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Doriana Goracci

Doriana Goracci

Sono una blogger in copy left da molti anni e mi piace impegnare parte del mio tempo nel giornalismo partecipativo, usando il cestino-come mezzo- per raccogliere quelle piccole e preziose cronache di vita, spesso sotto traccia.

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  • Primo articolo giovedì 08 Agosto 2009
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Ultimi commenti

  • Di Doriana Goracci (---.---.---.227) 19 agosto 2020 08:31
    Doriana Goracci

    Brasile: in agosto le donne festeggiano le margherite...anche nel 2020? il 14 agosto 2019 le donne indigene e campesinas fecero la loro prima grande manifestazione, in quel Brasile dove impera ancora l’ignoranza del potere di Bolsonaro. Erano e sono donne indigene, rappresentanti di circa 100 popoli, contro lo sterminio dei popoli nativi e la distruzione della foresta amazzonica ad opera di quello nominato sopra.Fu la "Marcia delle Margarite" per rivendicare la sovranità popolare, la democrazia e la libertà dalla violenza e ne scrissihttps://www.agoravox.it/Brasile-in-agosto-le-donne.html
    "Al 31 luglio 2020 il Brasile con oltre 2 600 000 di casi, risulta essere lo stato del Sud America più colpito e il secondo al mondo dopo gli Stati Uniti. La gestione della pandemia ha suscitato diverse polemiche, a causa del negazionismo sul virus,e delle politiche adottate dal presidente Jair Bolsonaro.La deforestazione della foresta pluviale amazzonica è accelerata durante la pandemia di COVID-19 in Brasile, aumentando di oltre il 55% rispetto ai livelli precedenti, secondo le immagini satellitari. La COVID-19 minaccia le comunità indigene nella regione amazzonica.Al 17 marzo, i residenti delle favelas di Rio de Janeiro soffrivano della mancanza dell’acqua. Senza acqua per lavarsi, questo li ha resi vulnerabili alla proliferazione del coronavirus. L’acqua non ha raggiunto parti della Baixada Fluminense e della zona nord di Rio de Janeiro. Tra le aree colpite ci sono le comunità Chatuba de Mesquita, Camarista, Méier e Complexo do Alemão. La dottoressa e pediatra Cristiana Meirelles ha affermato che senza acqua e corrente pulita, la situazione sarebbe diventata catastrofica.Cufa (Central Única das Favelas, una ONG che opera con Favelas) ha chiesto misure per contenere il coronavirus nelle favelas. Le azioni del governo non includevano gli economicamente fragili, un contingente che ammonta a oltre 70 milioni di persone, ha affermato l’organizzazione.Alcune aree di Maré erano rimaste senza acqua per due giorni e altre aree erano state senza acqua per due settimane.https://it.wikipedia.org/wiki/Pandemia_di_COVID-19_del_2020_in_Brasile
    https://statistichecoronavirus.it/statistiche-coronavirus-brasile/

  • Di Doriana Goracci (---.---.---.143) 15 agosto 2020 00:50
    Doriana Goracci


    Alè Ale,è tornata a ballare il flamenco, tra le nuvole, come una nuvola erano i suoi capelli ricci. Ciao Ale
    Alessandra Capone aveva 48 anni, da 10 ha lottato con tutti i mezzi contro il cancro.
    Hanno dato l’annuncio i suoi genitori che vivono a Viterbo.Abbraccio tutta la sua grande famiglia

  • Di Doriana Goracci (---.---.---.196) 3 agosto 2020 09:02
    Doriana Goracci

    oggi è il 3 agosto 2020 e Michele Guyot Bourg ,autore delle magnifiche foto (in questo post e che riporto oggi sulla mia pagina FB),scrive questa mattina : "Foto del Santuario di Nostra Signora Incoronata del XII secolo che dall’alto ha assistito alla costruzione del Morandi, alla sua fine e adesso alla nascita del nuovo ponte Genova San Giorgio"

    Il nuovo viadotto sul Polcevera "Genova San Giorgio" si inaugura oggi, con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella,è un’opera che nasce sul teatro della peggiore tragedia stradale della storia della Repubblica, il crollo del Ponte Morandi, 14 agosto 2018, 43 vittime. Proprio per questo non sarà una festa, ma una cerimonia sobria, come richiesto dai parenti delle vittime (che non ci saranno) e ribadito dal Capo dello Stato.Da mercoledì mattina il Genova San Giorgio diventerà percorribile. Parte della autostrada A10, sotto la gestione di Autostrade per l’Italia.https://www.facebook.com/doriana.goracci

  • Di Doriana Goracci (---.---.---.237) 30 giugno 2020 12:29
    Doriana Goracci

    ultimissime notizie:

