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paolo

L'età avanza e perciò la lascio perdere ,coniugato con figlio ,milite assolto ,laurea in fisica + corsi post ,vita lavorativa intensa e a tipologia variabile dall'insegnante(breve) all'autonomo con passaggi in mutinazionali .
Interessi personali in elettronica ed informatica .

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  • Primo articolo martedì 08 Agosto 2010
  • Moderatore da martedì 11 Novembre 2010
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Ultimi commenti

  • Di paolo (---.---.---.247) 19 settembre 2013 09:24

    @58 . L’origine intima della fede è dettata dalla necessità di esorcizzare la morte . Su questa necessità atavica si è costruita l’architettura mediata tra il trascendente ed il reale che si chiama religione .
    Se io sono il tramite di Dio , io stesso divento Dio e tu devi seguire le mie leggi , ovvero il trascendente trasformato in potere temporale per il controllo dell’uomo .
    E’ la forma coercitiva più potente che si conosca e dalla quale i popoli possono affrancarsi soltanto con la cultura ed il pensiero scientifico .
    Vorrei anche precisare che non è uno scontro tra spiritualismo e materialismo , anche lo scienziato ha una fede : il dubbio .

    E qui caro Persio non mi trovi affatto d’accordo perchè il dogma ingabbia il pensiero ,il dubbio non può farlo perchè altrimenti diventerebbe certezza ,ovvero l’antinomia di se stesso.

  • Di paolo (---.---.---.247) 18 settembre 2013 16:04

    @58 .E allora non sei un credente , perché la "rivelazione " è una verità assoluta (dogma ) e il dubbio non è ammesso .La tua è una forma di fede surrettizia , che probabilmente risente del contesto ambientale e culturale in cui sei vissuto . E’ una dimensione molto comune , a tal punto che , in un paese confessionale come il nostro , il pensiero laico è maggioritario.
    Concordo invece pienamente sul fatto che il fanatismo dipenda molto (ma non solo) dalla mancanza di cultura e questo però è anche indirettamente una risposta del perché le religioni (tutte) abbiano come substrato di coltura l’ignoranza dei popoli .Credo che tutta la storia dell’Umanità fino ai fatti contemporanei fornisca un quadro abbastanza chiaro in questo senso.
    La fede cattolica , nei paesi più progrediti e culturalmente avanzati , ha dovuto mediare progressivamente e sempre di più la propria posizione di intransigenza dogmatica per uniformarsi al contesto civile in cui è radicata .Forse è questo che intende Mancuso quando parla di laicizzazione del credente , ma è un ossimoro per mascherare la caduta del senso religioso (chiese che si svuotano) . I paesi che vivono ancora in una dimensione arcaica sono prigionieri della loro religione , che si sovrappone e si identifica con la struttura dello Stato e le sue istituzioni .

    Mi sono permesso di esprimere un parere del tutto personale ,ovviamente del tutto opinabile e senza alcuna intenzione di offendere la tua sensibilità .

  • Di paolo (---.---.---.247) 18 settembre 2013 13:18

    Qual è la differenza essenziale tra credenti e non-credenti?”.

    Risposta : il credente è un visionario che spiega l’esistenza della vita partendo da un assioma non dimostrato ,ovvero l’esistenza di Dio ( la fede ) . Il non-credente è spinto dal dubbio e cerca una spiegazione logica fondata sulla sperimentazione e sulla conoscenza (pensiero scientifico).

    A differenza di quanto cerchi di far credere l’illustre teologo , con artifizi e speculazioni filosofico -erudite , tra le due qualità umane non esiste alcun punto in comune .Anzi siamo su posizioni diametralmente opposte .
    Un credente non potrà mai essere laico perché , per sua natura, tenterà sempre di sovrapporre la sua dimensione interiore di credente a qualsiasi forma autonoma di decisione .
    Quindi il virtuosismo dialettico di Mancuso non tragga in inganno ,cosi’ come il pur meritorio approccio alla semplicità e alla morigeratezza di Papa Francesco , dietro ad ogni religione , ad ogni forma dogmatica del pensiero ,si nasconde il fanatismo .
     

  • Di paolo (---.---.---.247) 17 settembre 2013 18:41

    Ormai fanno schifo a tutti .

  • Di paolo (---.---.---.247) 17 settembre 2013 11:22

    A parte il fatto che non è assolutamente vero che "a nessuno è venuto in mente di dichiarare che Berlusconi è innocente " . Non so da dove lo ricavi caro Franco ,I suoi adepti ci hanno letteralmente stordito a forza di ripeterlo .

    Il problema è che "l’innocenza " non si può dichiarare , va accertata .E ad accertarla sono i giudici e non la Santanché .
    Augello non è chiamato a rifare il processo e a formulare una sentenza . La sentenza c’è già stata ed è definitiva : Silvio Berlusconi è colpevole .Punto .

    Poi ci sono dei buontemponi come Cesare Zaccaria e relativi compiacenti che se la filano a modo loro .
    Arrivare a definire "toghe rosse " 12 giudici (3 +3 +6 )tutti acclaratamente di centro destra o di destra -destra ,un paio perfino in afflatto con l’entourage di Silvio , è l’immagine lampante di quali vette di faziosità può raggiungere chi rifiuta la dolorosa realtà . In Cassazione ,anche il procuratore ,ovvero l’accusa era di magistratura indipendente ( destra) .Dubito che perfino l’uscere fosse di sinistra .
    Ma come dice bene Geri per questi soggetti non c’è alcun limite all’indecenza ,sono disposti a tutto , anche a vendere il cervello in nome della bandiera .E’ proprio per questo motivo che Silvio ( in privato lo chiamano Gesù) li ha selezionati , è per sentirsi dire "duce ,duce !! " , oppure , se hanno i requisiti ,per disporne a suo piacimento.Per i più fortunati c’è la ricompensa , per tutti gli altri il compiacimento di sentirsi la famiglia allargata dell’illustre delinquente .

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