L’ultima trappola di Matteo Renzi

par paolo
sabato 7 febbraio 2015

La perfezione di un disegno politico si compie quando ogni tassello si incastra al suo posto in modo tale da realizzare uno stato di fatto irreversibile o comunque difficilmente sovvertibile. Su questo stato di fatto poi si costruisce un nuovo potere. Un potere decisamente superiore.

Se qualcuno ritiene che le ambizioni del premier Matteo Renzi si fermino a quello che lui va ripetendo, ovvero rimanere in carica fino al 2018, allora significa che non ha ancora capito il senso di quello "stai sereno Enrico". 

Dopo avere strapazzato ed umiliato avversari esterni ed interni in tutte le occasioni che si sono presentate, ogni volta facendo scontrare tra di loro le rispettive debolezze, il vero disegno politico di Matteo Renzi comincia ad acquisire contorni via via sempre più chiari. Qualcuno sostiene che Matteo non abbia la stoffa dello "statista" ma sia soltanto un abile giocoliere della politica, altri che è un fantoccio eterodiretto da logge massoniche o poteri forti occulti, tra i quali viene spesso citato un certo Mario Draghi come esponente di spicco.

La prima tesi è certamente più uno sfogo per l'amarezza di essere stati giocati, o meglio ripetutamente burlati, che non una tesi fondata su fatti, dal momento che per giudicare la qualità di un leader occorre un congruo periodo di tempo, poi sarà la storia a giudicare. Insomma "statisti" si diventa e non si nasce. La seconda tesi non è meno farlocca anche se a ipotizzarla si sono mossi, oltre a Dagospia che di retroscena vive, anche personaggi del calibro di De Bortoli, direttore del "Corriere della sera", che ti poteri forti ed occulti certamente si intende. All'editoriale di De Bortoli aveva risposto un renziano doc come Claudio Velardi, ex consulente di D'Alem, in modo lapidario: "E' un pamphlet, piccolo e meschino, come il nuovo Corriere", in sostanza una bega da cortile messa in piedi in maniera scientifica per denigrare l'operato di Renzi. 

Sta di fatto che il ciclone Renzi, dopo avere letteralmente spianato Forza Italia che è in caduta libera nei sondaggi, ad oggi addirittura superata dalla lega di Salvin , dopo avere determinato la chiusura definitiva dell'esperienza di Lista Civica di Mario Monti con tanto di transfughi nel PD, operazione che forse verrà seguita anche da GAL, dopo avere provocato la disgregazione del M5S avendone plasticamente evidenziato la inutilità della azione politica e dopo avere dato il preavviso di sfratto alla sua opposizione interna di "sinistra" adesso la via per Matteo Renzi appare spianata verso il suo vero obiettivo.

Lo dimostra la sicumera con la quale, alle minacce di un Silvio Berlusconi che si sente tradito, proprio lui che di tradimenti è maestro (vedi Bicamerale di Massimo D'Alema, sostegno al governo Monti ecc.. ), Matteo fa spallucce e sorridente risponde "governeremo con i nostri voti", per poi rispolverare un paio di decreti che si chiamano Legge Anticorruzione e Falso in Bilancio che fanno gridare di indignazione Francesco Paolo Sisto, autorevolissima figura di Forza Italia, perché, per chi non avesse ancora capito per i forzizti di Silvio, queste sono autentiche minacce e non leggi sacrosante.

Poi non contento piazza anche una ipotesi di decretino sulle frequenze televisivealtra pugnalata al cuore o meglio al portafoglio di Silvio, che farebbe sborsare una cinquantina di milioni di euro a Mediaset. E si perchè Renzino a chi prova a mettergli il bastone tra le ruote non perdona e colpisce giù duro. Insomma o stai con lui alle sue condizioni o ti stronca.

Ma allora qual è il vero obiettivo di Renzi? Un indizio importante è proprio quel suo ripetere ossessivo di voler rimanere in carica fino al 2018. Se lo dice significa che sta progettando un seguito con un potere ancora più forte. L'obiettivo è ricreare la antica balena bianca, ovvero la Democrazia cristiana, con in più la dissoluzione totale della sinistra rispetto a quella che nel passato era l'unica, inciuci a parte, forza antagonista, ovvero il PCI. L'elezione del cattolico Sergio Mattarella come Presidente della repubblica rientra perfettamente in questo disegno di omogenizzazione in chiave cattolica delle istituzioni.

Dopodiché a disegno completato ,sarà gioco facile modificare la Costituzione in chiave di maggiori poteri al premier, una sorta di presidenzialismo alla Obama.

E allora Renzino, se vuole accelerare ed assecondare questo processo, non deve fare altro che tendere l'ultima trappola, facendo leva sulla disperazione e la rabbia di chi da lui è stato coglionato, ovvero indurre in tentazione (azione affatto cristiana) per compattarsi e fare cadere il governo per poi andare ad elezioni anticipate. Ipotesi apparentemente poco praticabile visto che molti che oggi sono inchiodati a quelle poltrone avrebbero poche o nulle possibilità di essere ripescati (pentastellati compresi). Tuttavia con un Italicum che blocca al 75% le liste di nominati, sfigati a parte, il giochino potrebbe anche valere la candela, magari confidando in qualche spirito di vendetta all'interno dello stesso PD, ovvero in coloro che con Matteo ha ancora conti da regolare. 

E' una autentica trappola perché se ciò avvenisse e si andasse a nuove elezioni, Matteo Renzi avrebbe un suffragio di voti quasi plebiscitario, stante la totale insussistenza degli altri soggetti in campo (Salvini a parte che avrebbe qualche interesse ì), e allora ci sarebbe il riconoscimento politico, quello che finora è un limite per il premier, di una legittima incoronazione della sua leadership alla guida del "Partito Unico della Nazione" e quindi come guida assoluta del paese.

Questo è il vero obiettivo finale di Matteo Renzi. Poi dite pure che non è uno statista. 


Leggi l'articolo completo e i commenti