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Renzo Riva

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  • Primo articolo mercoledì 12 Dicembre 2009
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Ultimi commenti

  • Di Renzo Riva (---.---.---.8) 9 aprile 2011 15:15
    Renzo Riva

    Da un mare di comunicazione-inquinata all’inverosimile

    ben difficilmente si riesce a scovare
    il famoso ago nel pagliaio.

    Riporto un tipico esempio di comunicazione-propaganda
    per il quale si è formalmente passati alla richiesta di pubblicazione della rettifica.

    Qualora non fosse pubblicata
    invierò un esposto all’ordine dei giornalisti della mia regione Friuli Venezia Giulia
    competente per territorio.

    Questo report nasce da una lettera di una signora pubblicata in “primo piano” sulla stampa del locale quotidiano del “Messaggro Veneto”.

    Lettera

    IN PRIMO PIANO
    Un’idea con il fotovoltaico per le autostrade

    È Cari sindaci dei Comuni friulani il cui territorio è attraversato dalle autostrade A4 e A23 vogliate leggere sul Messaggero Veneto la lettera che ho inviato alle due Regioni, alle quattro Province, alle Autovie venete, all’Enel. In essa non ho detto il mio dolore per la diffìcile “ripresa”, ma è proprio questo che mi ha spinto a scriverla. Ho soltanto esposto un’idea da verificare e perfezionare se sembrasse buona come appare a me.
    A destra e a sinistra di tutte le autostrade, tra la carreggiata e la rete di recinzione, esistono lunghe strisce di terreno-cuscinetto. Uno spazio apparentemente inutilizzato, ma forse attrezzabile per posizionare i moduli del fotovoltaico. Opportunamente inclinati per evitare riflessi, essi raccoglierebbero la più ampia luminosità. Uno spazio che, se sfruttato tutto, produrrebbe energia elettrica in modo industriale.
    Non ci sono vincoli paesaggistici dove già si è circondati da cemento, asfalto, presidi metallici, e dove gli ancoraggi avrebbero altezze insignificanti. I lavori di installazione, per come si presenta il sito, per la facilità di accesso e che tale rimane sempre, per la possibilità di usare gli elementi di vetro e silicio anche come barriere antirumore, potrebbero essere immediatamente eseguibili.
    Non più furti: sorveglianza gratis tutte le ventiquattr’ore.
    Mi sembra credibile che avviare una centrale nucleare costi trecento volte tanto, ma sarebbe il meno! Si pensi soltanto all’espropriazione dei terreni che con le autostrade è già avvenuta. Oggi, con una seconda alta giustificazione, si potrebbe consolare chi soffre ancora. Autovie venete, non vi arride l’idea di incassare l’affitto? E l’Enel, che implora i privati di produrre anche pochi kilowattora con i loro miserelli 4 metri quadrati di tetto, cosa sta aspettando? Non vorrebbe la vera centrale elettrica diffusa? Chi ricorda le sospensioni della fornitura, chi sente la dipendenza dagli altri come un’umiliazione, parli, faccia. Non servono bandi: lavoro ce n’è per tutte le microimprese del settore. Coopereranno. Non ho niente da aggiungere, adesso. Aspetterò
    Giuliana Banco
    Faedis


    Ricevo e do conto della rettifica chiesta dal segretario C.I.R.N. al quotidiano “Messaggero Veneto” di cui al precedente commento
    http://www.archivionucleare.com/index.php/2005/09/23/carlo-rubbia-solare-nucleare/#comment-32918

    Faccio presente a Codesta Spettabile Redazione che la lettera della lettrice Giuliana Banco, pubblicata lo scorso 23 marzo, è frutto di personali convinzioni non rispondenti al vero.
    Vi chiedo pertanto, nello spirito e nella lettera della norma della “Carte dei Doveri del Giornalista”, di volere pubblicare l’allegata precisazione/rettifica, che Vi invio a nome del Comitato Italiano per il Rilancio del Nucleare (Cirn).
    Giorgio Prinzi
    06.7049.6222 e 339.12.67.704

