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GeriSteve

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Depistaggio politico

Depistaggio politico

16 Giu. 2016 | GeriSteve  




Ultimi commenti

  • Di GeriSteve (---.---.---.117) 10 aprile 2013 17:28

    In realtà la "beffa" è già in corso da anni:
    il pericolo di nuove epidemie è reale, ma viene amplificato a beneficio delle grandi case farmaceutiche che lucrano sulla paura e vendono vaccini agli stati e agli individui.

    Diciamolo chiaro: i laboratori in cui si studiano questi nuovi virus e si preparano vaccini NON lavorano per prevenire le vere epidemie: loro guadagnano - e ci hanno guadagnato bene- nel prevenire epidemie che non ci sono, ma soprattutto guadagnerebbero tantissimo se ci fosse un’epidemia vera.

    Diciamo che i loro interessi sono in forte contrasto con quelli dei cittadini, e questo costituisce un pericolo non da poco.
    GeriSteve

  • Di GeriSteve (---.---.---.117) 10 aprile 2013 17:13

    Nel caso di un ente previdenziale il solo parlare di "pareggio di bilancio" equivale a imbrogliare chi ti ascolta.

    Un ente previdenziale ha un "debito previdenziale", cioè il debito contratto con i pensionati e i pensionandi che dovrebbe essere compensato da "capitale accantonato".

    Dire invece che "quell’ente è in attivo" significa soltanto che in questo momento incassa in contributi più di quanto spende in pensioni, ma i contributi corrispondono a nuovo debito previdenziale, non coprono il vecchio.

    Per chiarezza: il debito previdenziale è tutto ciò che nei prossimi decenni l’INPS dovrà pagare a tutti i pensionati e a tutti i pensionandi ipotizzando che da oggi questi cessino di versare ulteriori contributi (più le inevitabili spese di gestione dei prossimi decenni).
    Tutto ciò fino a quando non muore l’ultimo attuale pensionando o avente diritto per reversibilità, cioè per circa un secolo. Non credo che basterebbe il PIL di un anno.

    GeriSteve

  • Di GeriSteve (---.---.---.117) 10 aprile 2013 16:54

    Mah...
    Rodotà sarà un’ottima persona ma tutta la faccenda della Privacy mi è sembrata una gran bufala: stavamo molto meglio prima, quando la ns privacy non era formalmente tutelata ma non c’era lo spionaggio delle e-mail,dei cellulari, della carte dicredito, il data mining dai siti, l’autospionaggio dei social network....

    GeriSteve

  • Di GeriSteve (---.---.---.117) 10 aprile 2013 16:47

    Concordo in pieno sulla non chiarezza, anzi sulle volute ambiguità di Grillo, che proprio oggi ho già commentato qui:

    http://www.agoravox.it/Movimento-5-...

    ricordando che agli elettori Grillo ha proposto 5+20 "cose da fare", cioè quasi tutti obiettivi di governo, vedi altro mio commento:

    http://www.agoravox.it/Attento-Bepp...

    e che quelle "cose da fare" invece non si fanno se non c’è nessun governo.

     

    E sempre qui su Agoravox :

    http://www.agoravox.it/Evviva-il-co...

    ho argomentato che è auspicabile, giusto e probabile che ci sia una forte dissidenza fra i neoelatti cinquestelle, che potrebbero costituire un nuovo partito da chiamare SEI Stelle, in cui la prima stella dovrebbe essere la DEMOCRAZIA, seguita dalle altre cinque (acqua pubblica, mobilità sostenibile, sviluppo, connettività e ambiente).

    Speriamo però che questa dissidenza arrivi presto, anzi prestissimo, perchè altrimenti ri-vince l’inciucio PD-Berlusconi, esattamente ciò che Grillo diceva di voler combattere, ma che nei fatti proprio lui favorisce.

     

    GeriSteve

  • Di GeriSteve (---.---.---.117) 10 aprile 2013 12:56

    Complimenti: articolo interessante e ottima analisi dei quesiti.

    C’è un’altra variabile di cui non si può non tenere alcun conto ma che è difficilissima da analizzare:
    Quanto le risposte degli interpellati sono aderenti ai quesiti?
    Non mi riferisco ai problemi di sincerità e alle tante distorsioni che rischia la raccolta del campione, ma mi riferisco a quanto e cosa gli intervistati capiscono dei quesiti.
    E qui, ancora, si deve precisare che il problema non è riducibile al caso di un intervistato un po’ ottuso o che non padroneggia l’italiano: più spesso di quanto si creda i quesiti sono ambigui o perlomeno poco chiari, inoltre, fra le risposte possibili non sempre c’è la risposta : "non so" e mai c’è la risposta che sarebbe corretta, e cioè : "se la domanda va interpretata in questa forma, allora la mia risposta è..."

    In particolare, espressioni come "accordarsi con il PD" e "dare fiducia" sono suscettibili di intepretazioni molto diverse: ci sono tanti livelli e modi diversi a cui accordarsi o meno, e "dare fiducia" ha significato ben diversa da "votare la fiducia".

    Inoltre, queste ambiguità potrebbero essere dovute a incapacità di esprimersi chiaramente, ma è doveroso sospettare che molto spesso siano volute e accuratamente premeditate: con quesitii ambigui si possono orientare le risposte degli intervistati così come con programmi ambigui si orientano i voti degli elettori.

    Non sto parlando di fatti ipotetici, ma del recente voto degli elettori al M5S.
    Il M5S si è presentato alle ultime elezioni con l’ambiguo slogan di "non volersi alleare con nessun partito", però si è presentato con cinque obiettivi di governo (le cinque stelle) e con un programma di venti punti che soltanto un governo può attuare.
    Ovvio che questi venticinque obietttivi di governo hanno portato l’elettore ad una certa interpretazione della "non alleanza", del tipo : "anche se ho votato la fiducia ad un governo gli voterò contro se lui va contro quei 20+5 obiettivi" cosa che è completamente diversa dal : "non votare la fiducia ad alcun governo".

    Va aggiunto che quest’ambiguità del M5S è stata favorita dalla sua strategia di non accettare alcun confronto o intervista preelettorale, confronti nei quali sarebbero emerse le ambiguità e avrebbe rischiato di dover "chiarire".
    Analogamente, chi prepara i sondaggi non sottopone a dibattiti o chiarimenti i propri quesiti, che quindi si prestano bene alla manipolazione dell’orientamento degli interessati.
    GerSteve

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