Chi sta con gli italiani?

par Angelo Bruscino
martedì 1 ottobre 2013

La domanda migliore che possiamo farci in questi giorni, anzi in queste ore, è senza dubbio una e una sola: chi sta con l'Italia e gli italiani? Ci perdiamo tra parlamentari e soloni di partito che urlano, sbraitano, caldeggiando o firmando dimissioni, tra un ministro e l’altro di un Governo che stenta a svolgere il ruolo per cui era stato votato da una assemblea in versione “bipartisan”, tra falchi e colombe di ogni specie e colore.

E mi chiedo, sul serio, chi cavolo pensi davvero a noi poveri italiani, gente comune che continua a pagare la follia di pochi “eletti” (per modo di dire) che antepongono l'interesse personale del singolo a quello di noi tutti.

La crisi di governo, mi vien da dire, brucerà risorse economiche e lavorative, per non parlare di quella poca, preziosa credibilità internazionale che eravamo riusciti a recuperare. Ora disperderemo queste energie proprio all'alba del nostro semestre di presidenza dell'Europa. Che dire: ancora una volta faremo la nostra magra, terribile figura…

Ormai anche i giornali dovrebbero cambiare modalità e forme del comunicare. Ad esempio, dovrebbero pubblicare sottotitolo e occhiello, nomi e volti degli “irresponsabili”, di coloro che ci stanno lanciando nel baratro del caos.

Di contro, ai tanti che negli ultimi tempi hanno deciso di fuggire da questo sciagurato paese alla deriva, dovremmo forse riconoscere il dono di Cassandra. E speriamo che, almeno questa volta, all'ennesima caduta di Ilio possa apparire un novello Enea che magari possa rifondare, in uno spirito guidato dal merito e dalla serietà, una nuova Roma. Anche perché con quella vecchia non si va più da nessuna parte.


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