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paolo

L'età avanza e perciò la lascio perdere ,coniugato con figlio ,milite assolto ,laurea in fisica + corsi post ,vita lavorativa intensa e a tipologia variabile dall'insegnante(breve) all'autonomo con passaggi in mutinazionali .
Interessi personali in elettronica ed informatica .

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  • Primo articolo martedì 08 Agosto 2010
  • Moderatore da martedì 11 Novembre 2010
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Ultimi commenti

  • Di paolo (---.---.---.239) 27 novembre 2012 18:57

    Concordo in pieno con Sergio Romano ,il problema non è chi comincia per primo ,che nella situazione attuale è cosa priva di significato ,ma chi ha interesse a non finire (la guerra) .
    E qui , mettendo in fila gli avvenimenti degli ultimi venti anni e anche dopo la morte di Arafat ,sono straconvinto che sia Israele ad avere questo interesse . E le ragioni possono essere sostanzialmente legate al fatto che tenendo l’intera area medio orientale in tensione sanno di poter contare sui finanziamenti USA e su quelli delle ricche lobby ebraiche sparse nel pianeta . Poi c’è anche quella di mantenere una posizione preminente negli equilibri geopolitici non solo nell’area medio orientale ma a livello globale .Il perchè è molto semplice ,Israele è il cane da guardia dell’Occidente nella complessa partita tra mondo arabo e interessi economici occidentali legati al petrolio .Un Israele forte e minaccioso significa arabi incapaci di creare una leadership politica unica e soprattutto un deterrente militare nei confronti dell’Iran e della Siria (oggi manca all’appello l’Iraq) .Insomma un po’ la stessa rendita di posizione di cui abbiamo goduto noi quando c’era la guerra fredda e il mondo era diviso in due blocchi .Poi è caduto il muro di Berlino è cominciata la distensione e noi non contiamo più una mazza e quel che è peggio neppure vicino alle porte di casa nostra .Lo dimostra quanto è avvenuto in Libia .
    chiudo -ciao

  • Di paolo (---.---.---.239) 27 novembre 2012 14:42

    Non ho certo bisogno che lei mi educhi alla realtà della situazione disastrosa in cui vivono persone che non hanno né presente né futuro, grazie a Dio ho sufficenti capacità di discernimento.

    Il problema ,caro signore ,è che in questo paese stralciare la posizione welfare di questi disgraziati è praticamente impossibile ,perché nel database dell’INPS ci sono dentro milioni di fasulli che hanno ciurlato lei ,il sottoscritto e tutte le persone oneste di questo paese .
    Si guardi intorno ,tutta la ricchezza che vede ,e le assicuro che dalle mie parti (riviera toscana) siamo all’opulenza , è stata costruita al 95% con l’evasione fiscale . Molti cittadini (eufemismo) si sono arrichiti o sono benestanti a danno dello Stato che si è indebitato e oggi stiamo scontando questa anomalia
    Per quanto attiene le posizioni dei realmente indigenti ,quelli veri non quelli fasulli ,ci sono tutta una serie di servizi sociali che possono essere attivati . Comunque fino a quando non sarà risolto questa indecenza (l’evasione fiscale) non degna di un paese civile è inutile chiedere un trattamento pensionistico equivalente a quello di paesi (come il nord Europa) che hanno situazioni totalmente diverse ,farebbe soltanto aumentare il livello di ingiustizia sociale .Pensi quanto assistenzialismo si potrebbe fare recuperando soltanto la metà dei 140 miliardi annui di evasione fiscale . Oggi siamo al 10% (teorico) .
    Dei sindacalisti e dei nostri politici me ne sbatto da sempre e se non vado a raccogliere la cicoria per 300 euro al mese devo solo ringraziare me stesso .

  • Di paolo (---.---.---.8) 27 novembre 2012 00:10

    Caro xxx.67

    Lei si sbaglia di grosso ,io nella mia vita lavorativa ho fatto l’autonomo all’ 80 % , altro che posto fisso .Avrei potuto benissimo continuare a fare l’insegnante e oggi percepirei 1800-1900 euro netti al mese (dopo 40 anni di contributi versati).
    Quindi lei dimostra di non avere la minima idea di come e su cosa si calcola l’importo pensionistico ,lasci perdere i politici che sono un caso a parte ,se lo fanno è perché il popolo bue glielo ha permesso .

