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GeriSteve

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Depistaggio politico

Depistaggio politico

16 Giu. 2016 | GeriSteve  




Ultimi commenti

  • Di GeriSteve (---.---.---.40) 9 luglio 2017 13:11

    Italia santa? Italia razzista?


    Credo nessuna delle due.

    Credo che il governo italiano
    (non l’Italia o gli italiani!) abbia patteggiato, in cambio agli occhi chiusi della UE sui suoi conti, di diventare il serbatoio degli immigrati clandestini, cosa che piace tanto alle mafie che ci lucrano, ben rappresentate in questi governi.

    Vedi ad esempio, proprio qui, l’ottimo articolo:
    http://www.agoravox.it/Migranti-in-...

    Adesso Renzi (non l’Italia!) dice di voler cambiare linea,
    ma chissà se lo fa e se lo può fare (e cioè se quei rappresentanti delle mafie glielo consentono).

    Comunque non lo dice perchè da cattocomunista (molto catto e pochissimo...) lui è diventato razzista, lo dice perchè comincia a temere di non avere più nessun consenso alle elezioni  e perchè, non avendo alcuna idea guida, si arrabatta contraddicendosi continuamente per poter sempre sostenere che lui l’aveva detto...

    Ma se l’autore si appassiona a questo squallido teatrino e ci crede alla guerra fra santi e razzisti, si diverta pure.

    GeriSteve

  • Di GeriSteve (---.---.---.40) 9 luglio 2017 13:10

    Italia santa? Italia razzista?


    Credo nessuna delle due.

    Credo che il governo italiano (non l’Italia o gli italiani!) abbia patteggiato, in cambio agli occhi chiusi della UE sui suoi conti, di diventare il serbatoio degli immigrati clandestini, cosa che piace tanto alle mafie che ci lucrano, ben rappresentate in questi governi.

    Vedi ad esempio, proprio qui, l’ottimo articolo:
    http://www.agoravox.it/Migranti-in-...

    Adesso Renzi (non l’Italia!) dice di voler cambiare linea,
    ma chissà se lo fa e se lo può fare (e cioè se quei rappresentanti delle mafie glielo consentono).

    Comunque non lo dice perchè da cattocomunista (molto catto e pochissimo...) lui è diventato razzista, lo dice perchè comincia a temere di non avere più nessun consenso alle elezioni e perchè, non avendo alcuna idea guida, si arrabatta contraddicendosi continuamente per poter sempre sostenere che lui l’aveva detto...

    Ma se l’autore si appassiona a questo squallido teatrino e ci crede alla guerra fra santi e razzisti, si diverta pure.

    GeriSteve

  • Di GeriSteve (---.---.---.40) 7 luglio 2017 14:27

    L’analisi è -purtroppo- perfetta. L’argomento è centrato ed è importante. Il titolo è convincente.

     

    Eppure...

     

    Eppure la conclusione è troppo pessimistica: le speranze dell’autrice ricevono pesanti batoste, ma non sono affatto morte. L’articolo è un ottimo esempio di lucidità e di volontà di partecipazione.

     

    Finchè queste vivono si può ben dire che la speranza non è morta.

     

    Alla faccia di chi invece crede di averla vinta.

     

    Complimenti!

     

    GeriSteve

  • Di GeriSteve (---.---.---.50) 2 luglio 2017 15:26

     Grazie a Vincenzo per aver espresso "alcune cose" e, direi, la sua posizione che, essendo diversa dalla mia, apre un dibattito che può essere interessante.

    Io non so se quegli indici di consenso che vengono citati sono veritieri o no. Dicendo che "non so" non intendo affatto suggerire che siano falsi, al più che siano "controversi" e che io non ho modo di verificare.

    Non c’è dubbio sul fatto che durante la seconda guerra mondiale il governo di Stalin, malgrado i suoi errori, avessse al suo attivo le difese dei pozzi del Caucaso, di Mosca, di Leningrado e la grandiosa difesa e l’accerchiamento di Stalingrado, grazie all’eroismo della popolazione, dell’armata rossa e all’abilità di generali come Cuikov e Zukov e, credo, dell’allora commissario politico a Stalingrado: Kruscev. Non c’è dubbio che la vittoria a Stalingrado sia stata il punto di svolta della guerra e probabilmente della storia. Io, con tutti gli europei, ho seriamente rischiato di vivere in un’Europa nazificata e sono ben contento di averla scampata.

    Non mi sento però in debito con Stalin, che io giudico pesantemente per ciò che ha fatto al popolo russo distruggendo democrazia e ideali socialisti, e non solo in Russia. Nessuno può dire se al comando ci fosse stato un altro che sarebbe andata peggio o meglio. Che oggi molti russi credano che la vittoria sia stata un merito personale di Stalin è probabile e comprensibile, in un paese in cui il potere è sempre stato personalizzato, ma non è assolutamente il mio pensiero.