    Spettabile Redazione,
    oggi più che mai la stampa, con il suo potere suasivo e di orientamento dell’opinione pubblica, si assume grandi responsabilità, nel bene come nel male, tale magari solo come “effetto collaterale” delle migliori intenzioni e predisposizioni.
    Nello specifico faccio riferimento alla lettera della lettrice Giuliana Banco, che ritengo del tutto incompetente in materia alla stregua del redattore che l’ha editata, pubblicata nell’edizione del 23 marzo 2011.
    Primo dato di fantasia. Il costo del fotovoltaico per unità di potenza installata è notevolmente superiore a quello del nucleare. L’affermazione che il nucleare costi trecento volte il fotovoltaico è una affermazione fideistica talebana non corrispondente al vero. Nel fotovoltaico non vengono inoltre portati in conto, quindi ammortizzati, gli elevatissimo costi di smantellamento, anzi di essi neppure se ne parla. L’opinione pubblica li ignora.
    La Signora Banco ha molta fantasia anche in merito alle soluzioni tecniche proposte, a cominciare dall’orientamento dei pannelli da cui dipende la lo resa, comunque scarsa già con orientamento ottimale, figuriamoci con orientamento “antiriflesso”. Il tipo di installazione proposto, lineare di elevata lunghezza, è funzionale ad esaltare le perdite che sono appunto funzione lineare del conduttore, il cavo. Non chiedo ne alla lettrice ne al redattore di precisare l’allocazione degli inverter, il voltaggio di allacciamento, le soluzioni adottate per l’armonizzazione alla rete, che vede questi erogatori come elementi di perturbazione a cui è possibile ovviare solo con potenza convenzionale (da centrali a combustibile) pronta notevolmente superiore, o con il distacco dei medesimi, quando la perturbazione eccede la capacità della rete di ammortizzarla.
    Grandi interessi speculano sull’argomento grazie all’incompetenza generalizzata, a cominciare da quella del normatore europeo a cui si deve rispondere con un assurdo “credere, obbedire, installare”, comunque meno oneroso sotto diversi approcci con piccoli impianti allacciati alla rete a bassa tensione, che con grandi impianti. Ecco perché, dopo la omologa negativa esperienza dell’eolico, si cerca di disincentivare i grandi impianti e accettare come male minori quelli di piccola taglia.
    ingegnere Giorgio Prinzi
    Segretario del Comitato Italiano per il Rilancio del Nucleare


  • Di Renzo Riva (---.---.---.143) 8 aprile 2011 00:59
    Renzo Riva

    Voi descrivete una falsa democrazia
    cioè l’oclocrazia.
    Fatevi un ripasso sulla figura di

    Gaetano Filangieri

    Dal dispotismo illuminato che si fonda sul principio
    "tout pour le peuple, rien par le peuple"
    (tutto per il popolo, niente attraverso il popolo).

    http://www.iisf.it/scuola/filangier...

  • Di Renzo Riva (---.---.---.143) 8 aprile 2011 00:46
    Renzo Riva

    Pubblicato dal quotidiano "Messaggero Veneto" in data 12 Agosto 2010
    nella rubrica delle lettere a pagina XVII.
    Dicevo cose analoghe a "Report" ma non suscitarono alcun commento.

    La raccolta differenziata?
    Una stupidaggine che ci costa cara

    UDINE
    Riciclaggio
    insensato

    Ci sarebbe da complimentarsi con il corpo elettorale, per non aver permesso ai Verdi e ai Comunisti di essere presenti in parlamento, se non fosse che loro stessi hanno prima lasciato fare troppi danni al Paese per le insensate politiche ispirate dal catastrofismo ambientalista.

    Una di queste politiche fu quella della raccolta differenziata, alla quale si accodarono ben presto gli "intelligenti" del cdx che non volevano essere da meno dei sinistri.

    Ricordo l’azione belluina dei sinistri bassoliniani che portarono, insieme al campano ministro all’ambiente Verde, all’emergenza dei rifiuti dopo aver speso in vent’anni 20’000 miliardi di Lire.

    Si è in attesa dell’operato della magistratura locale per sapere qualcosa delle malversazioni degli ecologisti ideologici.

    Il riciclo è quanto di più insensato potessero concepire certe mele, bacate a tal punto da bacare tutto il bigoncio politico.

    Che senso ha recuperare la carta, la plastica ed altri materiali combustibili quando poi con le centrali a biomassa si bruciano materiali legnosi e cartacei? Le plastiche sono un derivato diretto del petrolio, per cui è opportuno bruciarle e produrre energia nei termovalorizzatori piuttosto che bruciare combustibili derivati del petrolio stesso.

    Nel mio comune, Buja, abbiamo dovuto subire l’onta del riciclo, proposto ed attuato da una amministrazione di cdx; se hanno ancora senso queste categorie politiche, omologate nel perseguire le stesse insensatezze.

    Molti bujesi sono insoddisfatti di questa "innovazione"; che però ha giovato al suo sindaco, che ora siede nel consiglio di amministrazione della Net.

