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GeriSteve

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Depistaggio politico

Depistaggio politico

16 Giu. 2016 | GeriSteve  




Ultimi commenti

  • Di Geri Steve (---.---.---.54) 28 febbraio 2012 15:19

    ottima notizia e grazie per l’articolo.

    Soltanto un appunto: mi sembra che -purtroppo- il nostro Presidente della Repubblica non abbia fatto nient’altro che attuare il parere, vincolante per lui, del Consiglio di Stato. Quindi, se capisco bene, il merito di avere riconosciuto l’illegittimità va soltanto a quest’ultimo.

  • Di Geri Steve (---.---.---.54) 28 febbraio 2012 15:05

    Ottimo articolo, complimenti!

    Io aggiungerei qualche considerazione che poco ha a che vedere con il piano legale.

    E’ ovvio che ad un investitore faccia piacere poter licenziare senza vincoli, e quindi se non ci fossero questi vincoli si avrebbe qualche investimento di più. Ma l’abolizione di quei vincoli avrebbe un alto costo sociale, di giustizia, e quindi civile.

    Esistono altri vincoli e deterrenti, per l’investitore, il cui abbattimento sarebbe invece un gran vantaggio per la società e attrarrebbe gli investimenti molto più che quell’abolizione.

    Sono noti, ma in questo dibattito val la pena di ricordarne:

    - le mafie: gli investitori si trovano appalti truccati, estorsioni, richiesta di tangenti, insicurezza, favori da fare a persone di rispetto, la concorrenza sleale...

    - le infrastrutture: internet, la posta, i trasporti, l’inefficienza burocratica, il territorio sempre a rischio, la realizzazione di opere pubbliche sempre incerte e in ritardo, tanti servizi pubblici in mano a mini-schettini, le lobbies che rendono difficili e costose pratiche altrove semplicissime...

    - il credito: viene concesso ad personam o a chi ha garanzie, viene sospeso ad libitum, addirittura la pubblica amministrazione si permette di non pagare...

    - la giustizia: non si riescono ad incassare le somme dovute, non c’e’ certezza del diritto, le leggi sono irrazionale e mutevoli, il falso in bilancio e’ consentito (!!!), i truffatori sono sempre protetti, la concorrenza evade le tasse, le leggi, le sicurezze, tarocca la qualità e quindi è avvantaggiata...

    - i cartelli, i monopolii, i patti di sindacato, le piramidi societarie, i poteri economici concorrenti che dispongono di politici e mezzi d’informazione...

    - i costi fiscali, una tassa che scoraggia le assunzioni: l’ IRAP (!!) e che allarga il cuneo salariale per cui i dipendenti costano molto ma prendono troppo poco...

    - la mancanza di una politica economica, di una politica energetica, di un piano dei trasporti... e quando ci sono, la sistematica non realizzazione

    ho scritto a braccio, in ordine casuale, e mi fermo qui, ma si potrebbe continuare a lungo: tutte cose molto più scoraggianti dell’art 18 !

  • Di Geri Steve (---.---.---.54) 28 febbraio 2012 14:28

    mah... in questi articoli e commenti si discute su piani molto diversi fra loro: i modi di manifestare, i modi di far rispettare la legalità, i modi di scegliere le priorità del paese...

    Mi sembra che questo articolo voglia riportare una certa razionalità, distinguendo fra TAV e TV TO-LIONE, distinguendo fra legittimità di certi provvedimenti e legittimità di resistenza e di manifestazione, distinguendo fra legalità ed abuso di potere.

    Su questa stessa pagina di agoravox è presente un articolo simile

    http://www.agoravox.it/No-Tav-manifestante-ferito-fuori.html#formulaire_forum

    e ne è scaturito un pessimo dibattito, in cui gli interlocutori si contestano senza rispondersi.

    Io ho postato questo commento, che riporto anche qui:

    Io comincerei da una considerazione che sembrerebbe una piccineria terminologica, ma che io ritengo importante:

    il movimento ha scelto di chiamarsi: NO TAV

    avrebbe potuto chiamarsi invece: NO TAV TORINO LIONE, questo lo avrebbe caratterizzato come un movimento contro una certa opera, senza preclusioni verso altre.
    Si sarebbe potuto anche chiamare: NO SPECULAZIONI SU TAV , intendendo che gli attuali progetti TAV succhiano incontrollatamente ingenti risorse pubbliche, paiono opachi nelle scelte e puzzano di tangenti.

