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alessandro tantussi

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uno qualunque, ma non un qualunquista

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  • Primo articolo giovedì 09 Settembre 2010
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Ultimi commenti

  • Di alessandro tantussi (---.---.---.77) 18 novembre 2010 08:32
    alessandro tantussi

    Anche questa volta sono d’accordo con te sul ragionamento, nel senso che dobbiamo tutti evitare di scegliere sulla base di pregiudizi, solo che le mie conclusioni, e quindi la mia scelta di voto, è stata diversa dalla tua. 
     
    Per quanto riguarda il conenuto dell’articolo ribadisco che, a mio modo di vedere, data la turbolenza dell’economia forse è il momento meno opportuno per creare instabilità, tanto più quando l’opposizione non ha nemeno un’idea chiara su cosa proporre in alternativa né in termini di programma né in termini di leader.
    La famosa crisi al buio non illumina la politica e rende ancora più oscure le scelte di natura economico-finanziaria.
    Purtroppo ora è il momento dei saldi (o dei soldi) per lo stato e per i cittadini, non è il momento delle idee (tantomeno di quelle confuse) che non aiutano a campare.
    Se ci fosse una alternativa credibile, una proposta seria e forte in economia ed un leader serio ma soprattutto sufficientemente forte per portarla avanti si potrebbe anche aprire la crisi. mi pare che su questo siano concordi tutti gli economisti, di destra o di sinistra.

    Ai mercati internazionali frega poco chi governa la barca, l’importante è che la rotta sia chiara e il timoniere abbia la mano ferma, salvo il fatto che si voglia stravolgere la struttura economica di questo paese, ma non mi pare che nessuno voglia tornare al comunismo (ma nemmeno all’aumento delle tasse o a forti vincoli sulla proprietà privata o alla programmazione centralizzzata dell’attività economica o ad uno stato-imprenditore) . 

    in un certo senso direi che è giustificata solo la posizione di coloro che vorrebbero stravolgere il paese (i partiti tipo SEL che anche oggi si riferiscono al comunismo o si definiscono comunisti) se il sistema è completamente da buttare ogni momento è quello buono, quando si deve ribaltare un sistema di poco importa se nell’immediato sarà un casino. 

    ciao, alessandro

  • Di alessandro tantussi (---.---.---.157) 17 novembre 2010 08:50
    alessandro tantussi

    per pv21 Finiamola con la febbre del tribuno, se il tribuno venisse votato in maggioranza vorrebbe dire che la febbre ce l’ha il popolo, o vorrebe dire che è stato eletto democraticamente? La prima causa della sconfitta della sinistra consiste nell’incapacità di ammettere errori e quindi nell’impossibiltà di correggerli. Io ammetto, riconosco e difendo il diritto ad opporsi, ma non lo si può fare senza la minima capacità di riconoscere, obtorto collo, le sconfitte e senza capacità di cambiare strategia per vincere. Se chi vota a sinistra continua a gratificarsi nel dire che gli altri sono tutti scemi, condanna sé stesso a perdere sempre (finché non ricorre alla rivoluzione per conquistare il potere con le armi senza passare per il consenso dei voti). Convincete gli avversari, invece di offenderli, e forse raccoglierete più successi. 

  • Di alessandro tantussi (---.---.---.157) 17 novembre 2010 08:30
    alessandro tantussi

    Caro Paolo: mi pare difficile ma può anche darsi che tu abbia ragione. Quanto dirò non venga preso in senso offensivo perchè non è questa la mia intenzione, lo si valuti per quello che è, un modesto contributo alla discussione. Comunque io credo di aver sostenuto un ragionamento diverso: a prescindere dalla colpa, e di certo senza premeditazione, il PD ha "oggettivamente" favorito il permanere al potere di Berlusconi, non certo che l’ha voluto!  Paolo, hai utilizzato una similitudine perfetta con il riferimento all’arrocco, in effetti la sinistra ha favorito, involontariamente, l’arrocco della destra a difesa del suo "re", solo che mi sembra tu la stia utilizzando in senso negativo non tenendo conto che è una normalissima tattica di difesa, sugli scacchi come in ogni altro tipo di contesa. Quello che voglio dire è che io e tanti altri come me, se vogliono difendere il loro schieramento, non possono che difendere anche il loro capo, e se gli avversari sputano su quella che tu ritieni sia la mia "bandiera" (e non lo è) sbagliano perché non fanno altro che serrare le fila dello schieramento opposto, impedendo perfino alle truppe dello schieramento opposto di rendersi conto delle debolezze del loro leader. Io continuo ad essere convinto che la sinistra se vuole vincere deve fare più politica, probabilmente più moderata, e meno offese a B. Devo dire che questo atteggiamento sbagliato la sinistra lo mostra anche contro il suo stesso leader: ogni giorno per ogni offesa a B. si sente anche una critica al prorio leader Bersani, ogni giorno si sente una proposta di leader diverso (Chiamparino, Vendola, Renzi, papa straniero e chi più ne ha più ne metta) fino ad arrivare ad ipotesi incredibili quando si fa il nome di Fini o di Montezmolo che non riesco proprio a capire come possano rappresntare il desiderio di riscatto dei progressisti. Insomma non si capisce più nulla, la sinistra oltre ad essere vista come forcaiola viene valutata come inafidabile. ll messaggio che passa è "BERLUSCONI è UNA M... e BERSANI è un incapace". L’incoerenza, l’ipocrisia, la confusione e l’estremismo non vi consentiranno mai di spostare quel 5% per cento di elettrori che serve per vincere, anche con questa legge elettorale. Se io mi riconosco nel centrodestra e se spero che il centrodestra continui a prevalere non posso che difendere Berlusconi anche se non mi piace. Se voglio perdere basta che appoggi Fini. Se voi volete continuare a perdere bata che continuiate in questa strategia inutile, che non porta nessun vantaggio agli italiani, incoerente, offensiva e massimalista. E, a scanso equivoci, non intendete questa mi aconsiderazione come una’offesa, non vuole affatto esserla. Al limite è un contributo per favorire l’alternanza... 

  • Di alessandro tantussi (---.---.---.237) 16 novembre 2010 21:18
    alessandro tantussi

    Sono d’accordo con Fabio Chiusi. Certamente il motivo del successo di B. non sarà tutto lì, ma di certo contribuisce. L’accanimento terapeutico della sinistra tiene in vita B. 

  • Di alessandro tantussi (---.---.---.237) 16 novembre 2010 21:11
    alessandro tantussi

    per pv21: questo cosa c’entra con Bonanni, con il fatto che lui sia all’alcool (che ripeto esssere una gratuita accusa infamante) e con i risultati attuali di Alitalia? ed inoltre: cosa c’entrano Marchionne l’Alfa e la Wolksvagen con il bilancio Alitalia? cosa c’entrano il consenso surrogato e la fascinazione mediatica? si stava parlando del bilancio Alitalia o si cercano occasioni per parlare d’altro?

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