6 luglio Napoli per Gaza: Tutti giù per terra contro il genocidio
par Giuseppe Ottaviano
sabato 5 luglio 2025
Corpi distesi sulla Rotonda Diaz per dire basta al massacro del popolo palestinese
Domenica 6 luglio, alle ore 19, la Rotonda Diaz sul lungomare di Napoli si trasformerà in un’enorme distesa di corpi. Migliaia di persone parteciperanno al flash mob “Tutti giù per terra: per Gaza, contro il genocidio”, promosso da Life for Gaza, dalla Comunità palestinese della Campania e da Kosmopolis Aps per lanciare un messaggio potente e silenzioso: basta morte, basta indifferenza.
In uno dei luoghi più iconici della città, riconosciuta come città di pace, si stenderanno per terra adulti, giovani, anziani, artisti e attivisti per ricordare le vittime innocenti del conflitto in corso: bambini, donne, uomini, giornalisti, medici, infermieri, operatori umanitari, colpiti da quella che gli organizzatori definiscono senza esitazioni un genocidio.
“Non si può essere indifferenti di fronte al genocidio del popolo palestinese che colpisce soprattutto bambine e bambini”, ha dichiarato Luigi de Magistris, ex sindaco di Napoli e membro del comitato dei garanti di Life for Gaza. “I napoletani si sono sempre schierati dalla parte della giustizia e degli oppressi”.
Un’ondata di adesioni
All’appello lanciato da Life for Gaza hanno risposto in tanti: attivisti, collettivi, associazioni e numerosi volti noti del mondo dello spettacolo, della musica, della cultura e dell’impegno civile. Hanno espresso il proprio sostegno con video e messaggi pubblici personalità come Marisa Laurito, Lina Sastri, Lino Musella, Massimiliano Gallo, Enzo Gragnaniello, Rosalia Porcaro, Alex Zanotelli, Moni Ovadia, Carlo Faiello, Capone & Bungt Bangt, Pau dei Negrita, Dario Sansone, Marco Zurzolo, Elisabetta Serio, e tanti altri.
Presenti anche realtà territoriali come Rete Vesuviana Solidale, Souzan Fatayer, Gigi Lista, Andrea Morniroli, Dario Carotenuto, a dimostrazione di come il sostegno alla causa palestinese unisca mondi diversi e sensibilità differenti.
Un gesto semplice, un grido collettivo
Stendersi a terra, in silenzio, con il corpo che mima quello delle vittime sotto le macerie. Un gesto semplice, ma carico di significato. Un’immagine forte, che richiama il dolore e la richiesta di giustizia. Un flash mob che si fa atto politico, civile e umano.
L’invito degli organizzatori è aperto a tutti: portare con sé un telo bianco per stendersi, andiere della Palestina, kefiah, simboli vari della Palestina, bandiere della pace, unirsi a una comunità che non accetta più di restare a guardare.
In un mondo che troppo spesso resta in silenzio davanti all’orrore, Napoli si mette giù per terra. Ma con dignità, si alza in piedi contro l’ingiustizia.