    “Sull’Ilva stiamo procedendo proprio in questi giorni per definire il coinvestimento pubblico e dare così attuazione agli accordi già sottoscritti il 4 marzo scorso. Il soggetto individuato a questo fine è Invitalia e la trattativa con ArcelorMittal per definire i dettagli della nuova governance è entrata nel vivo”. Questo l’annuncio pubblicato ieri sulla pagina Facebook del premier Giuseppe Conte. “Ci siamo ripromessi – ha sottolineato il Presidente del Consiglio – di raggiungere ambiziosi obiettivi, ambientali e occupazionali, e siamo ben determinati a rispettare questo impegno”.Dopo il via libera di ArcelorMittal Italia all’ingresso nella compagine societaria dell’ex Ilva di Taranto a un investitore istituzionale, la scorsa settimana è già avvenuto un confronto sul coinvestimento statale tra l’amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri, e il consulente del governo sul dossier, Francesco Caio.“Anche per quanto riguarda Taranto, non ci siamo mai dimenticati, nemmeno per un secondo, dell’ex-Ilva. Pochi giorni fa si è chiusa la decennale vertenza della ferriera di Servola, con la sottoscrizione dell’Accordo di Programma. Trieste può diventare un modello anche per Taranto, dove l’ingresso dello Stato dovrà tutelare ambiente e occupazione, accompagnando il privato in un percorso che dovrà trasformare l’Ilva nell’acciaieria più all’avanguardia d’Europa, in un processo di decarbonizzazione che deve iniziare subito”. Ha commentato il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli. “E qui sì – ha aggiunto Patuanelli – che dovremo sfruttare ogni singolo centesimo messo a disposizione dall’Europa, come i fondi del Just Transition Fund. Ne ho parlato la scorsa settimana con il commissario per il Green Deal europeo Frans Timmermans, che mi ha confermato il sostegno incondizionato della Commissione europea al progetto”. https://quifinanza.it/finanza/ex-ilva-conte-entrata-nel-vivo-trattativa-con-arcelormittal/396655/

    "A Trieste il governo ha chiuso l’area a caldo e ha investito" ArcelorMittal, sindaco Taranto: "Mai più altiforni, anche qui" L’accordo di programma come quello promosso per la riconversione del sito siderurgico di Trieste può essere la linea da seguire anche per Taranto? Se lo chiede il sindaco della città pugliese che si augura lo spegnimento degli altiforni, la messa in sicurezza dei terreni e una prospettiva di lavoro diversa dall’attuale
    Lo storico accordo siglato sabato scorso a Trieste per lo smantellamento dell’area a caldo dell’acciaieria e la messa in sicurezza permanente dei terreni, ha riacceso la polemica a Taranto. L’accordo di Trieste mira a rilanciare il comprensorio industriale dove sorgeva l’altoforno della Ferriera di Servola, con l’obiettivo di far nascere al suo posto un polo logistico a servizio del porto e dell’economia del territorio.

    L’affondo del sindaco di Taranto "Mai più altiforni anche a Taranto, il Governo batta un colpo". Parla il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, dopo che "a Trieste il Governo ha chiuso per sempre l’area a caldo e investito centinaia di milioni di euro nella riconversione. Cosa pensano di raccontare ai tarantini? E i parlamentari ionici la smettano di rilasciare dichiarazioni come se non fossero loro al Governo, agiscano subito, i loro numeri possono bastare a far tremare la maggioranza parlamentare".

    Il sindaco si unisce a chi denuncia, "parti sociali e sistema di imprese in primis", una "inspiegabile quanto incoerente assenza del tema dello stabilimento siderurgico dalle proposte utili". Restano gli "interventi calati dall’alto senza un necessario confronto con la comunità" e gli "annunci slegati da una discussione seria e definitiva sulla produzione di acciaio a Taranto": manca "un vero avvio delle bonifiche straordinarie, una radicale conversione tecnologica". "Vogliamo costruire un futuro a partire da una soluzione per l’ex Ilva, non facendo finta che in quello stabilimento e intorno ad esso sia tutto a posto".

    Vianello (M5s): "Chiudere l’area a caldo di Taranto" "La chiusura dell’area a caldo della ferriera di Servola a Trieste tramite accordo di programma è un’ottima notizia per l’ambiente, la salute, l’occupazione e la diversificazione economica. Ora è necessario che si replichi anche a Taranto". Lo afferma il deputato tarantino del M5S, Giovanni Vianello. "Da anni sosteniamo che un accordo di programma, come quello promosso per i siti industriali di Genova e Trieste, possa essere lo strumento ideale per chiudere l’area a caldo dell’ex Ilva di Taranto che, rispetto agli impianti collocati nelle due cittá del nord, presenta un processo produttivo molto più grande e inquinante. E’ ormai evidente che la strada intrapresa nel 2012 di voler portare avanti a tutti i costi l’area a caldo di Taranto sia stata fallimentare sotto tutti i punti di vista".

    Camera di commercio Taranto: "Noi ignorati" "Basta ignorare Taranto, anche per noi è giunto il momento di cambiare il modello di sviluppo". Il presidente della Camera di Commercio di Taranto, Luigi Sportelli, invita il Governo a seguire per Taranto la stessa strada che ha sancito sabato scorso, con un accordo di programma, la chiusura dell’acciaieria di Servola, a Trieste e l’avvio di una riconversione economica di quell’area. "Ignorati, penalizzati, blanditi con promesse irrealizzate. Siamo stanchi di constatare che in altri territori lo scenario industriale si può modificare radicalmente mentre Taranto resta indietro". "C’è una disparità di trattamento che non è più tollerabile. Ci congratuliamo con Trieste per l’eccezionale risultato ottenuto, ma questo accordo, se messo in parallelo a decenni di mancato ascolto del nostro territorio, aumenta la nostra frustrazione e non solo".

