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paolo

L'età avanza e perciò la lascio perdere ,coniugato con figlio ,milite assolto ,laurea in fisica + corsi post ,vita lavorativa intensa e a tipologia variabile dall'insegnante(breve) all'autonomo con passaggi in mutinazionali .
Interessi personali in elettronica ed informatica .

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  • Primo articolo martedì 08 Agosto 2010
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Ultimi commenti

  • Di paolo (---.---.---.58) 19 aprile 2012 21:05

    Guarda xxx.89 che stiamo dicendo le stesse cose .Forse non sono stato chiaro .

    E’ vero i popoli non sono di destra o di sinistra , ma le loro scelte maggioritarie lo sono eccome .
    Il fallimento della sinistra è un dato di fatto ,al punto che i "comunisti massimalisti " oggi sono forza extraparlamentare e il PD si è imbastardito . Già Craxi aveva fatto uno strappo con gli ideali di sinistra . Gli italiani sono di "destra " (stereotipo di cui non si sente più il bisogno) perché le loro scelte politiche sono di destra e tendono a conservare i privilegi , perché è mancata una vera proposta di sinistra con una deriva culturale verso il clientelismo ,la mafiosità ,il clericalismo di maniera ,insomma i disvalori che Silvio Berlusconi ha elevato a modello sociale . Con il governo D’Alema e la sua tristissima bicamerale Silvio ha moltiplicato per 10 le sue risorse . Bersani procede sulla stessa falsariga vuoi per suoi limiti politici evidenti e vuoi perché l’ago della bussola del PD punta sul centro cattolico-moderato (leggi ex democristiani).

    In questa situazione è ovvio che trovino spazio i populisti alla Grillo .I vuoti vengono riempiti.
    Io spero che si sia arrivati al punto di rottura ,al limite di sopportazione per cui la massa cominci a diventare popolo cosciente .
    Inciso : I siciliani non sono né di destra né di sinistra ,sono autonomisti ,purtroppo però i fatti ci dicono che sono stati e sono un baluardo della destra italiana . Sarà mica un caso che tutti i fedelissimi di Silvio sono siciliani?

  • Di paolo (---.---.---.109) 19 aprile 2012 17:03

    Caro Giulio ,Formigoni ha il sorriso beffardo di chi si sente intoccabile .
    L’aggravante è che si ritiene anche molto furbo e ritiene dei deficenti quelli che lo attaccano .
    Questo è il mix più pericoloso in assoluto per un politico perché significa che si è completamente distaccato dalla realtà e ha perso la percezione della sua funzione .

    Lui dice che se i lombardi lo hanno votato per quattro volte consecutive significa che lo apprezzano .Io dico che i lombardi apprezzano la Lombardia a prescindere da Formigoni , o meglio malgrado Formigoni ,poi l’elezione avviene per mero meccanismo di indirizzo politico che con la scelta ha poco a che vedere ,dal momento che lui è il nominato di una coalizione vincente .
    Cita sempre , come fosse una medaglia da apporre sul suo petto ,la qualità della sanità in Lombardia . Se ne fa vanto e gonfia il petto come un tacchino in ogni occasione ,anche se molti gli fanno notare che era già eccellente prima di lui e senza gli scandali degli ultimi dieci anni.
    Intorno a lui cascano consiglieri come pere mature ma lui è imperturbabile ,non avverte il minimo disagio . Incredibile.

  • Di paolo (---.---.---.74) 19 aprile 2012 15:31

    Caro xxx.11,ho accolto il tuo invito e mi sono andato a leggere l’articolo di Ugo Di Girolamo che tu mi hai citato .L’ho trovato una analisi lucida e cronologicamente impeccabile ,di una evoluzione storico politica della società italiana fino ai nostri giorni ,intrisa di tutte le storture ,corruzione , clientelismo ,rapporti con le mafie ,divario socialeNord/Sud ed esclusione dal governo dei partiti che di volta in volta hanno rappresentato i ceti popolari ..(il riferimento alla sinistra è implicito)............... Una condicio ad excludendum di cui nessuno ha saputo dare una spiegazione (cita anche Veltroni) .
    Però al punto C) conviene che anche il PCI ,dove poté ,non si comportò molto diversamente .
    Il mio parere è che se si affronta il problema dal lato delle cause che lo hanno generato , non si può che condividere ,purtroppo però l’orientamento politico degli italiani è in funzione degli effetti prodotti ,ossia di quello che in Italia è diventato un modello socio -culturale .

