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Truman Burbank

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  • Di Truman Burbank (---.---.---.251) 11 novembre 2011 19:15
    Truman Burbank

    Per capire il mondo oggi bisogna conoscere le tecniche della criminalità organizzata, in particolare bisogna capire il metodo di lavoro dello strozzino.
    Lo strozzino presta i soldi a chi è disperato ed è disposto a pagare qualsiasi tasso d’interesse. Se lo strozzino è furbo il tasso è tale che il debitore può solo incrementare il suo debito, perchè ciò che riesce a mettere da parte è meno dell’interesse. Alla lunga lo strozzino si prende tutto.
    Certo c’è bisogno di un debito iniziale per innescare il meccanismo di strozzaggio. Nel mondo degli stati questo debito si crea obbligando gli stati a prendere a prestito dalla banca centrale.

    - Certamente la proposta di Barnard non risolverebbe il problema di finanziare gli stati, ma metterebbe un sasso gigantesco nella macchina degli strozzini.
    - Certamente il debito pubblico non ha niente a che vedere con i debiti delle persone, esso è strettamente legato al meccanismo congegnato dagli strozzini per svuotare gli stati.

  • Di Truman Burbank (---.---.---.251) 27 luglio 2011 19:42
    Truman Burbank

    Molto opinabili i suggerimenti.
    Personalmente considero che la prima cosa da NON fare su internet sia l’accessibilità del conto corrente bancario.

    Poi iscriversi a Facebook con il proprio nome e la propria immagine mi sembra una enorme mancanza di rispetto per la propria privacy, che viene messa in mano a sconosciuti.

    Aggiungerei molte altre cose, tra cui l’uso di carte di credito, tra le azioni sconsigliate.
    E anche l’uso di MS windows per accedere ad internet sarebbe da evitare.

    Rileggo il tutto e mi sembra che Salvatore Leo sia più preoccupato di condividere informazioni con i familiari che di dare i propri dati in mano a perfetti sconosciuti. Un punto di vista preoccupante.

  • Di Truman Burbank (---.---.---.68) 26 luglio 2011 23:59
    Truman Burbank

    Michele Serra ha ragione a dire che si tratta di un crimine politico. Ma in politica non esistono solo categorie di tipo destra/sinistra.
    La politica, almeno da Machiavelli in poi, ha anche a che vedere con l’arte del dominio. Altre volte la politica, nel senso di diplomazia, è solo la continuazione della guerra con mezzi apparentemente meno sporchi.
    A volte la politica è indistinguibile dalla guerra, e si nutre di sangue. Questo è il caso di oggi. E quando la politica si nutre di sangue bisogna fare attenzione. Il nemico potrebbe essere quello che è davanti a te e ti guida verso la vendetta.
    Oppure il nemico vero potrebbe essere ben diverso dal nemico apparente, perchè chi in guerra lascia capire le proprie strategie perde un vantaggio importante. Qui conviene leggere Schmitt.
    No Michele, il nemico non sono i nazisti e nemmeno i nazionalisti. Attento a non perdere quelli che potrebbero diventare alleati preziosi.

  • Di Truman Burbank (---.---.---.149) 3 aprile 2011 00:06
    Truman Burbank

    Devo ammettere che ho estrapolato dei discorsi diffusi nel discorso sui mass-media, che nell’articolo sono presenti in forma abbastanza blanda. Qui è il punto cruciale:

    "La tv permette di vedere a distanza le cose che sono reali, e il PC ci mostra la realtà virtuale o simulata, così il vedere prende il sopravvento sul parlare, l’immagine vince la parola, e così l’uomo inizia a trasformarsi da creatura simbolica a creatura del vedere, da Homo sapiens a Homo videns appunto."

    Ciò che a questo punto direbbe Baudrillard è che l’immagine sostituisce la realtà. Da cui (e qui ritorno all’articolo) l’uomo diventa più stupido.

  • Di Truman Burbank (---.---.---.122) 2 aprile 2011 00:44
    Truman Burbank

    C’è un errore concettuale di Sartori che viene ripreso pari pari dall’articolista, ed è l’idea balzana che esistano una realtà vera ed una realtà virtuale meno vera. Come se la tv per la prima volta creasse mondi nuovi tramite la tecnica. Eppure il cannocchiale di Galileo ha secoli di vita, tutti quanti usiamo con una certa frequenza occhiali per vedere (per vedere meglio?) e stiamo tutto il tempo separati dal contatto con la terra tramite le nostre scarpe.
    Per Sartori e Miccolis la tecnica delle scarpe non altera la nostra visione del mondo mentre la tecnica della TV crea mondi immaginari. (Ma poi i mondi immaginari non esistevano già nei libri e prima ancora nei racconti a tradizione orale come l’Iliade?).
    A me appare che non esistono realtà virtuali che siano intrinsecamente diverse dalle realtà oggettive, né tanto meno la percezione del mondo tramite la tenica è una novità recente. Come minimo le cose sono più complesse di come le raccontano.

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