• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

Giacomo Nigro

Giacomo Nigro

 
Da qualche anno ho riscoperto la scrittura e, utilizzo le oppurtunità che ci da il web, curando alcuni blog fra cui L'altra Italia dedicato a temi che "girano" intorno alla nostra Costituzione. Dal 2005 al 2012 ho fatto parte della redazione di Spaziodi Magazine

Statistiche

  • Primo articolo lunedì 01 Gennaio 2013
  • Moderatore da lunedì 01 Gennaio 2013
Articoli Da Articoli pubblicati Commenti pubblicati Commenti ricevuti
La registrazione 90 238 245
1 mese 0 0 0
5 giorni 0 0 0
Moderazione Da Articoli moderati Positivamente Negativamente
La registrazione 194 76 118
1 mese 0 0 0
5 giorni 0 0 0












Ultimi commenti

  • Di Giacomo Nigro (---.---.---.200) 15 aprile 2013 15:10
    Giacomo Nigro

     l’Italia sarebbe ora in condizioni molto migliori

    Toglierei il molto, basta e avanza migliori. Romano Prodi ha due peccati originali, da capo dell’IRI ha provveduto, giustamente a smantellato, ma non ha immesso degli anticorpi che impedissero la quasi distruzione dell’industria italiana. Da capo del Governo ha fatto di tutto per far entrare l’Italia nell’Euro, ma non è riuscito a gestirne la pratica per essere stato affossato prima di poterlo fare. Il suo secondo esecutivo fu fatto cadere - dagli alleati - mentre stava producendo uno sforzo di lotta all’evasione fiscale che avrebbe potuto produrre un abbassamento delle tasse. Tuttavia una chance di salire al Colle gliela darei volentieri per permettergli di dimostrare a tutti che non è un’incompiuta.

  • Di Giacomo Nigro (---.---.---.3) 12 aprile 2013 20:01
    Giacomo Nigro

    Il vero motivo di questo “saggio” di due capitoli appena pubblicato l’ha dovuto dire il Presidente uscente: siamo arriviti fino a qui, ora tocca la mio successore. La collezione di idee racchiusa nel “saggio” la potevo fare anch’io con un bel taglincolla da internet, e pensare che io non sono nemmeno saggio. http://giacomonigro.com/2013/04/12/...

  • Di Giacomo Nigro (---.---.---.50) 6 aprile 2013 17:10
    Giacomo Nigro

    Il gruppo vacanze Piemonte (cito Renzi che è invidioso di Grillo) ieri ha fatto una gita fuori porta per continuare a giocare, chissà quando si convinceranno che hanno reponsabilità serie e che, se non le affrontano, qualcuno potrebbe chiedernegli il conto e, potrebbe essere un conto salato... molto più di quello dell’agriturismo.

  • Di Giacomo Nigro (---.---.---.160) 6 aprile 2013 11:04
    Giacomo Nigro

    Scusate l’autocitazione, ma mi pare in tema: http://giacomonigro.com/2013/04/06/...

    Occorre chiedersi che cosa porta un Paese in cui la maggioranza delle persone diventa sempre più povera e perde progressivamente dignità e diritti, a votare per un uomo che diventa sempre più ricco e potente (…) e che si ripromette pubblicamente di continuare questa strada. La risposta che mi do, numeri alla mano, è questa: la capacità di quest’uomo di “allevare” degli elettori che non abbiano la minima capacità critica, e di riuscire, nello stesso tempo, a portare gli antagonisti sul proprio campo di battaglia, costringendoli a una guerra al ribasso in ogni settore – dalla cultura ai diritti dei lavoratori, dall’informazione all’ecologia, dalla ricerca scientifica alla laicità dello Stato. Non c’è uno solo di questi ambiti politici (le cui regole sono, cioè, stabilite dal potere legislativo) nel quale negli ultimi quindici (venti) anni non ci sia stato un peggioramento tanto forte da apparire irreversibile o peggio ancora stupefacente.

    Leonardo Palmisano “Nazione Indiana”
    Cit. da Valerio Magrelli in “Il sessantotto realizzato da Mediaset – Un Dialogo agli Inferi” Einaudi Ed. Torino 2011

  • Di Giacomo Nigro (---.---.---.160) 6 aprile 2013 10:53
    Giacomo Nigro

    Massimo rispetto a Papa Benedetto che ha finito il suo compito per sua volontà lasciandoci sgomenti e lacerati da una sorte di angoscia collettiva che ci segna dall’11 febbraio. Egli ha coraggiosamente riconosciuto i limiti della sua umanità contro ogni dogma precedentemente imposto. Egli non è Celestino V, più di quel Papa, Benedetto XVI ha segnato la Storia della Chiesa in questi scarsi otto anni di regno. Non si può dire che, il suo, sia stato un passaggio inutile per noi cattolici. Ha, ad esempio, portato a compimento la redazione del Catechismo della Chiesa Cattolica e del suo Compendio nel periodo a cavallo fra gli ultimi anni di pontificato di Giovanni Paolo II ed il suo pontificato. Un segno del suo impegno teologico razionale oltre che di fede; un lavoro che segnerà qualche generazione. Egli ha dovuto affrontare, oltre ai soliti intrighi curiali di cui sinceramente non m’interessa molto, i veri problemi, le croci dell’attuale Chiesa Cattolica (e forse non solo dell’attuale): la pedofilia e la finanza malata. Ma non è forse vero che la vera croce che dovrà affrontare il suo successore Francesco è semplicemente l’esistenza stessa della cattolicità e della sua organizzazione? Il successore dovrà indicare le moderne strade dell’evangelizzazione e quasi certamente dovrà fare riferimento alle teorie del Papa Emerito che si ritirerà nel silenzio della clausura con la certezza di avercela messa tutta e di aver indicato una strada nuova ed umana alla nostra Chiesa: il Papa è uomo e pertanto debole e fallace come ogni uomo, Egli ha diritto a ritirarsi prima che la decadenza delle forze psico-fisiche ne rendano inefficace l’azione di Pastore.

TEMATICHE DELL'AUTORE

Recensioni Tribuna Libera Cinema Società

Pubblicità



Pubblicità



Palmares

Pubblicità