• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

Fabio Della Pergola

Fabio Della Pergola

L'autore non ha inserito, ancora, una sua descrizione.

Statistiche

  • Primo articolo sabato 09 Settembre 2011
  • Moderatore da giovedì 09 Settembre 2011
Articoli Da Articoli pubblicati Commenti pubblicati Commenti ricevuti
La registrazione 601 1093 3401
1 mese 0 0 0
5 giorni 0 0 0
Moderazione Da Articoli moderati Positivamente Negativamente
La registrazione 94 42 52
1 mese 1 0 1
5 giorni 1 0 1












Ultimi commenti

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.38) 5 novembre 2011 00:21
    Fabio Della Pergola

    Ha ragione; il rapporto Palmer è stato contestato sia da Israele che dalla Turchia e dalle altre organizzazioni interessate. Resta il fatto che è, per quanto mi risulta, l’unica voce degli organismi internazionali ufficiali in merito alla vicenda della Mavi Marmara. Almeno per ora. Poi vedremo come si esprimerà la Corte Penale Internazionale.

    Non so se questa vicenda sia unica nella storia, ma il diritto internazionale, per quanto ne so, non fa distinzioni tra nazioni in conflitto ufficialmente dichiarato ed “entità belligeranti”. Dove per “entità” il rapporto Palmer considera anche il governo di Hamas, affermando “The Israeli report to the Panel makes it clear that the naval blockade as a measure of the use of force was adopted for the purpose of defending its territory and population, and the Panel accepts that was the case”. 

    Insomma il fatto che Israele non riconosca Hamas (né che Hamas riconosca Israele peraltro) non pare significativo dal punto di vista giuridico in merito al blocco navale.

    Non ricordo invece se effettivamente l’attività di fermare naviglio sia cominciata prima dell’inizio ufficiale del blocco nel 2009 o solo dopo. La cosa non è irrilevante perché in mancanza di un blocco navale ufficiale si tratterebbe effettivamente di "pirateria", mentre chi la chiama così adesso fa polemica politica, ma è fuori dal seminato giuridico.

    Il fatto che si sia d’accordo che la forzatura del blocco da parte della terza Flotilla sia una provocazione è già qualcosa. Provocare è legittimo, forzare il blocco però non lo è. E il rischio alla fine è che succeda qualcosa. Dopodiché saremmo tutti di nuovo a battibeccare sui cattivi israeliani e sulle inutili provocazioni dei “pacifisti”. Non a parlare della popolazione di Gaza, che nel frattempo potrebbe ricostruire società, cultura ed economia contando sulle nuove aperture egiziane. Sarebbe una politica migliore che non continuare a provocare Israele (che non mi pare porti tanto bene).

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.38) 31 ottobre 2011 10:08
    Fabio Della Pergola

    Lei dice, molto cortesemente, che la "questione aristotelica" da me riproposta nella provocatoria versione dell’uomo vivo-potenzialmente morto-quindi_morto_che_parla non regge. Ma non spiega i motivi per cui non reggerebbe.
    Al contrario nella domanda che pone subito dopo (i genitori costretti a cibarsi dei propri figli fanno un atto legittimo ?) parla dei figli come di "materiale biologico" annullando - anche lei - la differenza fra embrione e bambino. Questo annullamento che lei dà per scontato - ma che scontato non è - deriva unicamente dalla sua concordanza con l’opinione della Chiesa.

    E’ noto invece che la maggioranza degli italiani (tramite referendum) e degli Stati la pensa diversamente, altrimenti non avrebbe mai autorizzato l’aborto. Da ciò si deduce che l’idea maggioritaria è che l’embrione sia "materiale biologico" (che può essere eliminato) mentre che il bambino nato non sia puro "materiale biologico": è un essere umano vivente ed "eliminarlo" significa commettere un omicidio. Evidentemente il momento della "nascita" costituisce uno spartiacque sostanziale e ritenuto tale anche nel codice penale.

    Consiglio un’ottima recensione di un testo complesso, ma esaustivo sulle implicazioni di una corretta teoria della nascita. Qui http://www.dazebaonews.it/il-libro/...

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.38) 29 ottobre 2011 10:47
    Fabio Della Pergola

    Sembra che ci sia un contrasto interno al PD. Ieri Damiano ha affermato "la proposta del sen.Ichino, a cui fa riferimento Berlusconi, e’ stata avanzata a titolo personale e non rappresenta la linea ufficiale del partito’’.(Cfr. http://www.asca.it/news-GOVERNO__DA...)

    La linea del PD in merito quindi non si capisce bene.
    Aggiungo un link ad un riassunto della "proposta Ichino": http://www.ecn.org/coord.rsu/doc/al...

    ma se hai di meglio inseriscilo tu !

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.38) 22 ottobre 2011 09:38
    Fabio Della Pergola

    Aggiungo da Repubblica del 22.10.11, p. 17: "...il giorno dopo sono entrati in aula rischiando di garantire alla maggioranza un numero legale in bilico (in realtà il numero legale già c’era)..." a firma di Giovanna Casadio.
    Alla fine, dopo giorni, si dice quello che già era chiaro: i Radicali NON hanno contribuito a garantire il quorum. Tutto lo scandalo è derivato da una colossale bufala.

