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Renzo Riva

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  • Primo articolo mercoledì 12 Dicembre 2009
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Ultimi commenti

  • Di Renzo Riva (---.---.---.4) 15 agosto 2012 14:42
    Renzo Riva
    Ai tarantini è proprio stata messa in quel posto ed il loro tarantolarsi fa il gioco di chi ha già tutto deciso: Bagnoli docet.

  • Di Renzo Riva (---.---.---.118) 15 agosto 2012 05:56
    Renzo Riva
    Mostrare una foto di una farfalla deformata significa poco.
    Puro ecoterrorismo mediatico.
    Gli effetti delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki hanno già detto tutto;
    ed anche il sopravvissuto alle due bombe morto lo scorso anno all’età di oltre novanta anni,



    Voglio ricordare che sul numero di Maggio 2007 n° 465 de "Le Scienze" ci furono due ricercatori che ebbero il coraggio di ricredersi su una loro "convinzione" sulla mutagenesi di alcune specie e che non erano altro che specie diverse.

    27 aprile 2007
    Crescere con Chernobyl
    Dopo anni di lavoro nella zona radioattiva, due scienziati hanno imparato una dura lezione sulla politica, sui preconcetti e sulle sfide da affrontare per fare buona scienza. Di Ronald K. Chesser e Robert J. Baker

    Gli effetti a lungo termine sull’ambiente e sugli esseri viventi investiti dalle radiazioni rilasciate dall’incidente di Chernobyl sono ancora in fase di studio.
    Le ricerche di questo tipo sono soggette a diversi fattori che ne minano l’attendibilità, come l’influenza della politica, i preconcetti degli scienziati e le procedure sperimentali con standard troppo permissivi.
    Per comprendere l’eredità dell’incidente si devono stabilire standard severi per la radioecologia ed eliminare tutti i fattori che minano il rigore scientifico degli studi.
  • Di Renzo Riva (---.---.---.148) 14 agosto 2012 22:42
    Renzo Riva

    Quali prove?

    Provi la magistrato Todisco a rispondere alle domande del prof. Franco Battaglia poste oggi su "il Giornale" a pagina 4.


    Dal gip accanimento: dimostri il legame tra azienda e tumori
    Franco Battaglia - Mar, 14/08/2012 - 07:30

    Non è facile scrivere del caso Ilva senza avere le carte ufficiali - a cominciare dai dati che hanno indotto il magistrato a prendere i noti provvedimenti. Tuttavia, prendendo per buone le notizie della stampa che sta, senza-se-e-senza-ma, dalla parte della magistratura, ritengo di poter sostenere che, ancorché in buona fede, il magistrato abbia preso un grosso abbaglio, che l’Ilva non emette alcunché che sia causa di effetti sanitari a danno dei tarantini, e che nessuna opera di bonifica è necessaria.
    Leggo ad esempio sul Fatto Quotidiano che la Todisco nel motivare la propria ordinanza vi abbia scritto: «Affinché non un altro bambino abbia ancora ad ammalarsi o morire a causa delle emissioni tossiche del siderurgico».
    Se Il Fatto scrive il vero, delle due l’una: il magistrato o è oppure non è in grado di fornire nome X e cognome Y di un bambino che è già deceduto a causa delle emissioni tossiche dell’Ilva.
    Ci sarebbe da chiedersi, nel primo caso, come mai essa non abbia ancora incriminato nessuno per l’omicidio del bambino XY. Nel secondo (e, a mio parere, più probabile) caso, verrebbe a cadere la motivazione che lo stesso magistrato ha dato alle proprie azioni ed emergerebbe a carico dello stesso o una predisposizione al giacobinismo oppure una voglia di protagonismo o, comunque, una scadente capacità a interpretare i dati epidemiologici, che sono dati statistici.Dai quali si evince - informa l’agenzia di stampa Ansa - che vi sarebbe un’incidenza di tumori aumentata del 15% (e fino al 30% per i tumori ai polmoni) nell’area del sito dell’Ilva.
    Questi aumenti non hanno alcun significato statistico che giustifichi l’azione del magistrato. Anzi, non hanno alcun significato statistico per neanche solo sospettare che sia l’Ilva la causa di quanto osservato. Tanto più che Taranto è uno dei maggiori porti per la distribuzione di sigarette di contrabbando contraffatte, cioè contenenti sostanze dannose. Che se fumate dai tarantini...
    Il che significa che, anche quando l’aumentata incidenza fosse dovuta a una reale causa, colpendo l’obiettivo sbagliato il magistrato distoglie l’attenzione da quello vero, causando così più danni di quelli presunti causati dall’Ilva. Per capirci: dovete sapere che per qualche curiosa ragione l’incidenza dei tumori occulti alla tiroide è in Finlandia del 1000% superiore che nel resto del mondo; che avrebbe fatto la Todisco, avrebbe vietato la navigazione dei fiordi o la panificazione del kalakukko?
    Non è la prima volta che epidemiologi approssimativi e magistratura scadente in matematica fanno una pericolosa miscela esplosiva.
    Forse lo ricordate, ma 12 anni fa emerse il caso delle antenne di Radio Vaticana che la magistratura voleva sequestrare perché gli epidemiologi dicevano di aver osservato un aumento di leucemie infantili del 500% nei pressi delle antenne.
    Questo Giornale fu l’unico ad anticipare (come poi la commissione Veronesi confermò) il colossale abbaglio: Radio Vaticana non ha causato alcuna - neanche una - leucemia.
    L’ultima cosa curiosa: l’Ansa informa che «i dati epidemiologici saranno disponibili non prima di metà settembre». La domanda spontanea è: se ancora non vi sono dati disponibili, su quali dati ci si è basati per sollevare questo grottesco polverone?

  • Di Renzo Riva (---.---.---.223) 14 agosto 2012 15:10
    Renzo Riva


    Certo che sarà chiusa!



    Ci furono in passato 6 mesi di gestione ILVA e Riva scappò a gambe levate come scappò pure il Gruppo Pittini di Osoppo che dopo due anni di gestione preferì chiudere la sua esperienza e lasciando sul selciato 28 miliardi di Lire di perdita.

    Perché Pittini e Riva scapparono? Perché erano imprenditori e dopo aver capito i riti sindacali pregressi con un numero di dipendenti gonfiato oltre misura ed un assenteismo da far spavento, preferirono declinare tutti gli inviti politici e sindacali.

    Come per l’ILVA di Taranto le cose appetibili della ferriera di Servola sono i gruppi di produzione elettrica e le banchine a mare nonché l’area per usi turistici. 

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