    Nessuno dei consiglieri ha niente da dire sui futuri aumenti della relativa tassa, che subiremo tutti, per questa nuova "moda" anche quando il 95% dei rifiuti differenziatamente raccolti saranno portati in discarica? Tanto valeva portarceli prima!

    A margine dirò che il mercato della riciclata praticamente non esiste e per commercializzarla viene offerta sul mercato a prezzi stracciati, che non pagano nemmeno il ciclo industriale per la sua raccolta e produzione. Le cartiere del Nord Europa, che hanno boschi regimati, acqua ed energia elettronucleare a prezzi stracciati, riescono a fornire carta pregiata a costi concorrenziali.

    Basta citare la cartiera Romanello, che fu fatta chiudere per inquinamento e poi riaperta per non aggravare la situazione occupazionale dei lavoratori diretti e degli indotti nella filiera economica della raccolta differenziata.

    Poi, siccome al peggio non c’è mai fine, quella carta, che nessuno vuole neanche gratis, sarà bruciata come qualsiasi biomassa se non finirà direttamente in discarica.

    In tutta Europa i rifiuti solidi urbani vengono termovalorizzati; un dato per tutti: la Danimarca ne brucia oltre il 50%.

    Chi ha visto l’inceneritore di Vienna sa come le altre Nazioni affrontano e risolvono i problemi, invece delle inutili e dannose discariche che, dando luogo a commistioni fra interessi pubblici e privati, meriterebbero qualche interessamento giudiziario per vedere chiaro nelle concessioni delle cave, che saranno poi trasformate in discariche.

    Politici indecenti e cittadini deleganti sempre più "sotans".

    Chi si fa pecora il lupo lo mangia; ma non a Trieste, città dotata d’inceneritore.

    Renzo Riva

    P.L.I. F-VG
    Energia e Ambiente

  • Di Renzo Riva (---.---.---.247) 4 aprile 2011 03:16
    Renzo Riva

    COMUNISTI, STRANA GENTE

    Editoriale del direttore Andrea Guenna

    http://www.alessandriaoggi.it/index...

  • Di Renzo Riva (---.---.---.247) 4 aprile 2011 02:33
    Renzo Riva

    http://www.youtube.com/watch?v=OyFLrSeeNyw&feature=related

    CHI VUOLE L’USCITA DAL NUCLEARE DICA

    QUALE FONTE ECONOMICAMENTE SOSTENIBILE

    SOSTITUIRÁ L’ELETTRONUCLEARE

    NON CON LE FONTI IMPOSSIBILI PERÒ

    O DI LÁ DA VENIRE

    .

    Unione Europea Anno 2009

    Fonte energetica__ TWh %

    Rinnovabili____ 615,3 __________ 19,3%

    Nucleare______ 891,9 __________ 28,1%

    Fossili________ 1.672,1 __________ 52,6%

    Totale________ 3.139,3 __________ 100%

    Giappone anno 2009

    Fonte energetica__ TWh %

    Fossile________ 660  __________ 63%
    Nucleare______ 280  __________ 27%

    Rinnovabili_____ 105  __________ 10%

    Totale_________ 1.045  __________ 100%

    Gli accadimenti di Fukushima impongono delle scelte energetiche di scenario future per tutti i Paesi e segnatamente oggi per il Giappone che è anche il più grande importatore di GNL e con il maggior numero di rigassificatori al Mondo, a causa della sua insularità.

    In Italia invece saranno portate a 6 (diconsi sei) le canne del gas che insieme ai rigassificatori esistenti possono dare 80 miliardi di mc all’anno e pertanto non abbisogna di ulteriori rigassificatori perché nel consumo del gas dovrà dimagrire: è il solo Paese al Mondo che produce oltre il 50% del suo fabbisogno elettrico con il gas.

    Nella produzione dell’elettricità in Europa

      la prima fonte è il nucleare

    la seconda è il carbone

    Alcuni dei Paesi occidentali producono elettricità col gas come di seguito elencato:

    - Italia___________ 50%
    - USA___________ 20%
    - Gran Bretagna___ 20%
    - Germania_______ 10%
    - Francia__________ 5%

    Un’istantanea sui
    Consumi elettrici di

    - Giappone___1.100 TWh anno/127.000.000 ab= 8,6 MWh/ab
    - Germania____640 TWh anno/ 82.000.000 ab= 7,8 MWh/ab
    - Italia________340 TWh anno*/60.000.000 ab= 5,6 MWh/ab
    (*) compresi 29 TWh importati da nucleare

    l’Italia NON è mai uscita dal nucleare!

