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maurizio carena

maurizio carena

 la forza di cambiare le cose che posso cambiare
la serenita’ di accettare quelle che non posso cambiare
la speranza di riuscire a distinguere tra di esse

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  • Primo articolo giovedì 12 Dicembre 2008
  • Moderatore da sabato 01 Gennaio 2009
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Ultimi commenti

  • Di maurizio carena (---.---.---.230) 3 aprile 2009 18:33
    maurizio carena

     se tu credi che tre o quattro operatori possano garantire la concorrenza sei libero di crederlo. Io lo chiamo oligopolio, lo stesso che in Italia c’e’ nei trasporti, nella finanza, nei media, nel governo, eccetera.
     Trovo poi scandaloso, nel particolare, che la casta al potere non abbia nemmeno sentito l’esigenza di concedere una parte, una piccola parte, della banda Wi-fi all’open spectrum, ovvero all’uso libero e gratuito della popolazione. Da questo regime, del resto, non mi sarei aspettato nulla di diverso.
     I sudditi devono "informarsi" con la TV, non con il web. E’ sempre lo stesso discorso.
    saluti.
    m.c.

  • Di maurizio carena (---.---.---.230) 3 aprile 2009 16:07
    maurizio carena

     il tuo e’ un bell’articolo. Mi spiace non poter essere d’accordo sul punto forse piu’ importante, le considerazioni finali, ma proprio perche’ il pezzo mi e’ parso valido mi permetto di dire la mia.

     I fascisti mi fanno schifo. Provengo da una famiglia borghese e quindi credo di sapere di cosa parlo. Sono razzisti, maschilisti, sessisti, autoritari, clericali, dogmatici, ortodossi, egoisti, presuntuosi, violenti. Rappresentano al meglio, forse, il carattere di questo sfigato Paese in cui mi tocca vivere e in cui spesso mi sento straniero, ma incarnano, nel contempo tutto cio’ che piu’ io disprezzo. Da Evola a Nietzsche, dal populismo mediaset al superomismo nichilista, per me e’ tutta solo merda reazionaria.
     O l’uomo e’ prima di tutto qualcosa di "umano", ovvero di socialista, oppure la razza umana puo’ anche estinguersi, perche’ e’ solo un errore cosmico.
     Eppero’.
    Laliberta’ di espressione e’ un’altra cosa.
    La liberta’ di espressione dev’essere universale. Semmai si devono creare pari condizioni di accesso a tale liberta’ in tutto il pianeta.
     Ma credo fermamente che nessun governo dovrebbe avere il potere di decidere chi puo’ manifestare e chi no. Anche perche’, normalmente, si manifesta contro il governo.
     Avrai capito che io sono contrario, per esempio, a quelle leggi che vietano la ricostituzione del partito fascista. Del resto, hanno forse impedito a Fini, delfino di uno sporco fucilatore repubblichino, di diventare presidente della Camera?
     E Fini, pur provenendo da un "partito vietato", mi pare che oggi sia molto piu’ presentabile di quell’orrendo tiranno catodico che e’ il suo capo-partito. De Andre’ diceva che e’ dalla merda che nascono i fiori.
     Per non parlare dei professori e scrittori portati in tribunale e condannati per le loro tesi storiche, seppur aberranti.

     La liberta’ di espressione, diceva Noam Chomsky, e’ proprio per quelle persone e quelle idee che non vorremmo proprio ne vedere ne udire. E prima di lui lo diceva, per esempio, Voltaire.

     Io non credo che esistano idee giuste e/o idee sbagliate. Esistono solo idee diverse.

     Aborro i fascisti di Forza Nuova, che sono solo, appunto, vecchi fasci. Ma devono poter parlare e manifestare. Altrimenti rinnegheremmo i principi della Rivoluzione Francese, di quella americana, del liberalismo storico di Mill, Popper e Russell, dell’illuminismo stesso.
     I fascisti, con alcune eccezioni, sono grossolani ed ignoranti. L’unica persona di cultura degna di questo nome e’ stata, a mio avviso, Renzo De felice, che considero un grande storico, uno dei pochi di destra che mi abbia insegnato qualcosa.
     Ma gli antifascisti, gli antirazzisti, i democratici, non possono diventare come loro.
    Per questo l’orrore di Forza Nuova deve poter manifestare.
     E non sai quanto mi costi dirlo. Ma la verita’ fa sempre male. Qualche volta anche a me, che sono uno come tutti gli altri.
     saluti.
    m.c.


  • Di maurizio carena (---.---.---.230) 3 aprile 2009 13:36
    maurizio carena

     grazie delle tue parole generose.
    Purtroppo non ricordo dove ho tratto lo spunto per la "definizione" che hai trovato interessante. Ma buona parte delle mie idee sui media provengono, fondamentalmente da autori come Chomsky, Sartori, Bordieu, Pilger, Canevacci, McLuhan, Antinucci, Brancoli, Fracassi, Popper.
     Senza dimenticare, naturalmente Guy Debord, uno degli autori che mi ha segnato in modo indelebile. Lui diceva: "La saggezza non arrivera’ mai", e le sue parole mi ricordavano cio che diceva un grande navigatore, Bernard Moitessier: "se aspetti che la barca sia pronta, allora non partirai mai"
     Il momento di partire e’ adesso. Come quello di lottare.
     Certo che puoi usare le mie parole, tu come chiunque altro. Non sono mie. Sono della "nostra rete".
     saluti.
    m.c.

  • Di maurizio carena (---.---.---.230) 3 aprile 2009 13:14
    maurizio carena

     ecco, quando vedo queste interviste sono orgoglioso di Agoravox. E pur ricordandomi sempre della mia insignificanza, ho l’impressione di fare parte di un esperimento di giornalismo veramente nuovo, che rompe col passato, che forse potra’ veramente servire a far sapere, a far capire, ad agire.
     Grazie a Francesco Piccinini, per essere riuscito ad intervistare uno dei pochi giornalisti degni di questo nome in Italia e grazie a Carlo Vulpio per avere concesso l’intervista.
     saluti
    m.c.

  • Di maurizio carena (---.---.---.230) 3 aprile 2009 08:51
    maurizio carena

     Forse c’e’ qualcuno che pensa che i mainstream siano giornalismo? Ma per favore.

     Passi Sergio Romano, che era un ambasciatore ovvero uno pagato dal suo Paese per mentire, perche’ almeno e’ una persona di grande cultura e di una certa apertura mentale.
     Ma liguori e’ l’antigiornalista per definizione, un portaordini berlusconiano, privo della benche’ minima onesta’ intellettuale, un vero servo al servizio del padrone. Altro che giornalismo. Non mi sarei mai aspetato di vederlo portare come esempio su Agoravox. Che tristezza.
     saluti
    m.c.


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