    Affermare , come ha fatto lei , che si è lavorato duramente una vita per avere 500 euro al mese di pensione equivale , nella stragrande maggioranza dei casi,ad una autodenuncia di lavoro nero e quindi di evasione fiscale .
    Sia ben chiaro che ci sono situazioni particolari che meritano rispetto ,certo non sto riferendomi a chi puliva le scale per dare da mangiare alla famiglia , ma la gran massa è composta da gente che ha intascato e non ha contribuito ,vivendo alle spalle degli altri.
    Conosco persone che percepisconono una pensione di 800 euro(netti) , avendo lavorato più di 40 anni e con un tenore di vita da benestanti ,dargli anche 200 euro in più sarebbe una emerita porcata .Gente che poi è sempre pronta a lamentarsi dei disservizi ,la sanità che non funziona ,i buchi nelle strade ......
    Quindi basta con questo piagnisteo .
    ...
    A questi farabutti la pensione andrebbe tolta altro che aumentata .

  • Di paolo (---.---.---.8) 26 novembre 2012 18:31

    Intanto è bene precisare che chi percepisce pensioni che si avvicinano a quella minima (pensione sociale) è per il semplice motivo che hanno versato pochissimi contributi o non hanno versato per nulla ,quindi lavoro in nero o evasione fiscale .

    Vi informo che a seguito degli ultimi condoni tributari (condono tombale Berlusconi) le somme che da circa 10 anni lo Stato deve ancora incassare sono circa 4,5 miliardi di euro a fronte di circa 60.000 condonati ,dei quali solo un migliaio devono circa 1,5 miliardi .
    Il legislatore ,ovvero il Parlamento ,per invogliare alla richiesta di condono (e stiamo parlando di evasori fiscali !!) ,oltre a tutte le agevolazioni , ha congeniato la norma "sui generis "che il pagamento avvenisse in più rateazioni ,con la clausola che pagata la prima (ripeto pagata la prima ! ) l’iter della pratica venisse risolto .Ad oggi di questi condonati si sono ovviamente perse le tracce ,la Corte dei Conti si è dichiarata organo non competente all’incasso e l’attuale governo ,stante anche il caos e la difficoltà di ricostruire le singole posizioni ,ha prorogato a fine 2013 (quindi di un altro anno) l’assegnazione ai ruoli di Equitalia .

    Inutile quindi dire che nessuno dei governi di destra e di sinistra si è mai premurato di recuperare queste cifre .

    E allora indignatevi per questo invece di elucubrare come racattare i 100 milioni che ,oltretutto ,essendo non una tantum ma a ruolo definitivo ,aggraverebbero la contribuzione di chi lavora perché i soldi vengono sempre presi dalle tasche dei soliti imbecilli ,come il sottoscritto , che durante la propria vita lavorativa ha sempre pagato le tasse (pentito).

  • Di paolo (---.---.---.8) 26 novembre 2012 12:18

    Verità incontrovertibili e lapalissiane che soltanto gli stupidi o i complici non vogliono vedere .

    L’equivoco di fondo è proprio quello di connotare come "partito politico " quello che in realtà è una banda , una lobby ,una associazione di interessi che , assecondando quelli personali dell’ex premier ha come tornaconto la spalmatura di danaro e favore di dirigenti , amici , seguaci che traggono vantaggi personali nel mancato rigore e rispetto delle leggi ,nei condoni ,nella compiacenza ,nella corruzione ,nelle inefficenze generali della pubblica amministrazione .
    Questi sono ,nella stragrande maggioranza ,gli elettori del PDL e non è un caso che coincidano quasi specularmente con le categorie a maggior tasso di evasione fiscale .
    Poi per darsi una patina di contenuti politici chiaccherano di liberismo ,di ideali democratici ,di tutela delle famiglie ecc. Tutte chiacchere che servono per coprire il raggiungimento di obiettivi strettamente personali . Sotto l’ombrello di Silvio si sono tutti arrichiti ,tutti (rarissime le eccezioni) hanno goduto .In cambio è richiesta fedeltà assoluta e disponibilità al servizio del capo .
    Credo che per fare il cortigiano ,oltre ad uno spiccato senso realistico del proprio tornaconto ,serva un basso indice morale ed etico ed un istinto animale a conseguire il proprio scopo con la minor fatica possibile ,soprattutto quando si è consapevoli di non valere una cicca.

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