    Nel frattempo (dal sito openpolis) in oltre il 35% delle votazioni la maggioranza poteva cadere ed è stata salvata dal voto della minoranza. Nessun Radicale (a parte la Bonino al Senato che come si sa è spesso in missione) è presente nell’elenco dei "salvatori".

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.38) 21 ottobre 2011 23:55
    Fabio Della Pergola

    Caro Paolo, o comunque lei si chiami, la polemica politica è fantastica perché ognuno può proprio dire quello che vuole su qualsiasi cosa al mondo.

    Io ho parlato in questo, e in un altro articolo, di un fatto specifico che si chiama IMBROGLIO MEDIATICO. Ormai dimostrato e indiscutibile (se lei la pensa diversamente la cosa non mi riguarda né mi interessa). Non c’è mai stata alcuna invalidazione radicale della strategia delle opposizioni (che peraltro si erano ben guardate dal discuterne con i radicali stessi) dal momento che i radicali sono entrati in aula alla fine della prima chiama alle 13,37 (a giochi ormai fatti, come dice l’onesto Giachetti) e alle 13,43 - cioè dopo pochi minuti - è iniziata la seconda chiama (La Stampa del 14.10.11, "La giornata alla Camera" di Mattia Feltri). In cinque minuti o meno si è giocata tutta la farsa di questa giornata. Ma il mancato rispetto degli ordini di scuderia ha fatto saltare i nervi ai cattolici del PD (Bindi in testa) anche se qualcuno ha cercato di calmarla dicendole che il quorum c’era già, che la maggioranza aveva DA SOLA il suo bel numero legale. Ma tant’è, quando i tori s’infuriano...

    Questo è il fatto, che lei non contesta, evidentemente per mancanza di argomenti.

    Quindi ripiega sull’analisi politica che, secondo lei, consiste in un attacco radicale alla strategia fondata sul segno di una unità delle opposizioni. Va bene, per andare dove ? La mancanza del numero legale - se mai fosse avvenuta per responsabilità dei radicali (cosa che NON è) - avrebbe portato solo ad un nuovo voto, come ho già detto (art. 47, comma 2 del Regolamento della Camera dei Deputati). Cioè era il segno di una unità per non andare da nessuna parte, politicamente parlando. In altri termini una emerita presa per i fondelli del popolo indignato a cui si fa credere di vedere un gran movimento quando in realtà non c’è proprio niente. Il nulla.
    L’insipienza, l’impotenza, l’incapacità di progettare qualcosa e l’impossibilità di creare una reale alternativa. Lo zero, il falso movimento. Mi fermo qui ?

    Ma visto che lei è un arguto osservatore, avrà forse notato che il lunedì successivo al voto qualcuno, a Todi, è andato a parlare con tutti i suoi correligionari dell’altra sponda (e con questo termine intendo sia l’altra sponda politica che l’altra sponda del Tevere). In quel consesso si può amabilmente parlare, affrontare tanti temi, dal dialogo fra laici e credenti, all’etica, a ciò che "non è negoziabile" eccetera, eccetera. Mi avrà capito, spero.

    Tutto questo a lei non dirà niente, abituati come siamo tutti ad avere sempre come commensale il fantasma di San Pietro. A me qualcosa dice, invece.
    Ad esempio che a quella tavola non si portano due capponi in dono, ma magari la testa di cinque radicali sì. Sarebbe senz’altro un regalo molto gradito, non crede ?
    Dal signor Fisichella ad esempio o dal signor Bagnasco forse. Che magari, vista la gentilezza degli ospiti, potrebbero accogliere amichevolmente i signori Bersani e compagni.

    Queste piccole congetture - giusto per fare due ipotesi fra amici - non le dicono niente ?
    Ad esempio che ci sono grandi manovre in corso in casa Chiesa ? No ? L’unica cosa vera è che Pannella si è venduto ?

    La cenetta da Berlusconi ? Terribile senz’altro, che mancanza di stile ! Ma Pannella non c’era andato anche l’anno scorso ? E poi, che cosa è successo ? Si era venduto ? Siamo sicuri ? E Renzi ? Non c’è andato pure lui ? E quelle "opposizioni" alla cui unità lei tiene tanto - non io - i Casini, Fini, Rutelli, Buttiglione e compagnia cantando, non ci saranno andati pure loro, una volta o due ?

    Non le viene una qualche curiosità almeno di sentire la campana di quel vecchio signore che si è preso uno sputo in faccia (un gesto che lei non giustifica, nientemeno!, troppo gentile).
    Probabilmente no, per lei è già tutto chiaro (e un po’ banale, se me lo concede).
    Se lo legga qui, se ne ha voglia: http://notizie.radicali.it/articolo...

    Poi, quando mi avrà dimostrato che effettivamente i Radicali si sono "venduti" (e parlo di fatti verificabili, non di queste fragili illazioni che per lei sono incontrovertibili ed esaustive, ma che a me ad oggi non dimostrano proprio niente) allora, ma solo allora, sarò io che verrò da lei (se mai lei dovesse scrivere un articolo ed esporsi al pubblico ludibrio come faccio io, firmandomi con nome e cognome) e le dirò: caro amico, lei aveva ragione ed io torto.

    Fino ad allora, restiamo amici.... arrivederci.

TEMATICHE DELL'AUTORE

Tribuna Libera Attualità Mondo Recensioni

Pubblicità



Pubblicità



Palmares

Pubblicità