitler fosse un fantoccio in mano a due psichiatri affetti diciamo da "DELIRIO RAZZISTA E DI ONNIPOTENZA", che lo manipolavano anche attraverso costante somministrazione di droghe. Insomma, un uomo ufficialmente non sano, che guidava una intera nazione su indicazione di assassini non sani occultati dietro l’etichetta di medici. Eppure la popolazione lo acclamava. E non era solo per paura...

  • Di Marina Serafini (---.---.---.102) 3 ottobre 2016 01:18
    Marina Serafini

    Forse la domanda più giusta da porre, piuttosto che "quali benefici?", sarebbe: "benefici per chi?"

  • Di Marina Serafini (---.---.---.80) 28 settembre 2016 01:54
    Marina Serafini

    Purtroppo soprattutto le notizie più tragiche finiscono sotto il giogo della spettacolarizzazione mediatica. In tal modo si finisce con l’oscurare il senso effettivo dell’informazione, offendendone il contenuto stesso. Lo show finisce per prevalere sul fatto, snaturandolo.

  • Di Marina Serafini (---.---.---.180) 13 settembre 2016 23:16
    Marina Serafini

    Direi che la costruzione di questo genere di muri non esprime la paura per gli immigrati, ma la attuale incapacità di gestire situazioni, problemi e risorse. Gli immigrati sono anche risorse, e lo sanno bene i governi che ne fanno e ne hanno fatto indicibile sfruttamento. Gli esseri umani non possono esser considerati come un problema, ma come risorse utili alla comunità e a loro stessi. Ma una Europa governata da persone attratte da clientelismi e labirinti burocratici non può contemporaneamente essere orientata al bene comune, quello che i saggi del tempo che fu chiamavano il Sommo Bene. 
    Ed ecco che ciò che non sappiamo usare, finiamo per ritenerlo inutile, o pericoloso. E quindi tiriamo su un bel muro alto ai lati della strada per il porto, così i veicoli che passano non sono costretti a guardarsi intorno....
  • Di Marina Serafini (---.---.---.180) 13 settembre 2016 22:50
    Marina Serafini

    Proprio così: "folla di di donne che hanno subito ed educato così i loro figli, alla violenza, e le figlie a subire".

    E’ un problema di cultura (nel senso tedesco di Kultur, ossia di civiltà), non di essere animali. Gli animali fanno gli animali, e in questo sanno essere più coerenti di quanto non facciano spesso gli umani con il proprio genere.
    In alcuni paesi la violenza (sessuale e non) sulle donne è normale, anche rituale. Umano dovrebbe esser definito colui che fa onore alla sua umanità esercitandola, ma la programmazione depistante che subiamo di continuo si riversa sui nostri figli e sui loro, snaturandoci tutti.
    Chi ci insegna cosa; perchè ci adeguiamo fino a introiettare e far nostri quei modi che non ci appartengono; cosa ci impedisce di provare pietas davanti a certi abomini?
    H.G.Gadamer sosteneva che siamo già sempre traditi (ossia prodotti dalla tradizione, formati da essa, ma al tempo stesso "traditi" nel senso più usuale del termine: pensiamo di noi ciò che non è) dalla tradizione nella quale nasciamo, inconsapevoli trasmettitori di valori che sono stati già immessi in noi prima ancora di venire al mondo.
    Eppure c’è chi riesce a vedere, a sentire, a comprendere, chi si discosta dal baratro dell’alieno default per orientarsi verso l’umana specie.
    Cosa ci rende così diversi?
    Molti grandi personaggi si son fatti tali ascoltando l’analogico messaggio dei loro sogni; altri si son fidati di persone sagge, dei maestri incontrati per la via.
    Chiunque ci sia riuscito ha avuto voglia di farlo, e ha lottato per riuscirci.
    Nihil datur gratis, tantomeno la nostra sana e felice permanenza in questo mondo.


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