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Fabio Della Pergola

Fabio Della Pergola

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  • Primo articolo sabato 09 Settembre 2011
  • Moderatore da giovedì 09 Settembre 2011
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Ultimi commenti

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.82) 12 dicembre 2011 21:09
    Fabio Della Pergola

    personalmente sono poco interessato anch’io al meglio/peggio, mi sono solo adeguato al tuo primo commento. Il mio cenno alla cultura radicale
     ripeto - era finalizzato a sottolineare la necessità di contrastare la pesante influenza dei cattolici all’interno della sinistra italiana. Influenza che ha pesato sulla aggressione ai deputati radicali (cosa di cui ho parlato in tre o quattro articoli precedenti) e sulla successiva costituzione di un governo molto gradito al vaticano.
    L’esempio della differenza - che nel dibattito sembrava proprio inconciliabile (ma non a me, a loro) - tra cassa integrazione e salario di disoccupazione è evidentemente un punto esemplificativo di due modi opposti di interpretare la società: uno legato allo scontro di classe e uno più liberista (ma direi keynesiano in questa occasione). Due diversi modi di interpretare la società che dovrebbero/potrebbero trovare una sintesi risolutiva capace di andare oltre. Se è questo che intendi tu allora siamo d’accordo: dei soloni mi importa poco pure a me. Mi interessa capire se e in che modo si può andare avanti smettendola di rimbalzare da un governo di decerebrati populisti ad uno di seriosi cardinali. Serve un ’pensiero nuovo’ per la sinistra, un pensiero capace di fondare una nuova antropologia (non è questo che ho scritto nell’articolo ?)

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.82) 12 dicembre 2011 16:20
    Fabio Della Pergola

    sulla faccenda che hai descritto c’è effettivamente un tot di indeterminatezza che lascia i non addetti ai lavori in una certa confusione. Fra i più decisi sostenitori della richiesta di imporre l’ICI alle proprietà ecclesiastiche ci sono i Radicali. Per questo segnalo un articolo di Maurizio Turco, deputato radicale, che - secondo me giustamente - si è rivolto alla Commissione Europea. Un ente super partes (o quantomeno non direttamente coinvolto nella questione come il governo italiano) potrebbe dirimere la questione ed anche aiutare noi a capire come stanno le cose e come sono state finora.

    http://notizie.radicali.it/articolo...

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.82) 12 dicembre 2011 13:52
    Fabio Della Pergola

    il salto di qualità sta nella differenza tra sadismo, picchiare, e annullamento, rendere inesistente. Sono categorie psichiatriche, lo so, e io non sono psichiatra. Ma indagare su questa differenza permette di interpretare con maggiore correttezza sia la storia che la cronaca.

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.82) 12 dicembre 2011 13:29
    Fabio Della Pergola

    Geri non confondiamo il nazionalismo a volte esasperato o anche un po’ sopra le righe dei testi del vicino oriente antico con il razzismo. I popoli antichi avevano un’idea della vita umana un po’ diversa dalla nostra e i nemici venivano trattati in modo spietato: uomini uccisi e donne e bambini rapiti. I Romani in questo erano dei veri campioni ma, come ho scritto nell’articolo, parlare di ’razzismo’ nella romanità è un po’ difficile.

    Chi era sentito come nemico all’interno del proprio territorio o di un territorio che si voleva conquistare era passato a fil di spada. Sono cose note: i conflitti territoriali sono diventati conflitti nazionali. Anche oggi il conflitto israelo-palestinese si colora di toni razzistici, da una parte e dall’altra, ma è e resta un conflitto territoriale, finalizzato al possesso di un territorio, non allo sterminio di una "razza".

    Che nel nazionalismo esasperato ci siano coloriture di questo tipo si sa, ma per il razzista l’altro non è una ’nazione’ amica o nemica che sia. L’altro è, semplicemente, un non-umano, un subumano, un degenerato, cioè uno che de-genera dall’umanità, che esce dal genere umano e diventa animale. E come tale, senza alcuna remora, si può sterminare usando un insetticida.

    Il confine è sottile perché il comportamento violento può indurre in confusione, ma è fondamentale, per capire l’essenza del razzismo, capirne il pensiero retrostante, sennò ogni litigio di confine è razzismo e se ne perdono le caratteristiche fondamentali. Con questo il nazismo diventa solo una delle sfumature dell’ostilità umana verso il vicino di casa. Non è così, c’è un salto di qualità nel pensiero razzista.

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.82) 12 dicembre 2011 12:06
    Fabio Della Pergola

    Ciao Geri, non credo che ci sia un vero dissenso fra noi. Pensavo che ti riferissi ad una strumentalizzazione politica attuale, quella leghista per intendersi. E mi sembrava riduttivo.

    Io preferisco chiamarla "cultura religiosa" per i motivi che ho spiegato nell’articolo. L’ideologia ebraica del "popolo eletto" significava, per gli ebrei, una maggiore responsabilità, più impegno e un numero maggiore di precetti da osservare, ma non è mai diventata "razzismo" nel senso di ritenere l’altro "escluso dalla salvezza" che aveva il significato di "escluso dall’immagine divina", cioè dal consesso umano. Con il cristianesimo si afferma invece questo strano pensiero che o diventi "uguale" cioè cristiano, cioè battezzato, cioè pulito dal peccato originale oppure sei e resti macchiato dalla colpa che ti condanna. Senza immagine divina, cioè "altro" dall’umano, quindi disumano. L’esaltazione della verginità ha proprio il senso di eliminare il diverso (l’uomo per la donna e la donna per l’uomo) come condizione ottimale per il rapporto con il divino, cioè per l’eccellenza umana.

    A me tutto questo sembra fondativo, pur con tutte le modificazioni culturali nei secoli, di un’idea di razzismo. E’ ovvio che sono tutte "costruzioni umane" cioè invenzioni; la natura vuole che i diversi si attraggano e si uniscano per creare qualcosa di non esistente prima.

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