    5,6 MWh/abitante è un dato che condanna l’Italia al declino economico, di cui si dovrà tenere nel conto, se qualche irresponsabile vuole spegnere il nucleare con la facile fuga in avanti verso le fonti impossibili.

    Considerazioni sul rischio.
    Nella prefettura di Fukushima il sisma ha causato il crollo di una diga, ma la notizia è quasi passata sotto silenzio perché l’attenzione dei media europei e con molta enfasi quelli italiani, si è subito focalizzata solo sulle installazioni nucleari.
    Non hanno nemmeno accennato alla distruzione ed agli incendi sviluppatisi in due raffinerie e di tutte le sostanze sversate a causa dello tsunami e di cui nessuno sembra li abbia messi nel tragico conto.

    - È mai stata chiesta la chiusura di tutte le strade italiane perché negli ultimi venti anni sono morte per incidenti stradali circa 140.000 persone, ferite 450.000 e con danni permanenti circa 250.000?

    - È mai stata chiesta la chiusura di tutti gli aereoporti perché nell’anno 1977 nell’incidente fra due Boeing perirono 583 persone?

    - È mai stata chiesta la chiusura di tutti gli invasi per la produzione idroelettrica rinnovabile perché in una sola volta perirono 2.000 abitanti a Longarone, Erto e Casso a causa dell’invaso del Vajont?

    - È mai stata chiesta infine la chiusura delle attività industriali perché annualmente si verificano 1.300 infortuni mortali?

    - Si chiede l’uscita dall’elettronucleare? Perché?

    - È questa la ricetta che certuni vogliono propinare al Giappone ed al Mondo intero?

    Attenzione!
    Quella che oggi si riconosce come democrazia nel campo occidentale potrebbe diventare un ricordo, a fronte dei problemi sociali che, inevitabilmente, una carenza negli approvvigionamenti energetici trascinerà, ovvero, una preoccupante e larga disoccupazione, per non parlare poi dell’approvvigionamento alimentare.

    Senza energia si mangerà poco e male e si vivrà ancora peggio.

    Mandi,
    Renzo Riva

    C.I.R.N. F-VG – Comitato Italiano Rilancio Nucleare
    e
    P.L.I. F-VG – Energia e Ambiente

    [email protected]
    http://renzoslabar.blogspot.com/
    +39.349.3464656

    Dati elaborati dal C.I.R.N. F-VG

    dalla seguente fonte

    http://www.energies-renouvelables.o...

    ============================

    Giappone anno 2008

    Fossile______________63%________660 TWh
    Nucleare____________27%________280 TWh
    Rinnovabili__________10%________105 TWh

    Totale_____________100%_______1.045 TWh

    ============================

    L’ Italia dopo aver incentivato a piene mani le FER oggi ha questo mix energetico:
    Il totale produzione anno 2008 è stato pari 311,2 TWh
    di cui in percentuale:

    Fossili_______________________80,75%
    Nucleare______________________0,0%
    Rinnovabili__________________18,7%
    Da rifiuti non rinnovabili_________0,55%

    Totale______________________100%

    di cui fra le Rinnovabili sul totale prodotto di 311,2 TWh

    Idraulica_________13,37%
    Eolica____________1,57%
    Biomasse_________1,90%
    Fotovoltaica_______0,08%
    Geotermica________1,78%

    Totale___________18,7%

    Si tace sui costi che hanno sostenuto la tecnologia eolica - max. anni 20 - e di quella fotovoltaica - max. anni 20÷25.
    Inoltre s’importano circa 29 TWh da elettronucleare pari a circa il 13% dei consumi ovvero 311,2+28,8= 340 TWh
    Ecco il motivo per cui si può dire: l’Italia NON è mai uscita dal nucleare!

    Dati elaborati dal C.I.R.N. F-VG

    dalla seguente fonte

    http://www.energies-renouvelables.o...

    ============================

    La Germania dopo aver incentivato a piene mani le FER oggi registra questo mix energetico:
    Il totale produzione anno 2008 è stato pari 638,8 TWh
    di cui in percentuale:

    Fossili______________________60,5%
    Nucleare____________________23,3%
    Rinnovabili__________________15,4%
    Da rifiuti non rinnovabili_________0,8%

    Totale_____________________100%

    di cui fra le Rinnovabili sul totale prodotto di 638,8 TWh

    Idraulica__________4,3%
    Eolica____________6,3%
    Biomasse_________4,1%
    Fotovoltaica_______0,6%
    Geotermica_______0,0028%

    Totale___________15,4%

    Si tace sui costi a sostegno della tecnologia eolica - max. anni 20 - e di quella fotovoltaica - max. anni 20÷25.


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