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Fabio Della Pergola

Fabio Della Pergola

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Ultimi commenti

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.63) 21 settembre 2012 11:28
    Fabio Della Pergola

    Nel suo ultimo intervento xxx.4 fa affermazioni ovvie. Si suppone che la predicazione cristiana e le testimonianze di fede cristiane esistessero già all’epoca citata. Qui si possono prendere per buone le parole di Tacito, Giuseppe Flavio eccetera. Del resto che Paolo di Tarso abbia scritto attorno al 50 d.C. è un dato condiviso. Ma che c’entra questo con la ’storicità’ di Gesù ? Casomai c’entra con la storicità di Paolo e con la diffusione di una religione da lui inventata. E se si fosse inventato anche Gesù assemblando caratteristiche, prendendole un po’ di qua e un po’ di là, di un suo dio personale ? Certo il cristianesimo ne uscirebbe un po’ malconcio... non sarebbe Dio ad essere intervenuto nella storia mandando il figlio (che poi era sempre lui) ma sarebbe stato uno strano individuo, ebreo ma cittadino romano, probabilmente un po’ squinternato, preda di visioni e forse affetto da crisi epilettiche, costantemente in fuga perché inseguito dai cittadini inferociti delle varie località dove si fermava...

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.63) 21 settembre 2012 11:16
    Fabio Della Pergola

    Ad un certo tizio chiamato Filone si attribuiscono, con ben pochi dubbio per quel che ne so, un buon numero di scritti. Ad un certo tizio di nome Gesù, detto il Cristo, si attribuiscono frasi ed un certo numero di atti - alcuni dei quali fuori norma umana - tramandati solo ed esclusivamente da scritti NON contemporanei al suo periodo di vita presunta. In altri termini non esiste alcuna testimonianza diretta della sua vicenda se non in racconti posteriori di decenni e, presumibilmente, inficiati da pressanti interessi di tipo apostolico.

    Il racconto di Filone è interessante perché sembra essere invece una testimonianza diretta (chi mai si sarebbe inventato a posteriori una vicenda così poco pregnante ?) di un episodio moltio simile a quello raccontato nei Vangeli a proposito della passione. La differenza è che il primo si suppone contemporaneo, il secondo di sicuro non lo è. E’ proprio così strano ipotizzare che un episodio di cui c’era una evidente diffusione negli scritti di un autore noto al tempo, sia poi stato deformato dalla fantasia popolare inserendolo in una vicenda il cui tessuto era quello apocalittico-salvifico, diffuso ed emotivamente molto sentito in un’epoca in cui le catastrofi politico-militari erano all’ordine del giorno ?

    Allora intendiamoci sui termini. Se con "storicità di Gesù" si intende che sia plausibile che un predicatore profetizzante dalle caratteristiche vagamente esseniche sia vissuto in quel periodo e in quei luoghi e che magari si chiamasse proprio Yeshua, beh questo l’ho scritto anch’io nell’articolo. Può essere e non ci vedrei niente di strano.

    Ma è lui, questo ipotetico itinerante visionario, il "Gesù" che xxx.4 intende ? Oppure intende che è storicamente accertata l’ipotesi che sia vissuto un dio incarnato, nato da una vergine rimasta vergine anche dopo il parto (ma ce lo ricordiamo ogni tanto che la questione della verginità della madre del messia deriva da una errata - o sorpassata - interpretazione dei Settanta tra almah e parthènos ?), il cui padre reale era un puro spirito, capace di camminare sulle acque, di moltiplicare i pani e i pesci, di ridare la vista ai ciechi e far risorgere i morti e, per finire, di morire e risorgere lui stesso...? Se è di "questo" Gesù che parliamo è evidente che vale la sua affermazione: è questione di fede. Punto e basta. Non veniamoci a raccontare frottole sulla sua esistenza reale. E’ una fantasticheria popolare che si è tramutata in una religione strutturata e dogmatica.

    O, per essere più esatti, è questione di sincretismo. La madre vergine di Mitra, lo stesso Mitra nato in una grotta, accompagnato da dodici fedeli compagni, tutta la vicenda di Osiride e così via, sono molti i miti in cui si trovano già elementi del cristianesimo. Perché non anche l’episodio raccontato da Filone ?

    Resta la domanda: chi ha raccolto eventuali fantasticherie popolari e le ha promosse come fatti altrettanto reali del reale per costruirci sopra un messaggio salvifico di tipo nuovo ?
    Il messia ebraico era una guida per il popolo che avrebbe salvato il suo popolo su QUESTA terra; il messia cristiano era un Redentore che avrebbe salvato tutta l’umanità nello spirito.
    Redentore perché ? Redentore per cosa ?

