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GeriSteve

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Depistaggio politico

Depistaggio politico

16 Giu. 2016 | GeriSteve  




Ultimi commenti

  • Di Geri Steve (---.---.---.254) 30 aprile 2012 21:37

    Trovo molto pericolose e liberticide le iniziative della ministro/a Severino: in generale, trovo sempre pericolosissimo anche il solo proporre che venga chiuso un sito semplicemente perchè qualcuno -che non è il gestore- ne fa un uso scorretto. E non si tratta soltanto di giustizia -e non sarebbe poco- nei riguardi di chi gestisce e usa correttamente il sito, si tratta anche e soprattutto di impedire che qualcuno possa far chiudere un sito facendone lui, volutamente, un uso scorretto.

    Invece, non mi sembrano insensate le sue affermazioni riportate nell’articolo: se leggo bene, lei non dice che l’anonimato va proibito in quanto anonimato, mi sembra che dica che la "garanzia di anonimato" possa essere una istigazione a delinquere, e qui io sono d’accordo.

    Se un "anonimo" commette reati ben definiti -cioè: non reati d’opinione- è bene che sia rintracciabile e perseguibile.

    Questa è la mia opinione, ma credo che corrisponda allo stato di fatto sostanziale della maggioranza dei blog, alla legislazione attuale e -mi permetto- all’opinione dell’autore dell’articolo.

    Se l’affermazione della Severino fosse che vanno perseguiti, fino anche alla chiusura, i siti-blog che non collaborano all’individuazione di chi commette reati, mi troverebbe pienamente d’accordo.

    Purtroppo, credo di aver capito che i progetti di legge della Severino siano molto più pesanti e liberticidi di quanto lì affermato, e lì sta la parte che invece io non condivido.

    Geri Steve

  • Di Geri Steve (---.---.---.254) 30 aprile 2012 19:29

    in effetti e’, come sempre con il cesarezac, un articolo-patacca: si traveste da articolo tecnico ma è uno sproloquio in cui sproloquia al plurale (noi chi?), ci vuole dare lezioni su tutto e conclude con il suo proclama-programma.

    chissà se per realizzarlo ci vuole un certo dittatore...

    Sullo stesso tema. sempre oggi su Agoravox, c’è invece un articolo "non-patacca": l’autore (Giuseppe Caglioti) scrive per davvero le sue opinioni sulllo spending review e non usa l’articolo come esca per salire sul podio e lanciare proclami: consiglio di leggerlo.

  • Di Geri Steve (---.---.---.254) 30 aprile 2012 17:03

    Ciao Nicola, grazie per la sincerità nella tua risposta.

    Viviamo in un mondo complesso in cui è difficilissimo tenere in conto tutti gli aspetti di un problema, ma secondo me è bene provarci, e soprattutto è sbagliato pensare che questo bloccherebbe ogni attività umana: semplicemente, renderebbe un po’ più razionale il nostro agire umano.

    Noi viviamo in un mondo sociale che non è fatto soltanto di individui: ci sono organizzazioni potenti che investono molto nel condizionare i nostri comportamenti. In queste organizzazioni ci sono professionisti che hanno studiato e che lavorano su come conoscerci e condizionarci. In genere lo fanno per orientare i nostri consumi e questo dà loro un potere enorme, perchè così facendo compiono molti esperimenti di convinzione e ne raccolgono molti dati, migliorando sempre le loro capacità.

    Potremmo parlare di produttori di telefoni cellulari come di agenzie di rating, ma fermiamoci all’esempio "aspartame" che puoi leggere qui:
    http://www.agoravox.it/Report-e-l-i...

    Tu pensi che nelle multinazionali che producono e che usano l’aspartame non ci sia nessun professionista che per suo compito si domandi come rendere più difficoltosi gli esperimenti che potrebbero evidenziare i danni da aspartame?

    E credi che a nessuno di loro sia venuto in mente di utilizzare i movimenti animalisti e l’empatia che suscita un cucciolo per creare consenso contro tali esperimenti?
    E sei sicuro che quei "ragazzi" abbiano attirato l’attenzione su un grosso problema e non siano invece stati loro "attirati" perchè non si possano - o sia più difficoltoso- scoprire altri grossi -enormi- problemi ?

    Un po’ di esercizio cerebrale sul tema "cui prodest?" non fa male, e ci aiuta a digerire l’arrosto.

    Ciao, Geri

  • Di Geri Steve (---.---.---.254) 30 aprile 2012 16:14

    Bell’articolo, su una realtà di cui sappiamo troppo poco: grazie.

    E’ vero che la schiavizzazioni di popolazioni sud sahariane è una antica tradizione di Garamanti, Berberi e Tuaregh, ma è anche vero che l’Islam storico ha sempre approvato il commercio di schiavi: Zanzibar è sempre stata un centro arabo islamico di raccolta e commercio di schiavi africani, per lo più destinati all’India.

    Per questo, una guerra allo schiavismo deve necessariamente passare attraverso un guerra ideologica contro ogni dottrina schiavista e razzista: in generale bruciare libri non e’ bello, ma se è ben chiaro che lo si fa in difesa della dignità umana è bene farlo

    Geri Steve

  • Di Geri Steve (---.---.---.254) 30 aprile 2012 15:49

    Mah... che la Brambilla si faccia una verginità da tutte le nefandezze sue e del suo governo sostenendo che sia stato un successo la liberazione di 25 cani da esperimento, lasciando al loro destino gli altri 2.475 , purtroppo fa parte delle pagliacciate della nostra politica e della nostra informazione.

    Che poi sia un obiettivo da perseguire la proibizione di allevamento in Italia di animali da esperimento, è cosa su cui io mediterei almeno un po’, soppesando i pro con i contro.

    Fra i "contro", io ci metteri il fatto che noi "esporteremmo" fuori d’Italia tutta una serie di controlli e sperimentazioni su farmaci, addititvi ed alimenti che poi utilizziamo anche qui in Italia.

    Oggi, su Agoravox è presente un ottimo articolo sul problema "aspartame", di cui alcuni -troppo pochi- ricercatori nostrani hanno scoperto inconvenienti e rischi con esperimenti su animali. Il lavoro di quei ricercatori va supportato o abolito? 

    Mi pare che questo sia il problema vero. Su chi, invece, si avvantaggerebbe di questa "esportazione",  direi che proprio non c’e’ alcun problema.

    Questi teneri animalisti lo capiscono o no? Si sono mai domandati se fanno gli interessi di qualcuno? Sono davvero tutti vegetariani che mai mangerebbero un agnello od un pollo o un bovino allevato per essere destinato al mattatoio? O per caso hanno cuore soltanto quando serve agli interessi di qualche multinazionale che vuole lucrare senza alcun controllo?

    E’ proprio impossibile avere cuore ma anche cervello??

    Geri Steve


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