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paolo

L'età avanza e perciò la lascio perdere ,coniugato con figlio ,milite assolto ,laurea in fisica + corsi post ,vita lavorativa intensa e a tipologia variabile dall'insegnante(breve) all'autonomo con passaggi in mutinazionali .
Interessi personali in elettronica ed informatica .

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  • Primo articolo martedì 08 Agosto 2010
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Ultimi commenti

  • Di paolo (---.---.---.101) 25 marzo 2011 18:00

    Trozzi stai facendo catechismo . Ripeti concetti che su questi siti sono stati già distribuiti a piene mani . Il concetto di sicurezza in un progetto è "intrinseco" sulla base delle esperienze tecnologiche precedenti , quindi minor rischio significa riduzione delle probabilità di un’evento . A rischio zero non si produce nulla .

    E chi lo dice Bracca ? Forse volevi dire che la natura ha le sue leggi , la Fisica cerca di interpretarle e di capirle ma è tutt’altro che immutabile . Le teorie con cui la Fisica tenta di spiegare gli eventi sono in continua evoluzione . Ciò che spiegava la meccanica classica non era sufficiente per spiegare la natura delle interazioni che agiscono all’interno di un’atomo ,c’è voluta la teoria ondulatoria e la meccanica quantistica , cosi’ come la teoria della relatività (ristretta e generale) hanno rivoluzionato leggi che sembrano applicabili a qualsiasi evento .
    Se prendi due cariche positive e le avvicini si respingono ,ma allora come possono i protoni convivere all’interno dei nuclei atomici ? Gli elettroni sono cariche negative che ruotano attorno ad un nucleo positivo e allora come mai non collassano sul nucleo ? Se era per le sole leggi sull’elettromagnetismo ,non si sarebbe potuto spiegare nulla .Poi si può anche tentare di unificare tutte le teorie della fisica in una sola ,finora non c’è ancora riuscito nessuno ,è la più grande sfida della fisica moderna .
    La linea guida è il dubbio , la certezza appartiene al trascendente , alla ideologia .
    Quindi altro che al capolinea , siamo soltanto agli inizi . Il bello deve ancora venire .

    ciao 
  • Di paolo (---.---.---.101) 25 marzo 2011 16:58

    Ragazzi ,devo dire che a ragionare con voi ci vuole della calma e gesso .No so chi me lo fa fare .

    Non sto neanche prendendo le difese d’ufficio del nucleare di cui ,detto tra di noi ,me ne può fregare di meno .E’ una questione di corretta informazione .
    Stavo solo dicendo che un ricerca di incidenze di malattie tumorali nell’intorno di un qualsiasi impianto produttivo ,inevitabilmente comporta un’aumento statistico dei casi .però siccome in Francia ci sono 56 o giù di li centrali ,di cui molte a breve distanza dai centri cittadini , ci si dovrebbe aspettare un’aumento percentuale sensibile dei casi , rispetto ai dati storici . Mentre invece il dato che ho citato che ha come fonte L’Organizzazione Mondiale della Sanità (pagina 74,75,76 ) , aggiornato al 1999(le centrali c’erano già tutte da decenni) , sembrerebbe dimostrare ,ai fini delle incidenze di leucemia infantile ,esattamente il contrario ..A pagina 76 della relazione : " ....and children living near to nuclear power plants do not have an increased risk of childhood leukaemia .... " . Piuttosto le ricerche (scientifiche come tutte le ricerche ),commissionate a tutti i maggiori istituti di ricerca nella sanità di tutti i paesi ,nella stessa relazione , individuano nei campi elettromagnetici i maggiori responsabili . Trozzi contesta l’organizzazione mondiale della sanità , fatti sentire , ma non dirgli che fanno discorsi da bar.
    A meno che qualcuno non mi venga a dire che anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità e tutti gli istituti di ricerca che ne fanno parte sono sotto schiaffo delle lobby del nucleare .Siete capaci anche di questo.
    Il rapporto KIKK è inoltre contraddetto da recenti indagini commissionate dal ministero della Sanità Tedesco (2008) che è coerente con una indagine del nostro ministero dell’ambiente .
    Non si può prendere un’argomento che fa comodo e farlo diventare il Vangelo . 

    ciao 



     


  • Di paolo (---.---.---.101) 25 marzo 2011 09:06

    Quindi Trozzi il rapporto che ho citato sono chiacchere da bar . Vedo che cambiano le persone ma non cambia lo stile . E bravo Ettore.

    In Francia ci sono circa 56 centrali , in Germania poco meno ecc... ,può essere che ci sia un rapporto da 1 a 3 con L’Italia ?. Non vedi nessun nesso . E allora a che serve il dato che ci fornisci ? .
    Se vado a 5 o 10 Km dal petrolchimico di Marghera ,sicuramente l’incidenza dei tumori alle vie repiratorie è nettamente superiore alla media nazionale ,e allora? .Perchè non eliminiamo il petrolchimico? ( Io ci starei ,vallo a dire a chi ci lavora e che prende lo stipendio).

    Mi sembrava di avere ben specificato che i rischi per la salute aumentano in prossimità di impianti di produzione ,qualunque essi siano , è questo sarebbe un motivo per eventualmente non mettere le centrali a ridosso dei centri abitati Vale anche per il nucleare o almeno nessuno lo può escludere a priori .
    Ho l’impressione che dopo una ventina di articoli ,discussioni con "esperti" di tutti i tipi ,dotati di certezze incrollabili ,siamo ritornati al punto di partenza . 

    ciao


  • Di paolo (---.---.---.101) 24 marzo 2011 23:49

    Caro Lo Mastro , tu dici che gli italiani avevano capito 25 anni fa che l’energia atomica era una tecnologia "vecchia,pericolosa e sorpassata "

    Ma allora com’è che un popolo cosi’ intelligente ha scelto come premier Silvio Berlusconi ? 
    Mi sembra una contraddizione.
    Pensa a quegli idioti di Tedeschi ,Francesi ,Inglesi , ecc.. che si sono riempiti di elettronucleare e non hanno avuto l’intelligenza di eleggere un premier come il nostro Silvio . Che deficienti ! 
    ciao
  • Di paolo (---.---.---.101) 24 marzo 2011 22:52

    Trozzi ,voglio essere ancora più chiaro nel senso del dato che ho riportato . Tu pensi che le malattie polmonari o anche i tumori da sostanze cancerogene siano percentualmente identici in chi vive nelle vicinanze di un impianto petrochimico ,una centrale a carbone , un’industria siderurgica ,ecc. rispetto a chi vive sul litorale di Forte dei Marmi ? Non ho sottomano alcun rapporto ma ritengo che la risposta sia scontata .

    E’ evidente che chi vive nelle adiacenze di insediamenti industriali è clinicamente più svantaggiato di chi vive in campagna o sulle Dolomiti . Concordi ? 

    Comunque stiamo discutendo del nulla : Il nucleare in Italia non ci sarà . Punto .

    di nuovo ciao a tutti (anche a Miccolis che non accuso nè di troll nè di copia incolla)

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