Di Truman Burbank(---.---.---.103)26 febbraio 2020 14:04
L’Italia è l’unico paese europeo che ha bloccato tutti i voli per la Cina e si ritrova il maggiore focolaio di epidemia (dopo Cina e Corea sud). Tutte le tracce dei contagiati tendono a portare a Vo’ ed a Codogno, ma i due focolai restano separati. Non è stato trovato finora alcun caso di un cinese stanziale in Italia che sia contagiato, non è stato trovato il mitico "paziente zero".
Se si ragiona in base a qualche strana religione, allora bisogna sostenere all’infinito che l’epidemia proviene dalla Cina, ma se si ragiona scientificamente è il caso di partire dai dati di fatto, i quali tendono a mostrare un focolaio ( o meglio due) indipendente dalla Cina. E allora o andiamo a cercare tra i molti pipistrelli del Veneto se ce ne sia una varietà capace di sviluppare autonomamente una variante locale del virus, oppure dobbiamo pensare che la stessa mano che ha contagiato volutamente la Cina abbia fatto un giretto pure in Italia.
Di Truman Burbank(---.---.---.102)13 novembre 2019 15:29
Leggo i numeri di UNHCR:
2018: 2277 morti nel Mediterraneo 2017: 3139 morti " " 2016: 5096 " " "
Se l’obiettivo delle ong era far morire quante più persone possibili nel Mediterraneo i numeri lo mostrano bene. Il numero minimo di morti si ha quando Salvini bloccava le navi.
Se invece l’obiettivo delle ong è sostenere ad ogni costo il business del trasporto di schiavi allora non c’è problema, i morti aumentano quando esse lavorano al massimo, ma il commercio degli schiavi va ottimamente.
Solo chi non ha memoria può avere fiducia (acritica) nella cosiddetta "scienza".
E io ricordo, mio padre, carcinoma del retto, terapia con antitumorali, il mio amico bravissimo medico che vede il farmaco usato e dice: "Si, è il farmaco più tradizionale, ma è preferibile a quelli nuovi, spesso ancora più tossici.
E mi capita in mano una vecchia copia di "Le Scienze", un articolo "I metodi clinici nella lotta contro il cancro" che citava quel farmaco come manifestamente inefficace.
Un coetaneo di mio padre, medico, si ammalè dello stesso tumore. Anche lui fu operato, ma rifiutò qualsiasi chemioterapia.
Morirono tutti e due, ma il medico soffrì di meno.
Resta la sensazione che in un mondo che di tutto fa commercio, il cancro sia soprattutto un gigantesco business. "La scienza" solitamente è solo la foglia di fico che serve a coprire l’oscenità del business.