Damiano, va benissimo quello che dici, ma il mio tentativo era di fare un passo indietro e spiegare che vengono prima etica e politica e poi l’economia (una volta decisi i principi e gli obiettivi).
Il motivo principale dell’abbandono della cultura è che la cultura non produce business, mentre l’ignoranza dà grandi ritorni economici.
Viviamo in un sistema che ci ha ridotto tutti a consumatori, e dove tutto deve essere commerciabile per essere tollerato dai nostri leader politici (siano essi Monti, Bersani, Berlusconi, Casini, ....).
Ma la cultura si presta male al commercio, paricolarmente quando essa è conoscenza vera, profonda. Invece le pillole di conoscenza che galleggiano sull’immaginario collettivo dei consumatori sono facilemte commerciabili.
Ecco perchè si inventano leggi per il diritto d’autore, per il brevetto, per il copyright: per evitare la libera circolazione della cultura e rendere così possibile il commercio della pseudo-cultura che proviene dai media, ma ormai è entrata anche a scuola, grazie a ministri che appaiono essere degli incaricati d’affari delle aziende.
Un’organizzazione di parte come Amnesty International, finanziata da Open Society, American Jewish World Service, UK Department for International Development, Commissione Europea (EuropeAid) può solo dichiarare ciò che fa comodo ai suoi padroni.
La ringrazio per aver confermato la mia teoria che molte persone sono ignoranti, ma per avere degli ignoranti veri bisogna prendere dei professori universitari.
Nel merito, è tutta aria fritta, ripassature di economia teoclassica fallita da tempo. Del resto viene citato il più inattendibile dei quotidiani, IlSole24ore, il quale, in evidente conflitto d’interesse con i lettori, può dire solo ciò che fa comodo ai suoi padroni, cioè teologia economica.
Ancora nel merito: com’è che sono 7 mesi che c’è Monti e il debito pubblico aumenta, mentre lo spread resta costante? Ma la favoletta con cui lo avevano messo a rubare nella posizione più favorevole d’Italia non prevedeva il miglioramento dei conti?
E poi questi mercati nel mondo reale hanno un nome, non sono aziende qualsiasi, sono banche d’affari, tra le quali Goldman Sachs, la banca per cui lavorano (o hanno lavorato) Monti e Draghi. Ancora un conflitto d’interessi: non è che per caso monti e Draghi continuano a lavorare a favore di Goldman Sachs invece che a favore delle popolazioni europee?
La logica di Pergola: "intervista ... non ...rintracciabile sul sito online in inglese del quotidiano israeliano (forse semplicemente non ancora pubblicata)" "Il misterioso testo-fantasma è adesso finalmente leggibile grazie al sito romaebraica.it" e qui trovo: "articolo, pubblicato lo scorso 24 giugno" Ma Pergola legge ciò che cita?
A parte questo, io non ho trovato traccia di Grillo nemmeno nella versione ebraica del sito web.