• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

Fabio Della Pergola

Fabio Della Pergola

L'autore non ha inserito, ancora, una sua descrizione.

Statistiche

  • Primo articolo sabato 09 Settembre 2011
  • Moderatore da giovedì 09 Settembre 2011
Articoli Da Articoli pubblicati Commenti pubblicati Commenti ricevuti
La registrazione 601 1093 3401
1 mese 0 0 0
5 giorni 0 0 0
Moderazione Da Articoli moderati Positivamente Negativamente
La registrazione 94 42 52
1 mese 1 0 1
5 giorni 1 0 1












Ultimi commenti

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.63) 12 ottobre 2012 11:02
    Fabio Della Pergola

    Ha ragione 108. Volevo riflettere sulla crisi siriana e piano piano il discorso è scivolato altrove. D’altra parte Mazzotti ha proposto argomenti interessanti su cui riflettere.

    Sull’Afghanistan può darsi che lei sia più informato di me, ma al momento continuo a ritenere che anche se l’amministrazione americana avesse avuto in mente di progettare e contruire l’oleodotto di cui si parla (cosa che credo possibile e su cui non ho nulla da obbiettare), ripeto che la teoria dell’oleodotto come ’motivazione reale della guerra’ (ipotesi che fu ventilata quando gli Stati Uniti decisero per l’attacco a seguito della vicenda Bin Laden-Mullah Omar) mi è sempre sembrata insostenibile. Una bufala fantasiosa insomma. Per ora resto del mio parere. Saluti.

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.63) 11 ottobre 2012 21:06
    Fabio Della Pergola

    ok, prima ti chiedi se esiste mai un politico che non può essere corrotto, poi parli di nuovi partiti non fossilizzati... mi sembra una contraddizione. Se esistono politici incorruttibili (e io ingenuamente ne sono certo, penso ad esempio al presidente della regione toscana che quand’era assessore alla sanità regionale ha spedito in galera la rappresentante di una casa farmaceutica che cercava di comprarselo) possono esistere in qualsiasi formazione politica, non è il partito in sé che offre garanzie maggiori.

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.63) 11 ottobre 2012 18:47
    Fabio Della Pergola

    Se siamo convinti che le elezioni non cambino le cose, si proponga un regime non democratico, si chieda che vengano abolite le elezioni politiche e che si applichi la censura su ogni tipo di informazione; inutile perdere tempo a discutere. Evidentemente non è esattamente come dice il pessimista Mazzotti. Esiste un sistema democratico che ha i suoi contrappesi e le sue dinamiche di controlli incrociati fra i poteri. Se e quando non funzionano bisogna intervenire, con il controllo della stampa e della magistratura per farli funzionare.

    In fondo anche un Nixon se l’è presa in tasca ai suoi tempi ed aveva fior di spalleggiatori.

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.63) 11 ottobre 2012 17:43
    Fabio Della Pergola

    Non essendo un cronista non posso "raccontare", ma solo fare delle ipotesi che poi, come tutte le ipotesi, possono essere smentite o confermate dai fatti. Una delle ipotesi che non sono mai state confermate è quella che indicava nell’oleodotto la "vera" causa della guerra afgana. Già a suo tempo ne criticavo i presupposti. Avendo conosciuto il territorio afgano ancor prima che ci arrivassero i russi, modestamente ritenevo che un tubo in vista o interrato in quel particolare territorio, per migliaia di chilometri, attraverso lande desertiche e montagne inaccessibili, fosse assolutamente indifendibile (un esempio ? gli attentati al gasdotto nel Sinai). E conoscendo un po’ gli afgani e la loro storia mi è sempre sembrato poco convincente l’idea di una ’pacificazione’ portata da occidente. Se due più due fa quattro i casi sono semplici: o le cancellerie occidentali sono piene di incapaci (il che può essere) oppure le motivazioni ideologiche, culturali, religiose hanno una loro valenza che non si può trascurare e che, in certi frangenti, può essere più significativa di quella economica (anche se le multinazionali ci guadagnano sempre, sia chiaro).
     
    Inoltre nelle democrazie occidentali c’è un "rendiconto finale" che si chiama elezioni politiche o presidenziali. E non è detto che la gente se la beva sempre e comunque quando poi vede che i bilanci sono in rosso e lo stato ha speso miliardi di dollari per portare a casa un tot di ragazzi morti.

    Per il resto basta leggersi qualcosa di storia del Libano per capire quanto è difficile capire qualcosa delle vicende mediorientali.

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.63) 11 ottobre 2012 12:40
    Fabio Della Pergola

    Che l’occidente forte del suo passato colonialista e imperialista abbia elaborato strategie molto sofisticate che risalgono alla Roma dei Cesari (divide et impera) è fuori discussione. E che l’esasperazione delle divisioni interne siano spesso opera di agenti provocatori è altrettanto fuori discussione.

    Ma il punto è: solo l’occidente fa politica estera ? Non credo. E quindi non solo l’occidente pratica iniziative mirate a destabilizzare quelle che chiami "nazioni non allineate" (non allineate a chi ?). La strategia stragista è ampiamente praticata da forze che si richiamano all’islam oppure tutti gli attentati (a partire dal fatidico 11/09) sono stati pianificati dai servizi occidentali ?

    Le finalità ? Per l’Afghanistan si era parlato di un chilometrico gasdotto (mai visto). Per l’Iraq dell’impadronirsi del petrolio (vero, ma ci vorranno decenni di barili per ripagare le spese militari di una guerra catastrofica)...

    Il rischio è di darsi spiegazioni che rispondono alla propria ideologia anziché vedere (o almeno provarci) una realtà molto più sfaccettata.

TEMATICHE DELL'AUTORE

Tribuna Libera Attualità Mondo Recensioni

Pubblicità



Pubblicità



Palmares

Pubblicità