    Sul baratro di Eltzin e sul fatto che fosse manovrato da Usa e grande finanza ne so troppo poco per esprimermi, ma su una cosa non ho dubbi: se, in un paese in cui ufficialmente nessuno dispone di capitali, lo stato mette in vendita i suoi beni e le sue industrie o gli acquirenti sono dei prestanome di capitalisti stranieri (mafiosi in primis) o sono delinquenti che hanno accumulato rubando nel regime precedente. Se è vero che prima tutto era controllato dal partito comunista, questo può essere avvenuto soltanto al suo interno, e questo spiegherebbe una certa continuità del potere, per cui membri del partito sono diventati grandi capitalisti, come accade anche in Cina, in cui partito comunista e confindustria coincidono.  Che la Russia di oggi sia meno caotica di decenni fa è credibile, ma io non ci giurerei: anche sotto il fascismo in Italia non c’erano più delitti e tutti i treni arrivavano in orario. Con il controllo che Putin ha realizzato sull’informazione, uccidendo sistematicamente i giornalisti investigativi o semplicemente di opposizione, non è affatto incredibile che su di lui ci sia un consenso maggioritario, ma io non lo considero un punto a suo favore.

    Sulla Siria e su tutto il medioriente per me è difficile avere idee chiare, ma anch’io non ho nessun dubbio che le rivolte armate siano state armate e finanziate da manovratori formalmente occulti. Il potere saudita è certamente fra questi, ma non ci credo affatto che sia il solo. Le logge internazionali che controllano o che si contendono i mercati delle armi, del petrolio, della droga sono certamente tutte implicate.

    Ho fortissimi dubbi che tanti siriani gradiscano davvero Bashar Assad e sono assolutamente certo che non lo gradiscano i tanti i cui parenti sono stati massacrati dalla sua polizia e dal suo esercito e i milioni che sono fuggiti dalla Siria.

    Ho molta paura di capi potenti quali Putin, Assad, re Saud, Khamenei, Erdogan, Trump e ci credo ben poco che siano forti grazie al sostegno informato dei loro popoli. Un plebiscitario sostegno succube e disinformato non mi giustifica nessun capo, anzi: mi aumenta diffidenza e paura.

    Fra tanti miei dubbi e dissensi, concordo con Vincenzo che da noi ci sia una "propaganda della neo-guerra-fredda" tesa a creare un pensiero unico su questi inquietanti fatti internazionali. E’ importante ascoltare chi la pensa diversa o ha informazioni diverse e dibatterne.

  • Di GeriSteve (---.---.---.148) 2 luglio 2017 11:51

    Giusto, Legale...

    Giusto:
    non mi risulta che gli africani ricchi che arrivano in Italia in aereo con regolare visto abbiano diritto all’immigrazione. Almeno in teoria hanno soltanto un visto temporaneo di soggiorno.
    Invece con i pastrocchi delle leggi italiane un immigrato clandestino deve essere imputato ma non può essere espulso e di fatto resta in Italia.
    Sarà pure legale, ma è ingiusto ed è una follia italiana.

    Legale:
    Se uno ha davvero diritto all’asilo è inutile dire che è illegale respingerlo: a meno di clamorose contraddizioni, cio’ è già implicito nel "diritto" all’asilo.
    Ci sono però due problemi, uno tecnico-giuridico e uno di fondo.

    Il problema tecnico giuridico sta nel fatto che chiunque semplicemente sostenga di avere quel diritto non viene respinto. Di fatto, non viene respinto nessuno. entrano tutti nel circuito dell’identificazione e accoglienza provvisoria-infinita in attesa dell’accertamento di quel diritto. E’ una bestialità legislativa su cui lucrano cooperative e ong, mafiose o comunque ben inserite, e che apre la via alla dispersione di immigrati clandestini utili per il lavoro nero, perchè tanto quello legale gli è proibito.

    Il problema di fondo è invece che le leggi e le convenzioni internazionali devono essere cambiate, perchè il concetto di asilo politico è nato come diritto dell’individuo perseguitato per le sue idee politiche, ma oggi viene invece applicato a popolazioni intere che fuggono da guerre o da regimi dittatoriali.
    L’accoglienza di un individuo è cosa ben diversa dall’accoglienza di una popolazione.

    Dopo la tragica repressione di piazza Tien a Men una miliardata di cinesi avrebbe potuto richiedere legittimamente asilo perchè in pericolo di una persecuzione politica, ma realisticamente non sarebbe stato possibile accoglierli.

    In quell’occasione poi lo stato italiano è stato incredibile: è riuscito a non accogliere e non proteggere alcuni studenti leader di quella protesta e individualmente perseguitati per le loro idee dai governanti cinesi. Lo stesso stato che oggi di fatto accoglie (male) chiunque sbarchi in Italia.

    Sono follie che apparentemente non hanno alcuna logica. Purtroppo la logica esiste e per capirla bisogna guardare a chi ci lucra ed è così potente da aver ottenuto questo guazzabuglio legislativo lesionista di (quasi) tutta l’Italia.

    Ma, come già scritto, sono argomenti complessi e di difficile conoscenza, non trattabili in un commento.

    GeriSteve

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