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La pacifica rivoluzione del popolo islandese

Di Matteo RadioBozen (---.---.---.22) 28 settembre 2011 00:25
Matteo RadioBozen

La cosa eccezionale è che chiunque poteva candidarsi, ad eccezione di coloro che avevano precedenti penali, quindi anche uno studente, un disoccupato, un avvocato, un artigiano potevano rappresentare gli interessi del popolo islandese (e non solo una piccola fetta di plutocrati, tecnocrati e politici). Un grande gesto di democrazia radicale. Ricordiamoci però che loro sono 300mila, noi più di 50 milioni solo in Italia. Non dimentichiamo nemmeno che "tanti niente uccisero un asino" e che quindi possiamo trarre dei preziosi insegnamenti da questa esperienza per implementare un modello democratico più vicino agli interessi delle persone a poco a poco,città per città, provincia per provincia. Tutto questo forse ci permetterà di riprenderci le redini di quello che ormai è L’Impero Europeo.


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