    Perché delle due una ,o i partiti di sinistra hanno fallito la loro "mission " e non hanno fatto sufficente presa sulla popolazione ,oppure non si sono dimostrati veri partiti di sinistra senza essere massimalisti ,che è quello che sottolineavo nel mio commento precedente .

    Ti faccio una considerazione ,io sono toscano ,dovessi giudicare sulla mia realtà regionale ,non avrei dubbi nel dire che i toscani sono di sinistra (ammesso che abbia ancora un senso questa affermazione) , ma l’Unità d’IItalia(lo dice anche Di Girolamo)ha messo insieme un mix di realtà culturali ed economiche molto diverse , e al voto nazionale non vanno solo i toscani o gli emiliani romagnoli ,ci va tutto il paese .

    Quando il PCI era in vantaggio e sembrava che potesse farcela (l’anno del sorpasso di berlinguer), un mio amico democristiano mi diceva : aspetta ,il voto del Sud arriva sempre in ritardo ma vedrai che rimangono al palo.Aveva ragione.
    Ma non era solo il Sud ,pure la Lombardia e il Veneto legate al capitale e al potere della Chiesa non si comportavano molto diversamente .

    Quindi analizzato un punto di vista degli effetti ,la maggioranza degli italiani non è di sinistra o non vuole la sinistra al governo del paese.
    E la crisi della classe operaia nella società è oggi ancora più evidente ,grazie ad una Globocrazia che si fonda non sul lavoro ,ma sul capitale finanziario.
    ciao

  • Di paolo (---.---.---.74) 19 aprile 2012 12:46

    caro xxx.183 ,intanto ti ringrazio per l’attestato di stima e aggiungo pure che non mi ritengo immune , per principio , dalla tentazione cazzarolara ,soltanto chi tace è esente da questo rischio .

    Tuttavia non mi sembra questo il caso e ti spiego il perché .
    Se fossimo in un paese normale ,e sottolineo normale ,quello che tu dici non farebbe una grinza ,votare è un diritto ma anche (e soprattutto) un dovere civico .
    Ma noi non siamo un paese normale e quello che tu dici diventa uno stereotipo ,una affermazione priva di alcun contenuto reale .
    Il dovere del voto deve essere in relazione biunivoca col diritto di scelta . Se non c’è scelta , e i fatti dimostrano che siamo messi cosi’ ,a meno che non ci riferiamo al colore dei capelli , il voto diventa solo partecipazione formale o , peggio ancora , connivenza ,complicità nel mantenere lo status quo.Mi dici se voto Bersani piuttosto che Alfano o Casini ,per non dire Di Pietro o Grillo ,cosa cambia . Secondo me nulla se prima l’intera classe politica non acquisisce la percezione netta di essere sotto esame .Guarda la Lega ,è partita sparando col bazooka di "Roma ladrona" ed è arrivata a "Padania ladrona" . Perché ? ,perché se il popolo è un mero votificio prevedibile diventa ...... connivente .

    Quindi nessuna regressione allo stadio infantile ,gatti neri e uomo forte ecc... e non è vero che questo diventi un via libera a fare quello che vogliono ,perché tanto lo farebbero comunque ma almeno devono sentire il fiato sul collo .Sentire il vento che tira ,perché questi stanno facendo lo gnorri.Poi non sto dicendo che in futuro non si debba ritornare al voto, ci mancherebbe altro.

    Concludo dicendoti che forse non stai percependo il clima del paese ,qui da un momento all’altro ,senza segnali concreti di svolta, salta il tappo e ti assicuro che sarebbe molto peggio che il non andare a votare .Non è un caso che molti dei nostri "politici" si sono già preparati vie di fuga nei posti più disparati del mondo.Mi scuso per la lungaggine.
    ciao

  • Di paolo (---.---.---.206) 18 aprile 2012 19:12

    Hai ragione xxx.106 e difatti il primo passo è quello di mandare deserti i seggi elettorali alle prossime amministrative . Deserti !!!
    Il segnale deve essere forte e chiaro ; poi eventualmente , nel caso (probabile) che se ne sbattano , bisognerebbe passare a vie di fatto .

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