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GeriSteve

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Depistaggio politico

Depistaggio politico

16 Giu. 2016 | GeriSteve  




Ultimi commenti

  • Di Geri Steve (---.---.---.133) 6 gennaio 2012 11:22

    La sintesi dell’articolo mi sembra essere: la qualita’ e’ morta, tanto vale spendere il meno possibile.

    Forse, come azione individuale del consumatore, potrebbe essere la scelta giusta.

    Ma io, saro’ fuori moda, credo che esistano ancora la politica e le leggi e che debbano cotrollare il mercato. Non sarebbe difficile imporre una etichettatura piu’ valida che informi il consumatore in modo piu’ dettagliato: oggi si puo’ definire come prodotto italiano un prodotto che sostanzialmente in Italia e’ soltanto introdotto nel commercio.

    Se io compero animali nati e allevati all’estero, li macello e confeziono in Italia, posso poi venderne la carne come "prodotto italiano": sono truffe legalizzate, ma le leggi possono e devono essere cambiate e con i dovuti controlli possono e devono diventare efficaci.

    Questi sono gli obiettivi politici del cittadino, che non coincidono con l’ottimizzazione di scelta del singolo consumatore, l’unico argomento a cui e’ dedicato questo articolo.

  • Di Geri Steve (---.---.---.133) 6 gennaio 2012 10:49

    Bella analisi, complimenti.

    Io non ho grandi informazioni, ma sono convinto che la Corea del Nord o, meglio: le sue oligarchie militari, abbiano un ruolo forte nel commercio di armi. Sappiamo poco dei grandi arsenali missilistici dell’Unione Sovietica misteriosamente svuotati, ma e’ altamente probabile che il commercio continui attraverso le stesse vie, che si sa essere i militari dei paesi "amici" dell’URSS che hanno conservato "buoni rapporti" con gli attuali militari russi.

    Come detto nell’articolo, quei buoni rapporti non hanno mai avuto una base ideologica di tipo comunista, ma solide basi in termini di potere interno e di buoni affari.

    Una riunificazione delle due Coree metterebbe a rischio lucrosi affari per tutte quelle oligarchie militari che nei loro paesi contano molto: basta pensare all’Egitto, Iran, Siria, Pakistan, India... tutti paesi che non hanno interessi nazionali in Corea del Nord, ma in cui qualcuno che conta ha forti interessi personali.

  • Di Geri Steve (---.---.---.192) 5 gennaio 2012 23:39

    Speriamo che non diventi una base dei pirati!

  • Di Geri Steve (---.---.---.192) 5 gennaio 2012 23:34

    Leggo. "Cinquemila euro, questo il prezzo della vita di padre e figlia uccisi ieri sera a Roma".

    Neanche quelli: non li hanno presi, perche stavano in tasca all’assassinato e non nella borsetta.

    Verosimibilmente, il prezzo e’ stato soltanto la speranza di un buco.

    Non c’e’ un prezzometro per la rapina e l’uccisione: c’e’ invece uno stato di dipendenza -non chiamatelo di necessita’ ! - per cui niente altro conta.

  • Di Geri Steve (---.---.---.192) 5 gennaio 2012 23:26

    Giustissimo.

    Il punto importante sta nel prevenire, e la prima e fondamentale prevenzione sta nella repressione immediata: se li si prendono presto e li si sbatte in carcere per davvero, cioe’ senza gozzini, domiciliari, braccialetti , si riesce a mandare un segnale chiaro:
    LA TUA CRISI DI ASTINENZA NON GIUSTIFICA NIENTE !
    se uccidi, vai in galera.
    se uccidi anche una bambina di sei mesi, la chiave la seppelliamo.

    DOPO di che - ma senza il primo punto non serve- , inizia l’altro lavoro di prevenzione.

    Quei due assassini sono il terminale di una catena, di cui sono chiari - ma DA IDENTIFICARE !! - soltanto un paio di anelli: il ricettatore e lo spacciatore di droga.

    Sappiamo che sopra di loro ci stanno migliaia di persone di peso.
    Probabilmente girano in SUV a Cortina o passano il capodanno alle Maldive con importanti personaggi. Alcuni sono molto vicini all’inizio della catena.

    Anche loro sono da identificare, altrimenti la catena riparte con altri spacciatori e altri ricettatori. 
    Sembra impossibile, tanto sono ben nascosti e insospettabili, ma seguendo la traccia dei soldi non e’ difficile.

    Basta la volonta’ ma, al di la’ delle dichiarazioni, non e’ detto che ci sia. Anzi: dubitare e’ doveroso.
    Vedremo.

    Altrimenti, sara’ normale che per soldi si faccia qualsiasi cosa.
    Anche sparare su una bambina di sei mesi.

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