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paolo

L'età avanza e perciò la lascio perdere ,coniugato con figlio ,milite assolto ,laurea in fisica + corsi post ,vita lavorativa intensa e a tipologia variabile dall'insegnante(breve) all'autonomo con passaggi in mutinazionali .
Interessi personali in elettronica ed informatica .

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  • Primo articolo martedì 08 Agosto 2010
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Ultimi commenti

  • Di paolo (---.---.---.182) 31 agosto 2013 09:47

    Mi limito solo alle sue domande e poi chiudo veramente .
    - Non è vero che non siano stati condotti studi precisi e cogenti sulle conseguenze dell’utilizzo di tecnologia del nucleare anche in italia. Guardi che eravamo all’avanguardi nel mondo ed siste un’ampia letteratura ma ,certo , se lei parte dal presupposto che il tutto sia "sub conditione" del potere ( termine quanto mai vago) , beh allora ....
    - Come mai il programma di costruzione si è ridotto da 21 a 3 ? Provi lei a reperire i siti , visto che basta un TAV qualunque a scatenare la guerra .Poi c’erano indubbiamente anche studi di fattibilità che andavano rivisti stante la particolare morfologia del territorio a cui anche lei ha accennato ,ma se basta un sindaco di un paesotto , ha bloccare tutto ..........
    - Quali costi ha comportato la dismissione ecc. .Si chieda anche quali costi in termini di sviluppo industriale ,caduta economica e perdita di posti di lavoro ha comportato l’essere stati per decenni immobili ,senza una strategia energetica degna di questo nome per poi buttare soldi a gogò sul fotovoltaico e l’eolico ,con addebiti sulle bollette di tutti gli italiani (le più care del mondo).
    - Sui vantaggi della tecnologia nucleare non mi dilungo ,l’ho già fatto a suo tempo dettagliatamente ,argomentando però anche sugli svantaggi (scorie)e sui rischi che indubbiamente c’erano (oggi in misura molto ridotta ),aspetti che però sono stati strumentalizzati con una disinformazione che non ha eguali nel mondo civile.Tenga però presente che neppure il Giappone ,dopo Fukushima , può staccarsi dal nucleare .Non le dice nulla?
    - Reperimento combustibili . Certo il problema , in assoluto ,esiste ma gas e petrolio sono eterni ? A differenza del nucleare che ha ampi spazi di sviluppo ,anche in termini di principio fisico -tecnologico , che margini ha bruciare un fossile ?
    la saluto .

  • Di paolo (---.---.---.197) 30 agosto 2013 03:24

    Per un ritardo di inserimento ho dovuto ripetere il commento ,valga il secondo che è più sintetico.

  • Di paolo (---.---.---.197) 30 agosto 2013 03:21

    Le suggerisco la lettura del 14-esimo rapporto CO.M.A.R.E. della commisione inglese su fattori di rischio e neoplasie infantili in prossimità di siti nucleari . Evidenzia i limiti del rapporto KiKK , del resto ammessi dagli stessi ricercatori tedeschi nel rapporto causa-effetto che risulta indimostrabile e contraddittorio.

    Tutte le indagini sui livelli di radioattività attorno a centrali elettronucleari in normale funzionamento evidenziano valori da -7 volte quello ammesso per legge a quello normale medio ambientale .
    La informo che all’interno di una centrale nucleare ,costantemente monitorizzata ,soltanto gli addetti a particolari operazioni sugli impianti indossano adeguate protezioni .Anche lei quando prende l’arrosto dal forno di casa indossa i guanti.

    Comunque nessuna produzione è esente da rischi e sempre si paga un prezzo in termini di ambiente e di salute . Vada a vedersi che succede in siti di produzione a combustione di fossili (specie carbone ) o impianti chimici e rimarrà allibito ,altro che nucleare .