    Perché l’umanità era macchiata dalla colpa di Adamo. E chi ha parlato per primo di trasmissibilità della colpa di Adamo ? Paolo di Tarso. Questa è la fondazione del cristianesimo: serviva un ipotetico redentore per una colpa ontologica definita a priori. Se non c’era, se ne doveva inventare uno. Questa è la storicità di cui dovremmo parlare.

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.63) 20 settembre 2012 19:41
    Fabio Della Pergola

     Evidentemente non è così semplice se c’è voluta una discussione in consiglio comunale. Le polemiche politiche sono l’ovvia conseguenza di una arroganza incomprensibile che lede diritti civili ampiamente riconosciuti in buona parte del mondo occidentale.

    E il populismo mi pare che sia più quello che vuole banalizzare a tutti i costi - seguendo la logica delle "utenze domestiche" - anziché accettare la semplice constatazione che lo Stato non ha alcun diritto di limitare diritti assolutamente scontati trincerandosi di solito dietro la falsa affermazione che la Costituzione prevede che i coniugi siano un uomo e una donna.

    Si discuta di queste falsità e delle loro conseguenze invece di continuare con la solita scontata e inconsistente accusa di "populismo" tutte le volte che si parla di diritti civili (magari ironizzando su fatterelli di cronaca come questo).

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.63) 20 settembre 2012 13:06
    Fabio Della Pergola

    Polemica inutile e gratuita.

    Che il sito indicato abbia taglio accademico-divulgativo è fuori di dubbio. Lo conosco bene e conosco chi ci scrive. In realtà - e sfido chiunque a dimostrare il contrario - non esiste alcuna prova inconfutabile dell’esistenza del Gesù storico. Esistono solo congetture ed ipotesi più o meno plausibili.

    Una interessante diatriba pluridecennale verte sul famoso frammento 7Q5 di Qumran, in cui alcuni si ostinano a trovare tracce del Vangelo di Marco che ne verrebbe perciò retrodatato a prima del 70 d.C. Il più esperto ed affidabile dei ricercatori qumranici, Florentino Garcia Martinez, ha però tassativamente escluso che a Qumran si trovino scritti cristiani o paleocristiani. Non esiste perciò nulla di precedente al 70 d.C. (cioè quarant’anni dopo la presunta crocefissione come ho scritto nell’articolo). Tranne le lettere di Paolo che vengono datate attorno al 50 (ma lui stesso afferma di non aver mai incontrato Gesù in vita). Né esiste alcuna altra fonte contemporanea che ne faccia cenno. Quindi ? Invenzione di Paolo ?

    Deduzioni, ipotesi e "fede". Ognuno è libero di pensarla come vuole, ma questo è lo stato dell’arte della ricerca storica su Gesù.

    Altra cosa, ben più plausibile, è che siano esistiti realmente più predicatori o profeti itineranti di una delle numerose tendenze giudaiche del periodo del Secondo Tempio. E che una di queste figure, o un sincretismo di più d’una di queste figure, siano state poi elaborate nell’immagine salvifica del Cristo redentore secondo la logica apocalittica assai diffusa nella Palestina del tempo. Parliamo cioè di una figura salvifica simbolica. Come ideazione è plausibile.

    Che il Gesù storico fosse il dio incarnato, morto e risorto, descritto nei Vangeli è evidentemente solo ed esclusivo appannaggio di fede.

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.63) 11 settembre 2012 08:22
    Fabio Della Pergola

    Questa ridda di accuse sui giornalisti "pagati" puzza parecchio di volontà di fuorviare l’attenzione dai contenuti espressi.

    Io ho criticato Grillo più di una volta su Agoravox e, più che criticare lui di persona, ne critico l’ideologia e mi riservo il diritto di farlo tutte le volte che voglio e che ne ho la possibilità. Dopo il fuorionda di Favia penso di avere un milione di motivi in più per farlo. Se critico la ’democrazia diretta via web’ dicendo che sarebbe una colossale ’presa per il culo’, non uso parole mie né mie strane argomentazioni, ma parole dette, e sentite da tutti, da un consigliere regionale del M5S. Possono non piacere, ma è compito di chi scrive RAGIONARE su quello che è stato detto. Così come è compito di chi scrive elaborare delle riflessioni sul populismo, sui flussi elettorali, sul significato di termini quali non-partito, non-statuto, non-programma eccetera.

    E se molti lo fanno percependo uno stipendio da giornalisti (cosa che fino a prova contraria non è motivo sufficente di per sé per parlare di genuflessione al potere della casta) molti altri lo fanno, specie sui quotidiani on line, senza aver alcun interesse privato, né economico, né politico. Ma un interesse PURAMENTE CULTURALE di intervenire contro tendenze politiche che si ritengono pericolose, senza per questo essere automaticamente degli entusiasti sostenitori dello statu quo.

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