Qualche elemento per rispondere si può trovare: Grillo deve rispondere agli italiani di ciò che fa, visto che ha chiesto il loro voto ed ha preso impegni. Qualcosa del genere vale anche per Berlusconi, che comunque risponde agli elettori. Letta certamente non ha elettori a cui rendere conto, del resto è appena tornato da un viaggio negli USA per prendere ordini. Lo stesso vale per Napolitano, che si è autonominato dopo aver preso disposizioni dalla Merkel. Draghi è della stessa congrega.
A questo punto è evidente che alcune di queste persone sono totalmente inaffidabili ed altre andrebbero seguite per vedere se e quanto mantengono di quanto promettono.
Per riavvicinare i cittadini alle istituzioni comunitarie bisognerebbe consentire ai cittadini di decidere qualcosa. Invece a livello europeo c’è un Parlamento eletto che non decide niente e tutta una serie di istituzioni che decidono senza essere elette. Difficilmente si poteva fare qualcosa di più distante dai cittadini. E non sembra essere un errore. La istituzioni europee sono state progettate per essere svincolate dai cittadini.
Mi ritorna in mente quel vecchio detto cinese: "Quando il dito indica la luna, l’imbecille guarda il dito".
Se guardiamo all’attività parlamentare della presente legislatura, il magggior progetto in atto è la demolizione della Costituzione italiana tramite il ddl costituzionale 813, già approvato da Senato (11/07/2013) e Camera (10/09/2013). Con questo ddl, che doveva essere approvato entro il 2013, veniva aggirato l’art. 138, dando il mandato a 40 persone di modificare la Costituzione in base ai desideri delle banche. Però ci vuole la maggioranza parlamentare dei due terzi, altrimenti è quasi automatico il referendum. Adesso al massimo si raggiungerà la maggioranza semplice. Le prospettive sono che il ddl 813 non passerà.
L’altra attività principale del nostro governo era quella di regalare le poche aziende rimaste in Italia alle banche loro amiche, svendendole per un tozzo di pane. Un primo assaggio lo abbiamo visto con Telecom. Anche questo progetto è a serio rischio.
Nel frattempo emerge la totale incompetenza di Letta e Napolitano per risolvere i problemi dell’Italia, con serie prospettive di conflitto sociale. A cui bisognerà rispondere. E Berlusconi sarà sempre meno importante, per cui sarà sempre più difficile dare la colpa a lui dei disastri di Draghi, Monti, Letta, Napolitano.
Ecco forse nel prossimo futuro saremo costretti a guardare i problemi dell’Italia invece del solito teatrino e da qui si potrebbe aprire qualche prospettiva.