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Attilio Runello

Giornalista pubblicista dal 1995 ha collaborato negli anni novanta con le pagine culturali di Avvenire, Eco di Bergamo, e con le riviste Millelibri, Vita e Pensiero.
Dal 2008 si occupa di moda per testate online e ha un suo blog "Fashionrunways" con molte visite.
Per Agoravox scrive di attualità.
Collabora anche con Freeskipper, corrierepl, sololibri.net

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  • Primo articolo venerdì 11 Novembre 2019
  • Moderatore da sabato 11 Novembre 2019
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Ultimi commenti

  • Di Attilio Runello (---.---.---.45) 5 settembre 2024 09:01

    Di Paola Egonu che cosa dire? Oggi la consideriamo tutti una grande campionessa che ci ha fatto vincere l’oro. E anche Vannacci la considera tale. Per quanto riguarda i precedenti. È risaputo da tutti ma mai da nessuno affermato che in Italia esiste una subcultura di cui gli intellettuali di ogni matrice non si vogliono occupare e che sperano solo che scompaia per cui si prendono in giro tante categorie di persone. La lista è lunga e ci siamo passati tutti. Nel calcio si prendono in giro i tifosi avversari, i giocatori di fischiano, agli arbitri gli do da pacificamente del cornuto. I settentrionali prendono in giro i meridionali. Lo abbiamo scoperto con Bisio? Lo si sapeva ma nessuno vi aveva fatto un film. Sino a qualche decennio fa le barzellette sui carabinieri erano centinaia. Ai siciliani in nord Italia si diceva che la Sicilia era Africa. Le barzellette sugli africani e il loro presunto modo di parlare imperversavano. La Rai faceva i servizi solo nelle città. Dei comuni piccoli non si occupava a meno che non ci scappava il morto. Erano considerati dei trogloditi o poco più. I film che li prendevano in giro erano tanti. Abbiamo preso in giro i tedeschi per anni, nelle barzellette, nei film, nei film di guerra comici. E loro in Germania prendevano in giro.noi. E allora se qualcuno spiegasse che esiste questa subcultura anche oggi e che non si può né combattere né ignorare. Da fastidio? Certo. Ma non la si può nemmeno continuare a condannare. Perché più la condanni più si diffonde Siamo un popolo che accetta la satira dei vignettisti, l’ ironia dei comici, ma non accettiamo più quella che viene dal popolo.

  • Di Attilio Runello (---.---.---.195) 5 settembre 2024 08:12

    Non ho letto l’opera di Vannacci e non ne parlo. So solo quello che ha riferito lui sul piano strettamente editoriale. Era un’opera stampata in proprio e destinata a pochi amici. Alcuni giornalisti l’hanno scoperta e sono piovuti gli articoli di giornale che si chiedevano se un generale potesse pubblicare un’opera di questo tipo. E l’opera ha venduto in questo modo 250000 copie e lo ha reso conosciuto e gli ha fatto prendere oltre 500000 (cinquecentomila) voti. Insomma se è stato eletto deve ringraziare il nemico. Quello che mi permetto di aggiungere al suo articolo è quanto dicono tutti manuali di storia. È vero che siamo il frutto di tante culture e ci siamo mischiati con tutti i popoli che sono passati per l’Italia. Ma non è che ci sia proprio da andarne fieri. Nessun popolo è fiero di essere stato invaso e dominato per secoli da altri popoli. I francesi hanno creato Asterix per prendere in giro i romani che li hanno dominati per secoli. Gli spagnoli esaltano il loro siglo de oro e non certo la dominazione romana. E così tutti gli altri Tutta la cultura risorgimentale si basa su questo. È la cultura dell’ottocento in Italia. È la cultura di quelli che hanno creato l’unità d’Italia, quella che anche Napolitano ha difeso quando Bossi parlava di indipendenza della Padania. Insomma voglio solo dire che di essere stati dominati da stranieri nei secoli passati non c’è da andarne fieri.

  • Di Attilio Runello (---.---.---.193) 7 agosto 2024 18:38

    L’articolo non mi è piaciuto per niente. Faccio notare che siamo in un paese democratico in cui ancora oggi la maggior parte del paese è costituito da battezzati e almeno un trenta per cento pratica. Quindi non vedo nulla di strano che ci siano dei donativi - per altro modesti - per festeggiare la patrona di Palermo. Pensa che alle feste dell’unità non li danno in po’ di soldi? Come non c’è niente di male se le autorità hanno rapporti con quelle religiose. Ci sono rapporti anche con le comunità di altre religioni. L’unico che le chiame "clericalate" è l’autore di questo articolo. Gli altri partecipano se vogliono.

  • Di Attilio Runello (---.---.---.132) 30 luglio 2024 03:58

    Capisco che tutte le volte che sentiamo parlare di nuove armi - in particolare armi atomiche - ci vien voglia di dire fermatevi. Il miglior modo per evitare una deflagrazione - che non vuole nessuno - è che i due principali contendenti, Russia e Stati Uniti - siano alla pari. Hanno grosso modo lo stesso numero di armi funzionanti. La differenza sta nei vettori, i mezzi che servono a lanciarle. Sono missili. La Russia sui missili è in vantaggio in questo momento. I suoi sono velocissimi. Molto più veloci di quelli degli americani.

  • Di Attilio Runello (---.---.---.141) 9 luglio 2024 12:41

    Mi permetto di dire che Milei - di origine italiana come parte del suo staff - sta applicando le regole dell’economia classica che detta anche l’Unione europea In presenza di inflazione bisogna perseguire il pareggio di bilancio. E non si stampa più moneta. Il governo precedente forniva molti più sussidi con soldi che non aveva. E stampava moneta. Che genera inflazione. L’inflazione erode gli stipendi che valgono sempre meno. Va contro gli interessi della classe media. Che infatti ha votato Milei. A giugno l’inflazione su base mensile in Argentina è arrivata a zero Deve consolidare queste posizioni. Il problema della eccessiva delinquenza è presenta in quasi tutta l’America latina. Anche in Messico. Anche la nuova premier del Messico lo dovrà affrontare.

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