    Certo se succede il disastro o la catastrofe di Fukushima la cosa cambia aspetto , ma la tragedia di Bopal in India (catastrofe chimica) è stata infinitamente peggiore . Oggi si utilizzano tecnologie impensabili solo dieci o venti anni fa , ma il rischio zero non esiste per nessuna produzione ,neppure per solare ed eolico . Ovviamente più è alta la potenza specifica in gioco e più è complesso gestirla in caso di incidenti gravi , su questo non ci sono dubbi 

    Chudo per non essere invasivo , mi complimento per l’articolo che certamente ha richiesto (nelle due parti) un impegno non indifferente .
    la saluto.

  • Di paolo (---.---.---.197) 30 agosto 2013 02:53

    Le aggiungo anche il 14-esimo rapporto CO.M.A.R.E. inglese del 2011 (comitato britannico sugli aspetti medici delle radiazioni) che ribadisce la scarsa validità del rapporto KiKK ,peraltro ammessa dagli stessi ricercatori tedeschi che ammettono la non dimostrabilità del rapporto causa -effetto - Le suggerisco di leggerselo .

    Le faccio infine notare che in tutti i rapporti internazionali di verifica degli indici di radioattività attorno a centrali elettronucleari in normale funzionamento ,hanno rilevato fattori 7 volte inferiori a quelli ammessi di legge per le centrali più datate e addirittura nella norma ambientale per quelle più recenti .
    Infine la informo che all’interno di una centrale nucleare , sottoposta a costante monitoraggio con stazioni di rilevamento ,si gira in giacca e cravatta o camice . Soltanto gli addetti a particolari operazioni ed interventi sull’impianto indossano le adeguate protezioni .

    Capisco che l’immagine dell’inviato SKY Pio D’Emilia che girava in scafandro ,sotto lo sguardo perplesso della popolazione giapponese ,possa avere avuto un impatto tremendo , le assicuro che io sarei molto più preoccupato in un centro di medicina nucleare ospedaliero per una scintigrafia (ci ho lavorato , seppure per breve periodo, ma quello che ho visto è stato sufficente per farmi smammare ) .

    Infine , e poi chiudo perchè sto ripetendo cose già dette e per evitare un dialogo a due che rischia di essere invasivo, che se lei si legge un po’ di indagini epidemiologiche in rapporto a neoplasie indotte da siti di produzione a combustione di fossili (ancor di più per quelle a carbone ) rimarrebbe sconvolto .Per non parlare di siti di produzione chimica .

    Concludendo ,qualsiasi produzione ha il suo prezzo , non esiste l’impatto zero . Oggi le moderne tecnologie consentono protezioni ambientali impensabili solo dieci o venti anni fa , ma l’energia "pulita" al 100% non esiste ,neppure solare ed eolico , quando si produce si paga un prezzo . L’alternativa è rinunciare al consumismo e passare al mulino bianco.
    Io ci starei , non so quanti altri.
    la saluto cordialmente e complimenti per l’articolo interessante e ritengo anche impegnativo.

  • Di paolo (---.---.---.197) 30 agosto 2013 01:39

    Caro Latteri tu confondi la retroattività della legge con l’applicazione di una norma .


    E’ chiaro che se io commetto un fatto A che al momento non è previsto come reato , non può e non deve una legge successiva che lo sanziona punirmi ( non retroattività appunto) perchè al momento del fatto non esisteva il dolo . 

    Ma con il fatto in questione c’entra come i cavoli a merenda . Stiamo parlando di una norma che vieta l’elezione di un condannato a pene superiori a due anni o ,qualora già eletto , alla sua decadenza dalla carica .Non è un giudizio retroattivo sul fatto compiuto , caro Latteri , è un giudizio sulla sanzione di quel fatto dal momento in cui viene emessa . 
    E’ una questione di buon senso oltre che di diritto.
    Ergo per tutti coloro che rientrano nei parametri predetti della sanzione (vedi Berlusconi) la norma va applicata .Punto.
    Peraltro dal dic. 2012 è già stata applicata ben 37 volte senza ovviamente gli strepitii a cui stiamo assistendo .

    Su Violante non serve pronunciarsi ,i fatti e i precedenti parlano da soli , mi meraviglia che sia stato selezionato come uno dei saggi del PD . 

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