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GeriSteve

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Depistaggio politico

Depistaggio politico

16 Giu. 2016 | GeriSteve  




Ultimi commenti

  • Di GeriSteve (---.---.---.164) 24 giugno 2013 15:18

    La teoria della complessità è uno strumento importante di analisi della realtà. Però le conclusioni semplicistiche sono attraenti, ma quasi sempre fuorvianti.
    L’aumento di costo del cibo è certamente un elemento scatenanrte delle rivolte (lo è stato anche nella rivoluzione francese) ma i morti di fame non fanno rivoluzioni, soprattutto non fanno rivoluzioni in nome di principi contro le prepotenze burocratiche, per l’istruzione, la sanità, in difesa della laicità e degli alberi.
    Sia nel nord africa che -e ancor più- in Turchia e Brasile c’è stato un lungo progresso economico, ed è proprio l’uscita da situazioni di indigenza che consente di affermare la propria dignità di esseri umani e cittadini. Certo, perchè questo accada occorre un periodo consistente di benessere economico, ma sono anche necessari altri fattori socioculturali che indichino che un altro mondo sarebbe possibile.
    Credo che sia in Turchia che in Brasile fattori socioculturali importanti siano state le promesse elettorali che hanno fatto vincere gli attuali governanti e che però non sono state mantenute.
    E’ soltanto in questi contesti che l’aumento di costo dell’autobus e gli sperperi per il calcio o il rischio di perdere l’ultimo fazzoletto di verde a favore di un santuario del consumismo e un altro dell’islamismo diventano fattori scatenanti.
    Credere che fenomeni di evoluzione sociale così complessi siano riducibili al solo costo del cibo è ingenuo.
    Credere poi che qualcuno preveda il futuro sulla base di alcune previsioni azzecccate significa calcare le orme di chi credeva alla previsioni delle fattucchiere dimenticandosi le tante previsioni fallite e l’ambiguità di quelle realizzate.
    GeriSteve

  • Di GeriSteve (---.---.---.164) 23 giugno 2013 14:49

    Tutto vero, però c’è una cosa importante che non viene detta: attualmente il ruolo di piazzista dei armi prodotte in Italia non è vacante; viene svolto dai servizi segreti, i conflitti di interessi sono anche lì enormi e noi ne sappiamo quasi niente.

    Per risanare questa situazionem mettere il tutto sotto controllo del ministero potrebbe essere una via, anche se il risanamento non sembra affatto essere l’obiettivo di questa iniziativa.

    GeriSteve

  • Di GeriSteve (---.---.---.164) 23 giugno 2013 14:37

    In teoria, Gran Bretagna e USA sarebbero due demcrazie particolarmente attente alle libertà individuali e alla privacy.

    La scarsa indignazione per questi fattacci dimostra che non è, oppure che non è più cosi.
    Probabilmente è l’effetto della strategia del terrorismo, culminata nell’attentato (o autoattentato?) dell’11 settembre 2001.

    Nel caso di Pearl Harbor l’effetto (e, presumibilmente, lo scopo) era quello di intervenire nella seconda guerra contro il nazismo vincente, nel caso dell’incidente del golfo di Tonkino l’effetto è stato quello della sciagurata guerra nel Vietnam. C’è di che meditare.

    GeriSteve

  • Di GeriSteve (---.---.---.164) 23 giugno 2013 14:22

    ...ha salvato l’Italia? ma cosa vuol dire?
    In Italia c’ è uno stato, ci sono i cittadini, ci sono i lavoratori, ci sono le imprese, ci sono le banche, ci sono gli speculatori. Qualcuno sarà stato salvato, ma certamente non tutti questi soggetti.

    Se con i soldi della BCE si voleva consolidare il debito pubblico italiano c’era un sistema semplice: prestare i soldi della BCE direttamente al tesoro al tasso dell’1%, riducendo così la spesa pubblica per interessi. Invece sulla "disgrazia" del debito pubblico si è permesso alle banche di lucrarci sopra.

    Si dice che le regole della BCE non avrebbero consentito la soluzione semplice. Ma le regole sbagliate, a favore delle banche e contro gli interessi nazionali, si dovrebbero cambiare, e proprio questo caso, come quello portoghese e quello greco erano ottime occasioni per cambiare le regole.
    GeriSteve

  • Di GeriSteve (---.---.---.243) 17 giugno 2013 22:57

    mah...
    Anch’io sono contento del risultato, ma credo che nell’articolo ci sia del trionfalismo di troppo: non si citano le quote di astensione.
    E’ cosa ben diversa vincere perchè più elettori hanno fiducia in te, dal vincere perchè il tuo avversario ha proprio schifato i suoi elettori storici e tu li hai schifati un po’ di meno.
    GeriSteve

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