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GeriSteve

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Depistaggio politico

Depistaggio politico

16 Giu. 2016 | GeriSteve  




Ultimi commenti

  • Di GeriSteve (---.---.---.157) 3 marzo 2015 00:07

    Interessante, ma mooooolto parziale.

    Senza entrare nei dettagli tecnici, noi i libri li chiamiamo così, per riferimento al "libro" (parola latina), sostanza fra la corteccia e il legno che serviva a costruire diversi tipi di carta, precedenti a quelli qui menzionati.

    In paesi anglo germanici invece , i libri vengono chiamati "book" , dalla parola etrusca" buk" (faggio in etrusco) che indicava il faggio, le sue bacche (commestibili: fagus) e i suoi libri, nel senso di "supporti per la scrittura".

    Questo per non parlare della scrittura su tanti altri supporti, quali pietre, metalli, legni, affreschi, tessuti di lino...

    GeriSteve

  • Di GeriSteve (---.---.---.210) 27 febbraio 2015 19:10

    La questione ISIS non si può risolvere con le chiacchiere e le mediazioni.

    Il primo, necessario, passo è quello di chiarire chi sono quelli che l’hanno progettata, finanziata e aiutata. I principali sospettati stanno in USA e Arabia Saudita. 

    Riccardi forse potrebbe anche dirci se l’Opus dei è implicata.

    Il governo italiano invece potrebbe dirci se il taglio di teste in Libia è stata o no l’operazione di marketing vincente per decidere l’acquisto degli F35.

    GeriSteve

  • Di GeriSteve (---.---.---.24) 9 febbraio 2015 15:31

     


    Segnalo due regole generali, di cui qui si trovano interessanti esempi, e una mia considerazione.

    1) Se io dimostro che un ragionamento che porta ad una certa conclusione è sbagliato, quasi tutti riterranno che io abbia dimostrato che quella conclusione sia falsa. 
    Il fatto è che la gente conosce la retorica, ma quasi tutti ignorano la logica. Supponiamo che in questo momento uno scolaro, su domanda del suo professore, stia dimostrando il teorema di Pitagora e che lo scolaro ne dia una dimostrazione sbagliata: non per questo il teorema di Pitagora è falso. Questo lo capiscono quasi tutti, ma se poi La Stampa contesta una inchiesta che tende a dimostrare che l’Iran abbia certi missili, quasi tutti capiscono che La Stampa sostiene che quei missili non ci sono.

    2) Una bugia, se ripetuta tante volte, viene percepita come una verità. Notoriamente questo lo diceva il nazista Goebbels (autentico ministro delle bugie), ma prima di lui lo scriveva in "Propaganda" Barnays, il due volte nipote diSigmund Freud, uno "spin doctor" che ha "vinto" molte campagne di opinione pubblica.
    Un esempio?
    "se i sionisti si decidessero a mettere fine al conflitto con gli arabi palestinesi e, di conseguenza, a quello col mondo arabo islamico, non vi sarebbe più motivo per ritenere decisivo il possesso dell’arma finale".

    La mia considerazione invece riguarda il possesso o meno dell’atomica.

    Ci sono anche dei leaders che vogliono acquisirla come si vuole acquisire uno Status Symbol, ma è un simbolo che ha dietro un significato molto solido.  Ci sono due categorie di paesi: quelli aggredibili (aggredibili con armi tradizionali o atomiche) e quelli che non lo sono, perchè nel caso risponderebbero lanciando atomiche sull’aggressore.

     E’ comprensibile che tutti preferiscano stare nella seconda categoria o perlomeno in una alleanza forte con paesi che ci stanno. Le recenti aggressioni all’Afganistan e all’Iraq hanno rinforzato questa preferenza, ma è sempre per quel motivo che si sono dotati di armi nucleari la Corea del Nord, India e Pakistan e -soprattutto- Israele. Ormai è trascorsa storia a sufficienza per affermare che quella deterrenza è servita e che ha effettivamente protetto quei paesi.


    Propaganda interna a parte, nel caso dell’Iran non è pensabile un ruolo difensivo dell’atomica e quindi resta soltanto il -preoccupante- ruolo aggressivo. Francamente, che Israele se ne preoccupi non mi sembra nè autoreferenziale nè arrogante.

    GeriSteve

  • Di GeriSteve (---.---.---.180) 8 febbraio 2015 18:36

    Ottimo articolo su argomenti purtroppo sottovalutati e quasi taciuti !

    GeriSteve

  • Di GeriSteve (---.---.---.180) 8 febbraio 2015 18:21

    Io continuo a sostenere la tesi che tu, Paolo, definisci "farlocca", secondo cui Renzi è un burattino telecomandato da poteri forti di cui Draghi è invece un autorevole esponente.

    Che Renzi non manterrà le sue promesse è cosa certa. Che verrà scaricato per non averle mantenute è possibile: è successo per altri burattini, ad esempio per Mussolini; poi, dare tutta la colpa al burattino è utile ai burattinai, che così ci presenteranno un altro burattino = salvatore della patria.

    Non saprei dire.

    Che un obiettivo di Renzi sia quello di far rinascere la balena bianca è ovviamente falso: la balena bianca è già rinata e Maometto Mattarella ne è il suo profeta (e la sua prova).

    Che il burattino-Renzi voglia stravolgere la costituzione e i principi democratici per governare a vita è invece cosa assolutamente certa. 

    Che riesca a farlo, invece, è dubbio: i burattinai hanno sempre paura che i loro burattini crescano troppo: è già successo con Berlusconi.

    Un po’ di suspence fa sempre bene allo spettacolo: lo rende più credibile e coinvolgente! E poi, perchè non credere che Gesù bambino o babbo Natale ci portino davvero un bel regalo?

    Buona fiction, mio caro Paolo!

    GeriSteve

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