    In generale, io mi dichiaro un SI TAV : attualmente il trasporto su lunghe distanze di persone e merci avviene in aereoplano e su gomma con forte inquinamento (gli aerei inquinano tantissimo, ma non se ne parla mai) e inaccettabile traffico stradale. Penso anche che bisogna attrezzarsi per l’esaurimento dei combustibili fossili che diventeranno scarsi e costosissimi.
    Cio’ non toglie che sono pronto a giudicare sbagliato, truffaldino o prematuro un progetto TAV se mi si portano argomenti validi.

    L’effetto NIMBY è amplificato proprio da queste confusioni e irrazionalità: come è possibile che un abitante della Val Susa si permetta di dire a tutti gli italiani e magari anche agli europei che la TAV in generale non s’ha da fare?

    Aggiungo un aneddoto: mesi fa parlavo con una torinese, originaria della Valsusa, che mi ha raccontato che a suo tempo lì ci sarebbero state analoghe opposizioni perfino contro la costruzione della normale linea ferroviaria, che oggi viene presentata come la soluzione appropriata. Sarebbe interessante verificare e approfondire.

  • Di Geri Steve (---.---.---.54) 28 febbraio 2012 13:58

    mah... in questi commenti si discute su piani molto diversi fra loro: i modi di manifestare, i modi di far rispettare la legalità, i modi di scegliere le priorità del paese...
    a prendere posizione è quasi certo che si viene fraintesi, come è successo a Paolo, che ha espresso considerazioni molto ragionevoli e poi è stato contrastato senza motivazioni.

    Io comincerei da una considerazione che sembra una piccineria terminologica, ma che io ritengo importante:

    il movimento ha scelto di chiamarsi: NO TAV

    avrebbe potuto chiamarsi invece: NO TAV TORINO LIONE, questo lo avrebbe caratterizzato come un movimento contro una certa opera, senza preclusioni verso altre.
    Si sarebbe potuto anche chiamare: NO SPECULAZIONI SU TAV , intendendo che gli attuali progetti TAV succhiano incontrollatamente ingenti risorse pubbliche, paiono opachi nelle scelte e puzzano di tangenti.

    In generale, io mi dichiaro un SI TAV : attualmente il trasporto su lunghe distanze di persone e merci avviene in aereoplano e su gomma con forte inquinamento (gli aerei inquinano tantissimo, ma non se ne parla mai) e inaccettabile traffico stradale. Penso anche che bisogna attrezzarsi per l’esaurimento dei combustibili fossili che diventeranno scarsi e costosissimi.
    Cio’ non toglie che sono pronto a giudicare sbagliato, truffaldino o prematuro un progetto TAV se mi si portano argomenti validi.

    L’effetto NIMBY è amplificato proprio da queste confusioni e irrazionalità: come è possibile che un abitante della Val Susa si permetta di dire a tutti gli italiani e magari anche agli europei che la TAV in generale non s’ha da fare?

    Aggiungo un aneddoto: mesi fa parlavo con una torinese, originaria della Valsusa, che mi ha raccontato che a suo tempo lì ci sarebbero state analoghe opposizioni perfino contro la costruzione della normale linea ferroviaria, che oggi viene presentata come la soluzione appropriata. Sarebbe interessante verificare e approfondire.

  • Di Geri Steve (---.---.---.54) 28 febbraio 2012 13:08

    Ho letto con interesse perchè il problema mi riguarda: da giovane dicevo: sono poco fisionomista, oggi che la situazione è peggiorata, a chi mi saluta calorosamente dico: aiutami, soffro di prosopoagnosia... la gente che vedo frequentemente la riconosco facilmente, ma basta che cambino look e io vado in crisi.
    I problemi principali me li creano quelli che credono che tu non li voglia salutare e le ragazze che si scocciano perchè le fisso a lungo: si infastidiscono -e ancor più i loro accompagnatori- mentre io mi sto ancora domandando se sono o no persone che conosco.

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