    Tavolo coinvestimento Stato a lavoro "Il tavolo del confronto tra ArcelorMittal, Mef e Invitalia sul coinvestimento dello Stato accanto al privato, sta andando avanti, prosegue, ed entro fine settimana si conta di avere un quadro di situazione". Lo dicono fonti vicine al dossier ArcelorMittal dopo la call di questa mattina tra commissari di Ilva in amministrazione straordinaria, che hanno la proprietà degli impianti, Mise, Mef e Invitalia. Il tavolo, iniziato nei giorni scorsi, serve a stabilire le modalità del coinvestimento pubblico attraverso Invitalia, controllata Mef, in ArcelorMittal.

    Un piano entro novembre Il coinvestimento pubblico è alla base dell’accordo di marzo scorso tra ArcelorMittal e amministrazione straordinaria ed è una operazione che va chiusa entro novembre prossimo, altrimenti ArcelorMittal potrà tirarsi fuori dall’operazione in Ilva pagando una penale di 500 milioni. Rispetto a marzo, lo scenario è cambiato per la presentazione, da parte della società, lo scorso 5 giugno, di un piano industriale che prevede 3200 esuberi. Piano già respinto da Governo e sindacati e che costituisce un grosso ostacolo al negoziato. A luglio intanto scade la nuova rata del canone trimestrale di fitto che ArcelorMittal deve pagare a Ilva in as: 25 milioni. ArcelorMittal non ha pagato la rata precedente. - http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/arcelor-mittal-sindaco-taranto-altiforni-9261bdf8-916e-4213-a252-42f1d588d555.html

    - See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/arcelor-mittal-sindaco-taranto-altiforni-9261bdf8-916e-4213-a252-42f1d588d555.html
  • Di Doriana Goracci (---.---.---.121) 24 giugno 2020 07:23
    Doriana Goracci

    dopo due anni aggiorno,perchè il Mercato settimanale che avveniva come scrivevo all’inizio dell’articolo al Sacrario, è stato rovinosamente inutilmente e in barba a ogni logica da alcuni mesi spostato al quartiere Carmine Salamaro, dove nessuno passa, nessuno sa bene dove si trova...e quell’appuntamento settimanale, affollato di curiosi e clienti veri, a buon prezzo per ciòche era venduto ,è finito. Aiutato nella fine da un debutto a due passi dal fermo pandemia. Quella che vi allego è una nota di fine maggio scorso.

    "Da domani, sabato 23 maggio torna a Viterbo il mercato del sabato al quartiere Carmine-Salamaro. Lo svolgimento – come si legge nell’ordinanza del sindaco – avverrà nel rispetto di alcune prescrizioni tra cui, sia all’interno dell’area mercatale sia per i clienti in attesa, il distanziamento interpersonale di almeno 1 metro e del divieto di assembramenti, scaglionando l’accesso con modalità contingentate; l’obbligo di uso della mascherina e dei guanti sia per gli operatori che per i clienti; la messa a disposizione dei clienti, a cura degli operatori del mercato, di idonee soluzioni idroalcoliche per le mani e di guanti usa e getta da utilizzarsi obbligatoriamente; la presenza di non più di due operatori per posteggio. Nell’area di mercato potranno essere contemporaneamente presenti un numero massimo di 300 utenti.Gli operatori dovranno consentire l’avvicendamento al banco a un numero contingentato di clienti.“La ripresa del mercato settimanale di Viterbo dopo oltre due mesi – dichiara Giulio Terri, presidente dell’Anva Confesercenti di Viterbo – per gli operatori significa rimettere in moto un’attività che ha avuto pesanti perdite per le loro famiglie. Seguiremo con grande attenzione le misure previste dall’ordinanza a tutela degli stessi addetti e della clientela. Nel contempo, però – prosegue Terri – chiediamo che venga presa in considerazione la possibilità di riportare nel centro storico il mercato. Questo significherebbe ridare vitalità al cuore centrale della città.Nei numerosi confronti con gli amministratori comunali è stato discusso il ritorno del mercato nella zona centrale di Viterbo, se non proprio al Sacrario, almeno in uno spazio adiacente. Si è parlato anche di Valle Faul. Noi preferiremmo il ritorno in un’area ancora più vicina al centro storico. Questo favorirebbe anche i commercianti che hanno esercizi nella zona centrale e molta gente che vive nelle zone circostanti. Ci auguriamo – conclude – che questo argomento sia oggetto di discussione con gli amministratori al più presto”.

    Anva Confesercenti – Viterbo https://www.lamiacittanews.it/mercato-settimanale-gli-ambulanti-chiedono-di-riportarlo-al-sacrario/


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